Ginnastica Meda

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A.S.D. Ginnastica Meda
Ginnastica artistica
Campione d'Italia in carica Campione d'Italia in carica
Segni distintivi
Colori sociali Bianco, verde
Dati societari
Città Meda
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione Bandiera dell'Unione europea UEG
Federazione Bandiera dell'Italia FGI
Campionato Serie B GAM

Serie C GAF

Fondazione 1973
Presidente Angelo Buraschi
Allenatore Maurizio Allievi, Franco Giorgetti, Daniele Maj, Riccardo Avanzi, Gabriella Beretta, Elisa Redaelli, Giovanni Moscato e Francesca Sala
Impianto sportivo Comunale
Palmarès
10 scudettiScudetto
Scudetti 11
www.ginnasticameda.com

L'A.S.D. Ginnastica Meda è una società sportiva italiana operante nel settore della ginnastica artistica, con sede a Meda.

Il club, nel corso della sua storia, ha vinto 11 campionati di Serie A1, di cui è il club più titolato[1][2].

Panoramica[modifica | modifica wikitesto]

La società è stata fondata nel 1973[3] con il nome di Forza e Virtù. Gli atleti sono allenati da Maurizio Allievi, allenatore responsabile delle squadre nazionali GAM[4].

La squadra ha conquistato il 5º posto nell’anno sportivo 2017[5]. La stagione 2018, invece, si conclude con la 17ª posizione[6]. La riforma dei campionati, che prevedeva la retrocessione per le squadre classificate dal 13º al 21º posto[7], porta la squadra a disputare la stagione seguente in serie A2[8][9]. Conclude il campionato in 7ª posizione in classifica[10].

La squadra si allena nella palestra cittadina di Via Caduti Medesi, individuata dal 1986 quale Centro Federale di Alta Specializzazione con guida tecnica affidata a Maurizio Allievi[1].

Tra gli atleti tesserati dalla società si ricordano Andrea Coppolino, medaglia d'oro ai Campionati europei di ginnastica artistica 2001, Matteo Morandi, medaglia d'oro ai Campionati europei di ginnastica artistica 2010 e Igor Cassina (medaglia d'oro ai Giochi della XXVIII Olimpiade), ritiratosi dall'attività agonistica al termine della stagione 2010-11 culminata con la conquista del 4º scudetto consecutivo[11].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Serie inferiori[modifica | modifica wikitesto]

Serie A1[modifica | modifica wikitesto]

  • 2000: Andrea Coppolino, Cristian Brera, Igor Cassina, Matteo Angioletti
  • 2001: Andrea Coppolino, Igor Cassina, Matteo Angioletti
  • 2002: Andrea Coppolino, Igor Cassina, Matteo Angioletti, Jari Monkkonen
  • 2003: Andrea Coppolino, Andreu Vivo, Igor Cassina, Matteo Angioletti
  • 2005: Andrea Coppolino, Eric Casimir, Igor Cassina, Matteo Angioletti, Marius Urzica, Riccardo Costa
  • 2006: Andrea Coppolino, Igor Cassina, Matteo Angioletti, Riccardo Costa
  • 2008: Andrea Coppolino, Igor Cassina, Matteo Angioletti, Matteo Morandi
  • 2009: Andrea Coppolino, Igor Cassina, Matteo Angioletti, Matteo Morandi
  • 2010: Igor Cassina, Matteo Angioletti, Matteo Morandi, Lorenzo Ticchi
  • 2011: Igor Cassina, Matteo Angioletti, Matteo Morandi, Michele Sanvito, Lorenzo Ticchi
  • 2012: Matteo Angioletti, Matteo Morandi, Michele Sanvito, Lorenzo Ticchi

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Stella d'argento al merito sportivo - 2007[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Storia della società, su ginnasticameda.com (archiviato il 18 giugno 2019).
  2. ^ Albo d'oro (PDF), su federginnastica.it.
  3. ^ Tra i primi della classe in ginnastica, su medinforma.info.
  4. ^ Organigramma federale, su federginnastica.it.
  5. ^ Serie A1 2016-2017, su federginnastica.it.
  6. ^ Classifica anno 2018 (PDF), su federginnastica.it (archiviato il 20 giugno 2018).
  7. ^ Norme tecniche anno sportivo 2018, su federginnastica.it (archiviato il 18 giugno 2019).
  8. ^ Norme tecniche anno sportivo 2019, su federginnastica.it.
  9. ^ Squadre partecipanti Serie A2 2019, su oasport.it. URL consultato il 18 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2019).
  10. ^ Serie A2 2018-2019, su federginnastica.it.
  11. ^ Firenze - Meda stellare saluta Cassina. Milano 2000 sul trono del Trampolino, su federginnastica.it, Federginnastica.
  12. ^ Premio CONI, su ginnasticameda.it (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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