Forze femminili ausiliarie dell'Armée de l'air française

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Le forze femminili ausiliarie dell'Armée de l'air française erano un gruppo di donne militari in servizio nell'aviazione francese durante la seconda guerra mondiale che potevano essere impiegate per i trasporti aerei o le missioni di soccorso una volta addestrate. Tra loro spiccavano aviatrici professioniste detentrici di record di volo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La legge francese del 1938 sul paese in tempo di guerra diede il via all'arruolamento volontario femminile[1] sia nell'Armée de terre (ausiliarie femminili dell'Armée de terre, AFAT) che nell'Armée de l'air (forze ausiliarie femminili, FAF). Grazie alla legge promulgata nel 24 maggio 1940 le aviatrici che avevano compiuto almeno 100 ore di volo potevano essere reclutate nell'Armée de l'air come ufficiali, con il grado di sottotenente. Poche settimane dopo, tuttavia, le truppe tedesche entrarono a Parigi e dopo il secondo armistizio di Compiègne soltanto Claire Roman, che seguì l'amministrazione centrale ad Amboise, fu effettivamente impiegata come pilota, ma solo per missioni di trasporto.[2] Alcune di loro entrarono nella resistenza, altre avrebbero sospeso l'attività di aviatrici fino alla fine della guerra: diverse aviatrici tornarono nell'Armée de l'air quando Charles Tillon, ministro dell'aviazione del primo governo De Gaulle, decise di comporre una squadra al femminile sul modello sovietico. L'esperimento, però, terminò alla fine del suo mandato.

Volontarie delle FAF arruolate nel 1939[modifica | modifica wikitesto]

  • Marie-Louise Bastié (1898-1952, brevetto di volo turistico e di pilota da trasporto, collaudatrice per l'azienda Morane-Saulnier)
  • Adrienne Bolland (1895-1975, brevetto di volo turistico e di pilota da trasporto)
  • Madeleine Charnaux (1902-1943, brevetto di volo turistico, di pilota da trasporto e di volo in notturna, collaudatrice per la ditta Caudron)
  • Maryse Hilsz (1901-1946, brevetto di volo turistico e di pilota da trasporto)
  • Anne-Marie Imbrecq (1911-2015, infermiera, già pilota dell'IPSA, brevetto di volo turistico, brevetto di paracadutista e di istruttrice paracadutista)
  • Yvonne Jourjon (1899-1985, brevetto di volo turistico e di pilota da trasporto, istruttrice presso l'aeroclub di Saint-Cyr, brevetto di paracadutista)
  • Geneviève Lefebvre (1911, infermiera, già pilota dell'IPSA, brevetto di volo turistico, brevetto di paracadutista e di istruttrice paracadutista)
  • Suzanne Melk (1908-1951, brevetto di volo turistico e di pilota da trasporto, istruttrice presso l'aeroclub di Vesoul di cui era proprietaria assieme al marito, il pilota Jean Dreyfus)
  • Claire Roman (1906-1941, infermiera, già pilota del IPSA, corpo delle infermiere paracadutiste, brevetto di volo turistico, di pilota da trasporto e di pilota di idrovolante)[3]

Volontarie arruolate nella primavera 1940[modifica | modifica wikitesto]

  • Élisabeth Boselli (1914-2005, brevetto di volo turistico)
  • Marcelle Choisnet (1914-1974, brevetto di volo turistico)
  • Andrée Dupeyron (1902-1988, brevetto di volo turistico, brevetto da paracadutista, sergente pilota preso il Groupe De Reconnaissance (GR) 2/55)[4]
  • Suzanne Jannin (1912-1982, brevetto di volo turistico)
  • Berthe Finat (1905-1945, brevetto di volo turistico e di paracadutista, già volontaria dell'IPSA, morta nel 1945 in servizio mentre rimpatriava dal Marocco dei civili sfollati durante la guerra)
  • Germaine l'Herbier-Montagnon (1895-1986, brevetto di volo turistico e di paracadutista, già volontaria dell'IPSA)[5]
  • Suzanne Tillier (1898-?, brevetto di volo turistico, passata poi nella Croce Rossa come pilota di ambulanza e coordinatrice di questo servizio al fronte durante la guerra in Indocina al posto di Susan Travers)

