Funzione vertice

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In elettrodinamica quantistica, la funzione vertice descrive l'accoppiamento tra un fotone e un elettrone a ordini superiori di quello dominante della teoria perturbativa. In particolare, è una funzione di correlazione irriducibile a una particella (1-particle irreducible) che coinvolge il fermione , l'antifermione , e il potenziale vettore A.

Definizione[modifica | modifica wikitesto]

La correzione a un loop alla funzione vertice. Questo è il contributo dominante al momento magnetico anomalo dell'elettrone.

La funzione vertice può essere definita in termini di una derivata funzionale dell'azione efficace Seff come

La forma della funzione vertice è vincolata dalle simmetrie dell'elettrodinamica quantistica: l'invarianza di Lorentz, l'invarianza di gauge, o trasversalità del fotone, come espressa dall'identità di Ward, e l'invarianza sotto parità. Queste condizioni portano alla seguente struttura:

dove , è il quadrimomento entrante del fotone esterno (a destra nella figura), e F1(q2) e F2(q2) sono fattori di forma che dipendono solo dall'impulso trasferito q2. Al livello albero (ordine dominante), F1(q2) = 1 e F2(q2) = 0, così la funzione vertice risulta essere semplicemente pari alla gamma di Dirac,

Oltre l'ordine dominante, le correzioni a F1(0) vengono esattamente annullate dalla rinormalizzazione del campo. Il fattore di forma F2(0) corrisponde al momento magnetico anomalo a del fermione, definito in termini del fattore g di Landé come:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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