Grattacielo di Cesenatico

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Grattacielo di Cesenatico
Vista del grattacielo dalla piazza Andrea Costa
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia Romagna
LocalitàCesenatico
IndirizzoPiazza Andrea Costa, 4
Coordinate44°12′02.57″N 12°24′22.87″E / 44.200713°N 12.406354°E44.200713; 12.406354
Informazioni generali
CondizioniItalia
Costruzione1957-1958
StileRazionalismo italiano
UsoAbitativo e commerciale
AltezzaTetto: 118 m
Ultimo piano: 115 m
Piani35
Ascensori4
Realizzazione
ArchitettoEugenio Berardi
IngegnereEugenio Berardi

Il grattacielo di Cesenatico[1] è una architettura sita nella località omonima, sul litorale adriatico. Con i suoi 118 metri, nel 1958, appena terminati i lavori, diventò il grattacielo più alto d'Italia, fino a essere superato due anni dopo dal grattacielo Pirelli di Milano.[2]

La Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu progettato dall'ingegnere lughese Eugenio Berardi (1921-1977) ed è noto anche come Condominio Marinella 2[3][4] essendo stato dedicato alla moglie Marinella Ragazzini di Faenza. L’anno precedente, sempre su progetto di Berardi, era stato inaugurato il grattacielo Marinella di Milano Marittima, il quarto grattacielo costruito in Italia dopo la Torre Piacentini, il Torrione INA e la Torre Breda

I lavori vennero diretti dalla Società Immobiliare Marinella, istituita dall'ing. Berardi e realizzati dalla cooperativa Edile Forlivese che portò a termine l'impresa dal febbraio 1957 al 5 agosto 1958. Il grattacielo sorge sulla sabbia a poche decine di metri dal mare.

Attualmente è il 17° grattacielo più alto d'Italia e ancora oggi uno degli edifici in cemento armato più alti. Da rilevamenti topografici e satellitari effettuati durante lo studio dei lavori di ristrutturazione è emerso che il grattacielo pende di 33 centimetri su piazza Costa.[5]

Ristrutturazione[modifica | modifica wikitesto]

Ha subìto interventi di ristrutturazione, che comprendono: posizionamento delle piastrelle in gres porcellanato sulle facciate, inserimento di tapparelle in alluminio, rivisitazione di impianti idraulico ed elettrico, sostituzione dei vecchi ascensori. Questi interventi di riqualificazione sono stati effettuati in seguito all'allagamento di un piano e alla generazione di fumo dal locale macchine ascensori.

Tra il 2003 e il 2009 è stato soggetto a opere di completa riqualificazione e consolidamento progettati dell'architetto Giovanni Lucchi di Cesenatico e dagli ingegneri Maurizio Berlati di Cesenatico e Ivan Missiroli di Forlì.

I lavori hanno interessato:

  • la struttura portante, col consolidamento di 572 dei circa 900 pilastri che sorreggono il complesso
  • l'impianto idraulico di scarico
  • le facciate, dove sono state sostituite le 580 tapparelle ed è stata applicata una facciata ventilata, realizzata da struttura in alluminio e piastrelle di grès porcellanato con i toni del grigio della dimensione 60 x 60 cm, dell'azzurro e del blu.

La commessa per i lavori interni ed esterni del grattacielo è stata di circa 4 milioni di euro.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il grattacielo di Eugenio Berardi: sognare il cielo [collegamento interrotto], su historiafaentina.it.
  2. ^ La moda di "Vivere in verticale", a Cesenatico il terzo grattacielo più alto: quanto costa abitarci?, su cesenatoday.it.
  3. ^ Cesenatico e la torre che cambiò la Riviera romagnola - Casa Premium, su ravennaedintorni.it.
  4. ^ Il 'gigante' di Cesenatico: storia e curiosità del grattacielo, su cesenatoday.it.
  5. ^ a b Grattacielo di Cesenatico, i lavori procedono spediti, su corrierecesenate.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Edificio più alto d'Italia Successore
Torre Breda 1958 - 1960 Grattacielo Pirelli