Giovanni Romei

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Giovanni Romei
Conte di Bergantino e Bariano
Stemma
Stemma
In carica1458-1483
NascitaFerrara, 1402
MorteFerrara, 9 ottobre 1483
SepolturaFerrara
Luogo di sepolturaChiesa di Santo Spirito
DinastiaRomei[1]
PadrePiero Romei
ConiugiLavinia Baroni
Polissena d'Este
FigliCaterina, Veneranda, Borso (naturale), Lucrezia (naturale), Pietro (naturale), Francesco (naturale)

Giovanni Romei (Ferrara, 1402Ferrara, 9 ottobre 1483) è stato un nobile e mercante italiano.

Ferrara, Casa Romei

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di Piero, commerciante di panni in lana e Giovanni seguì le sue orme in diverse attività commerciali, lucrando anche sui dazi e speculando sui prezzi del grano durante le carestie che impoverirono Ferrara. I guadagni vennero investiti in numerosi immobili in città e in terreni in periferia.

Nel 1458 ottenne da papa Pio II l'ambito titolo di conte di Bergantino e Bariano. La sua ascesa negli alti ranghi sociali avvenne quando si imparentò con la Casa d'Este, sposando Polissena, che portò una ricca dote. Il matrimonio permise a Giovanni di ottenere importanti incarichi di corte. Edificò a Ferrara un imponente palazzo, Casa Romei, che alla sua morte venne lasciato per testamento in eredità alle monache dell'attiguo monastero del Corpus Domini. Aumentò il proprio prestigio sotto il ducato di Ercole I d'Este: portò a battesimo nel 1474 la sua primogenita, Isabella, futura marchesa di Mantova.[2] Nel 1476 ottenne la carica di consigliere segreto ducale.[3]

Morì a Ferrara nel 1483 e volle essere sepolto nella Chiesa di Santo Spirito.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni sposò in prime nozze Lavinia Baroni, dalla quale ebbe due figlie:

  • Caterina
  • Veneranda

Sposò in seconde nozze nel 1468 Polissena d'Este, figlia di Meliaduse d'Este, senza discendenza.

Ebbe anche numerosi figli naturali quindi legittimati, tra i quali:

  • Borso
  • Lucrezia
  • Pietro
  • Francesco

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN51009923 · ISNI (EN0000 0000 3372 4399 · LCCN (ENn98105488 · WorldCat Identities (ENlccn-n98105488