Giovanni Antonio Aliprandi

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Giovanni Antonio Aliprandi (Pavia?, XVI secoloXVI secolo) è stato un banchiere italiano.

Stemma del ramo di Mantova[1]
Casaloldo, Palazzo Aliprandi a Molinello (Casaloldo).
Il Collegio delle Nobili Vergini di Gesù a Castiglione delle Stiviere nel Palazzo Aliprandi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originario di Pavia e proveniente forse da Mantova dove gli Aliprandi si erano stabiliti dal XIII secolo,[2] ricoprì l'incarico di zecchiere[2] di corte dei Gonzaga di Castiglione.[3]

Sposò Camilla Pavesi ed ebbero una figlia, Elena,[4] nata nel 1573. Costei sposò segretamente nel 1588 il marchese di Castiglione Rodolfo Gonzaga, che si era invaghito di lei, ma il matrimonio fu reso noto solo alla fine di febbraio del 1590. Dal matrimonio nacquero quattro figlie, tre delle quali, Cinzia, Olimpia e Gridonia, fonderanno l'ordine religioso delle Vergini di Gesù. Rodolfo Gonzaga fu accusato da papa Sisto V di aver battuto monete contraffatte (le "baiocchelle")[5] e venne scomunicato dal pontefice.[6] Per lo stesso motivo il suocero Giovanni Antonio, dopo la morte di Rodolfo, venne accusato da papa Clemente VIII[7] di contraffazione e fatto arrestare dal duca di Mantova nel luglio 1595[7] per disposizione papale, ma non venne mai estradato.

Giovanni Antonio era proprietario di Corte Molinello,[8] del XV secolo, sita a Molinello di Casaloldo, che la famiglia utilizzava per vacanza e presso il quale la figlia Elena trovò rifugio, nel 1594, dopo l'assassinio del marito, avvenuto a Castel Goffredo il 3 gennaio 1593. Il palazzo della corte divenne nel 1645 sede del convento delle Vergini di Gesù, assieme all'altro palazzo della famiglia Aliprandi a Castiglione delle Stiviere,[9] tuttora esistente.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.1.
  2. ^ a b Agazzi, p.67.
  3. ^ Treccani.it. Cinzia Gonzaga.
  4. ^ Genealogia dei Gonzaga di Castiglione.
  5. ^ Rivista storica italiana, vol. 116, n. 2, p. 232.
  6. ^ Roberto Navarrini, Gazoldo e gli Ippoliti, Asola, 1981.
  7. ^ a b Agazzi, p.68.
  8. ^ Marocchi, p. 238.
  9. ^ Marocchi, p. 244.
  10. ^ Ministero per i Beni Culturali. Collegio delle Sacre Vergini di Castiglione delle Stiviere. (PDF), su icar.beniculturali.it. URL consultato il 23 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo Marocchi, I Gonzaga di Castiglione delle Stiviere. Vicende pubbliche e private del casato di San Luigi, Verona, 1990.ISBN non esistente
  • Massimo Marocchi, Principi, santi, assassini, Mantova, 2015, ISBN 978-88-95490-74-8.
  • Giancarlo Malacarne, Gonzaga, Genealogie di una dinastia, Modena, Il Bulino, 2010, ISBN 978-88-86251-89-1.
  • Gian Agazzi, Dal Molinello alla Merica, Tapirumé, 2016.ISBN non esistente