Piloti aerei da ricognizione[modifica | modifica wikitesto]

  • Marcelle Choisnet
  • Maryse Hilsz
  • Andrée Dupeyron
  • Geneviève Lefebvre
  • Suzanne Melk
  • Claire Roman

Piloti aerei da trasporto e aerei di servizio sanitario[modifica | modifica wikitesto]

  • Adrienne Bolland
  • Maryse Bastiè
  • Berthe Finat
  • Maryse Hilsz
  • Anne Marie Imbrecq
  • Germaine l'Herbier-Montagnon
  • Madeleine Charnaux
  • Yvette Mazellier
  • Françoise Marzellier
  • Marie Marvingt (aveva già prestato servizio durante la prima guerra mondiale e aveva raggiunto il grado di capitano; ragioni di età rientrò in servizio solo come pilota di aerei per il trasporto sanitario)[6]
  • Suzanne Tillier

Piloti ancora in formazione nel maggio del 1940[modifica | modifica wikitesto]

  • Elisabeth Boselli
  • Marcelle Choisnet (promossa da sottotenente a tenente nel marzo del 1941 ed insignita nello stesso tempo della Croce di Guerra)[7]
  • Suzanne Jannin
  • Lucienne Saby

Istruttrici[modifica | modifica wikitesto]

  • Maryse Bastiè (basi di Bordeaux-Mérignac, Villacoublay e Châteauroux; fu spostata più volte nel corso della guerra, risulta anche che sia stata per un breve periodo a Londra nell'inverno 1941-1942 per coordinare l'organizzazione delle volontarie femminili delle FAFL) Nel 1945, terminata la guerra, rinnovò il contratto di ingaggio fino al 1947[8]
  • Adrienne Bolland
  • Alla Dumesnil (comunicazioni radio, nelle FAFL: Londra 1940-1942; Algeri: 1943-1944)
  • Yvonne Jourjon (C.I.C. di Chartres: 1939-1940, risulta inquadrata come aiutante monitrice).

Addette alle comunicazioni radio, pilote ed altro personale FAFL[modifica | modifica wikitesto]

