Arseniuro di gallio

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Arseniuro di gallio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareGaAs
Massa molecolare (u)144,645
Numero CAS1303-00-0
Numero EINECS215-114-8
PubChem14770
SMILES
[Ga]#[As]
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)5,316 g/cm³
Temperatura di fusione1238 °C
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossicità acuta pericoloso per l'ambiente
pericolo
Frasi H301 - 331 - 410
Consigli P261 - 301+310 - 304+340 - 321 - 405 - 501 [1][2]

L'arseniuro di gallio è un composto chimico inorganico. È un semiconduttore composto dalla combinazione degli elementi chimici arsenico e gallio. La sua formula chimica è GaAs.

È caratterizzato da un'alta mobilità elettrica dei portatori liberi di carica (elettroni e lacune) e da una banda di energia proibita diretta, per cui trova applicazioni nei dispositivi elettronici ad altissima velocità e nei dispositivi emettitori di luce (componenti per microonde, diodi LED e laser, componenti per lettori DVD e per radar automobilistici), nonché nelle celle fotovoltaiche.

Caratteristiche strutturali e fisiche[modifica | modifica wikitesto]

In questo composto il gallio presenta il numero di ossidazione +3.

Sintesi del composto[modifica | modifica wikitesto]

Il composto può essere sintetizzato come cristallo singolo, allo scopo di produrre dei wafer, o come film sottile.

Per produrre l'arseniuro di gallio in forma monocristallina è possibile usare il processo Czochralski[3], largamente utilizzato per produrre il silicio monocristallino. Un'altra possibilità è il metodo Bridgman-Stockbarger in cui la crescita del cristallo avviene all'interno di una fornace orizzontale, in cui vengono fatti reagire vapori di gallio e arsenico e il composto si deposita su un seme monocristallino.

Anche per produrre un film sottile esistono diverse possibilità:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ scheda della sostanza su IFA-GESTIS Archiviato il 16 ottobre 2019 in Internet Archive.
  2. ^ Smaltire in accordo alle leggi vigenti.
  3. ^ Lesley Smart e Elaine A. Moore, Solid State Chemistry: An Introduction, CRC Press, 2005, p. 173, ISBN 978-0-7487-7516-3.
  4. ^ Lesley Smart e Elaine A. Moore, Solid State Chemistry: An Introduction, CRC Press, 2005, pp. 167-168, ISBN 978-0-7487-7516-3.
  5. ^ Lesley Smart e Elaine A. Moore, Solid State Chemistry: An Introduction, CRC Press, 2005, p. 170, ISBN 978-0-7487-7516-3.

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