Giostra (Messina)

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Giostra
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Messina
Comune Messina
Territorio
Coordinate38°12′37″N 15°32′58″E / 38.210278°N 15.549444°E38.210278; 15.549444 (Giostra)
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale98121, 98152
Prefisso090
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantigiostroti
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Giostra
Giostra

Giostra ('A Giustra in dialetto siciliano) è un quartiere della V circoscrizione del comune di Messina, che si trova nella vallata del torrente omonimo.

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Giostra sembra derivare dall'usanza rinascimentale legata ai tornei o giostre, che si svolgevano nella vallata del torrente omonimo, attestati almeno dalla metà del Cinquecento[1]. In origine, il torrente si chiamava San Leone in onore di papa Leone II, secondo alcuni nato in questa zona, e dal quale prese nome anche il quartiere di San Leone o Saddeo.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fino all'inizio del Novecento la vallata era zona agricola, ma fu interessata dal baraccamento dopo il terremoto del 1908 e, successivamente a partire dagli anni 1930, dalla ricostruzione di alloggi popolari. Infatti, era stata prevista la costruzione di baraccamenti provvisori e di edifici rurali in un'ampia zona, tra le contrade: Dazio, Sacro Cuore di Gesù, Santa Chiara, Tremonti e Villa Lina. La zona fu quindi denominata "Villaggio Giostra". Il quartiere è stato teatro dagli anni 70 in poi di fenomeni mafiosi ed è attualmente uno dei quartieri più degradati della città di Messina.

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Giostra è il quartiere più grande e popoloso di Messina. Si estende in direzione est-ovest lungo l'omonimo torrente che dai monti Peloritani scende verso lo stretto di Messina. Il quartiere presenta al suo interno numerosi rioni, tra i quali abbiamo Dazio, Sacro Cuore di Gesù, Ritiro, San Michele, Santa Chiara, Tremonti e Villa Lina (detta anche San Matteo dal nome della chiesa del rione).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Robarts - University of Toronto, Archivio storico messinese, Messina. URL consultato il 1º maggio 2022.
  2. ^ Placido Arena-Primo (barone di Montechiaro.), Storia civile de Messina, colle relazioni della storia generale di Sicilia, 1841. URL consultato il 1º maggio 2022.
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