Giuseppe Felice (militare)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giuseppe Felice
NascitaCerda, 1920
MorteZona di Kodra Luges, 15 aprile 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaCavalleria
Reparto1º Squadrone
Reggimento "Cavalleggeri Guide" (19º)
Anni di servizio1939 - 1941
GradoSoldato
GuerreSeconda guerra mondiale
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Giuseppe Felice (Cerda, 1920Zona di Kodra Luges, 15 aprile 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Cerda, provincia di Palermo, nel 1920, figlio di Antonio e Carmela Riolini.[2] Di professione venditore ambulante, nel marzo 1939 fu chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito, assegnato all'arma di cavalleria.[1] Incorporato dapprima nel Reggimento "Cavalleggeri di Monferrato" (13º), l'anno successivo fu trasferito al Reggimento "Cavalleggeri Guide" (19º) mobilitato sulla frontiera albanese–jugoslava.[1] Il 10 marzo 1941, sbarcato a Valona, raggiunse il suo reggimento entrando subito in zona di operazioni, assegnato al 1º Squadrone. Cadde in combattimento nella zona di Kodra Luges il 15 aprile 1941, venendo insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Gregario di una squadra posta a difesa di importante posizione avanzata assalita da soverchianti forze nemiche, con elevato spirito combattivo ed alto sentimento del dovere, incitava i camerati all’estrema resistenza. Rimasto unico superstite del reparto, impugnava il fucile mitragliatore e, fedele alla consegna di non arretrare, sosteneva da solo l’impari lotta, continuando a sparare con calma ed efficacia. Mentre, ritto sulla posizione, falciava con la sua arma un nucleo di nemici, colpito a morte cadeva stretto alla sua arma che con tanto eroismo aveva impiegato fino all’ultimo. Fulgido esempio di indomito valore, di sereno sprezzo del pericolo e di sublimi virtù militari. Zona di Kodra Luges (Fronte albanese - iugoslavo), 12-15 aprile 1941.[3]»
— Regio Decreto 4 agosto 1942.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 655.
  3. ^ Felice, Giuseppe Medaglia d'oro al valor militare, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marziano Brignoli, L'Arma di Cavalleria (1861-1991), Milano, R-A-R-A istituto Editoriale di Bibliografia e Reprints, 1993.,
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 655.
  • Giorgio Vitali, Cavalli e cavalieri, Roma, Ugo Mursia, 1998.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]