  • Aglaè (Brigitte) Assiè-Fumaroli (infermiera e pilota, entrata in servizio nel dicembre del 1943 in Corsica presso il Groupe de Chasse 1/3)[9]
  • Joséphine Baker (agente di collegamento, pilota e paracadutista, base di Algeri nel 1943, ATA RAF nel 1944-1945)[10][11]
  • Isabelle Casse (sergente pilota, nata in Algeria nel 1905 e morta in Siria nel 1944, sepolta nel cimitero militare di Rayak in Libano)[12]
  • Maryse Bastiè (Reseau Darius, pilota della Croce Rossa, istruttrice presso la base di Châteauroux nel 1944)
  • Alla Dumenisl (comunicazioni radio e formazione delle pilote volontarie;[13][14]
  • Jeanne (Janine) Elissetche (pilota del corso presso la base di Châteauroux del settembre 1944, prima del suo corso nella promozione Tillon del settembre 1945, smobilitata nel 1946, tornata in servizio l'anno dopo come allievo pilota presso l'Ecole de chasse di Meknes, chiuse la sua carriera nel 1990 con il grado di colonnello)[15]
  • Yvette Briand (nata nel 1923 e deceduta a 90 anni il 18 febbraio 2013, in molti libri e forum di storia militare si trova indicata come Yvette Grollet, mentre nel libro di Raymond Caire "La femme militaire" viene citata come Yvette Grollet-Briand nell'elenco delle pilote ammesse al corso presso la base di Châteauroux del settembre-dicembre 1944)[16]
  • Jeannette Guyot (Reseau Amarante, Reseau Phatrie-Londra, pilota e paracadutista, addetta alle comunicazioni radio nell'operazione Sussex del 1944)[17][18]
  • Josiane Gros (addetta alle comunicazioni radio e paracadutista, in una pubblicazione in inglese è citata anche come agente del SOE)[19]
  • Gisèle Gunepin (pilota del corso presso la base di Châteauroux del settembre 1944, morta in servizio nel dicembre del 1944, nella scheda dell'elenco dei morti per la Francia non è indicato il reparto di appartenenza)
  • Ria (Maria) Hackin (morta in servizio nel 1941, il primo pilota FAFL di sesso femminile a morire durante una missione in prima linea[20]
  • Maryse Hilsz (pilota FAFL con il grado di capitano, reseau Buckmaster, in alcuni forum di storia militare è citato anche un suo tentativo non riuscito di arruolarsi con l'aiuto di Jacqueline Cochran tra le WASP, le Ausiliarie dell'aviazione statunitense)[21]
  • Denise Landre (comunicazioni radio, base di Algeri)[22]
  • Geneviève Lefebvre (pilota e paracadutista, ATA RAF, 253° e 346° Squadron, 61 Operational Training Unit)
  • Oscar Jeanne De Leydet Sigoyer De Jarjayes (pilota e paracadutista, ATA RAF, 253° e 340° Squadron, 61° Operational Training Unit)
  • Jeanne Massias (ATA RAF: agent officer presso il 342º Squadrone)[23]
  • Suzanne Melk (Reseau Bearn-Londra, ATA RAF pilota / flight officer: Bomber Command 61º Squadrone, maquis di Vesoul assieme al fratello, il capitano Pierre Melk, più giovane di Suzanne, nato nel 1911)
  • Hélène Nebout (pilota, ATA RAF, maquis di Chasseneuil e Bir Hacheim, rientrata in servizio nell'Armée de l'air nel 1945 con il grado di tenente presso la base di Mont-de-Marsan)[24][25]
  • Jeanne (Ginette e Miss Pancake per i colleghi) Plunkett (assistente section officer presso il 347º Squadrone, francese, ma sposata con un collega inglese: Keith Cyril Plunkett, radio navigatore del 619º Squadrone della RAF, morto in uno scontro aereo l'8 maggio 1944)[26])
  • Marianne Sullivan (pilota)[27]
  • Tereska Torres (addetta alle comunicazioni radio).

