Gartida di Crotone

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Gartida di Crotone (in greco antico: Γαρτιδας?, Gartidas; Crotone, ... – Crotone, ...) è stato un filosofo greco antico della scuola pitagorica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu conosciuto per essere stato uno dei successori di Pitagora (dopo Aristeo, Mnesarco e Bulagora) alla guida della sua scuola. Di ritorno da un suo soggiorno all'estero[1][2], morì in seguito al dolore e all'angoscia subiti per la caduta della sua città natale durante la battaglia dell'Elleporo[3]. Gli succedette il filosofo lucano Aresa[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giamblico, Vita pitagorica, Bari, Laterza, 1973, p. 129
  2. ^ Giamblico, Summa pitagorica, Milano, Bompiani, 2006, p. 279
  3. ^ Nella prima metà del IV secolo a.C. lo Stilaro allora chiamato Elleporo fu teatro di un importante battaglia tra Dionisio I e la Lega italiota formata da alcune città della Magna Grecia con la sconfitta di queste ultime (In Uomini e vicende di Magna Grecia, su bpp.it. URL consultato il 15 marzo 2009.) e (in I Bruzi e l'eclissi della Magna Grecia, Clabaria On Line, su calabriaonline.com. URL consultato il 15 marzo 2009.)
  4. ^ Museo archeologico nazionale di Paestum, Soprintendenza per i beni archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, Greci in Occidente, Napoli, Electa, 1996, p. 67