Giuseppe Nangeroni

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Giuseppe Nangeroni (Milano, 5 dicembre 1892Milano, 27 marzo 1987) è stato un geografo italiano[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Milano nel quartiere Isola. I suoi genitori erano Natale Nangeroni e Severina Leoni. Il padre anarchico gli diede il nome di Libertade, il quale fu poi cancellato dall’ufficio anagrafe. Poiché la loro famiglia versava in condizioni economiche precarie, come molti altri italiani dell'epoca emigrarono in Argentina alla ricerca di fortuna. Di ritorno in Italia i Nangeroni aprirono una cartoleria nella città meneghina. Da giovane Giuseppe ricevette una formazione scolastica di stampo cattolico e conobbe future personalità autorevoli come Achille Ratti (Papa Pio IX) e Giovanni Bertacchi. Completato il liceo entrò nel reparto sanitario del Regio Esercito e si contraddistinse nella Grande guerra per il coraggio dimostrato nella Battaglia del Solstizio, che gli valse un importante riconoscimento militare. Al termine del conflitto riprese gli studi e conseguì una laurea in scienze naturali presso l'Università di Pavia. Per ben quattordici anni fu docente di scienze, geografia e chimica in un istituto tecnico di Varese. In quegli anni pubblicò diversi studi di carattere scientifico sul Bollettino del Comitato glaciologico italiano. Inoltre ottenne una cattedra di geografia all'Università Cattolica di Milano, di cui poi è stato anche preside. In quel periodo approfondì anche tematiche geologiche quali carsismo e geomorfologia, oltre che di geografia antropica come gli studi compiuti riguardo l'esodo rurale e montano in Lombardia.[2]

Le sue ricerche lo portarono ad essere considerato uno dei massimi esperti di fenomeni glaciali in Italia e ciò gli valse la partecipazione a numerosi congressi di glaciologia persino all'estero, soprattutto in Finlandia e Belgio dove fu membro delle rispettive società geografiche. Nel 1950 fu nominato presidente del Comitato scientifico del CAI, di cui divenne socio onorario negli anni '80.[3] I suoi studi compiuti riguardo i depositi glaciali della Lombardia vennero pubblicati nel 1954, nei documenti ufficiali della Società italiana di scienze naturali. Mentre dal 1955 al 1963 fu invece presidente della Società Speleologica Italiana. Fu inoltre tra i fondatori dell'Associazione italiana insegnanti di geografia. Durante la sua lunga carriera è stato autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche e circa 30 testi scolastici.[4] Nangeroni morì a Milano nel 1987 all'età di novantaquattro anni.[5]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nangeróni, Giuseppe, su treccani.it./
  2. ^ Paola Pepe, Un tributo a Giuseppe Nangeroni | AIIG, su aiig.it. URL consultato il 21 gennaio 2024.
  3. ^ Claudio Smiraglia, IN MEMORIAM GIUSEPPE NANGERONI (1892-1987) (PDF), in Geogr. Fis. Dinam. Quat., vol. 11, 1988, pp. 3-9.
  4. ^ Bruno Parisi, Giuseppe Nangeroni (PDF), in CAI, p. 3.
  5. ^ NANGERONI, Giuseppe - Treccani, su Treccani. URL consultato il 21 gennaio 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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