È stato stimato che tra il 1941 e il 1945 abbiano prestato servizio nelle FAFL circa 1 500 volontarie; di molte di loro si è persa ogni traccia, mentre qualcun'altra, come Isabelle Casse sergente pilota morta in servizio, è ormai solo un nome senza un volto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) http://www.defense.gouv.fr/air/dossiers/l-armee-de-l-air-au-feminin/articles/l-aviation-feminine, su defense.gouv.fr. URL consultato il 20 ottobre 2017.
  2. ^ (FR) Marie-Catherine Villatoux, Femmes et pilotes militaires dans l’armée de l’Air, in Revue historique des armées, n. 272, 18 settembre 2013, pp. 12–23. URL consultato il 20 ottobre 2017.
  3. ^ http://memoireairfrance.canalblog.com/archives/2016/01/18/33231444.html; "Mme ROMAN (Claire): pilote plein d'àllant qui, étant prisonnier, a fait preuve le 18 juin 1940 de hardiesse réfléchie et de belles qualités..." da "Journal officiel de la République française. Édition des lois et décrets" del 1940 in cui si spiega che la Roman fatta prigioniera dai Tedeschi era riuscita a scappare prima in bicicletta e poi sopra ad un aereo militare... Secondo il racconto di Germaine l'Herbier-Montagnon la Roman era tornata dopo tre giorni presso la base in cui prestava servizio sopra ad un aereo diverso da quello che pilotava al momento della partenza e aveva raccontato di averlo trovato abbandonato in un aeroclub, di esserci salita sopra e di averlo usato per tornare
  4. ^ "Journal officiel de la République française", del 1940, p. 5015
  5. ^ (FR) EGO 39-45, su ego.1939-1945.crhq.cnrs.fr. URL consultato il 2 settembre 2017.
  6. ^ Figures de femmes extraordinaires: Marie Marvingt (suite et fin), su Maître Renard, 10 dicembre 2015. URL consultato il 2 settembre 2017.
  7. ^ France. Ministère de l'air, Liste des officiers, sous-officiers et hommes de troup de l'armée de l'air ayant droit au port de la nouvelle Croix de guerre instituée par le décret du 28 mars 1941, p. 317
  8. ^ "Bastié (Maryse), lieutenant F. F. A. pilote" da Journal officiel de la République française del 1946, p. 144
  9. ^ http://alger-roi.fr%2FAlger%2Faviation%2Fpages%2F65_seconde_guerre_mondiale_12.pps&usg=AFQjCNEejVmaca2LE0jo4FIybOFT3R-K3w&bvm=bv.125596728,d.bGs Archiviato il 15 settembre 2014 in Internet Archive.
  10. ^ Cinzia Tani, Donne pericolose, Mondadori, 2016
  11. ^ Charles Onana, Joséphine Baker contre Hitler: La star noire de la France Libre, 2006
  12. ^ http://www.memorialgenweb.org/memorial3/html/fr/complementter.php?id=4113622&largeur=1138&hauteur=640
  13. ^ http://henri.eisenbeis.free.fr/popote/0-diapo-photos/diapo/original/ALLA-DUMESNIL.html
  14. ^ http://www.francaislibres.net/liste/fiche.php?index=14880
  15. ^ http://www.abebooks.fr/suis-devenue-Lieutenant-Colonel-R%C3%A9cit-ELISSETCHE/16044363326/bd
  16. ^ Raymond Caire, La Femme militaire, p. 137, http://www.dansnoscoeurs.fr/yvette-grolet/632110/avis
  17. ^ https://france3-regions.francetvinfo.fr/bourgogne/saone-et-loire/chalon-sur-saone/jeannette-guyot-une-des-grandes-figures-de-la-resistance-francaise-est-decedee-995253.html
  18. ^ http://souvenirfr66.canalblog.com/archives/2016/06/03/33911574.html
  19. ^ intervista a Josiane Gros-Somers tratta da: Georges Marc Beanamou, "Les rebelles de l'an 40", Robert Laffont, 2010; M R D Foot, ".O.E.: An outline history of the special operations executive 1940-46", Random House, 2011
  20. ^ Charles Christienne, Pierre Lissarrague, Alain Degardin, "Histoire de l'aviation militaire française", Charles-Lavauzelle, 1980, p. 468
  21. ^ http://www.ctie.monash.edu.au/hargrave/hilsz.html
  22. ^ http://popodoran.canalblog.com/archives/2010/06/12/18231835.html
  23. ^ Copia archiviata (PDF), su france-libre.net. URL consultato il 26 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2016).
  24. ^ Copia archiviata, su legiondhonneur17.fr. URL consultato il 23 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2016).
  25. ^ http://www.sudouest.fr/2014/11/12/helene-nebout-figure-de-la-resistance-en-charente-et-en-charente-maritime-est-decedee-lundi-1733913-1391.php
  26. ^ http://www.memorialgenweb.org/memorial3/html/fr/complementter.php?table=bp&id=3060067&largeur=1138&hauteur=640
  27. ^ http://www.1940lafrancecontinue.org/FTL/1943/mars-43-10-fabrice.pdf

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Raymond Caire, La femme militaire, 1981.
  • Johanna Hurni, Femmes dans le force armèe, 1992.
  • Piers Letcher, Eccentric France: The Bradt Guide to Mad, Magical and Marvellous France, 2003.
  • Bernard Marck, Elles ont conquis le ciel: 100 femmes qui ont fait l'histoire de l'aviation et de l'espace, 2009.
  • Xavier Massé, Des femmes dans l'Aéronautique, Nouvelles Éditions Latines (NEL), 2009, ISBN 2-7233-2076-6.
  • Charles Onana, Joséphine Baker contre Hitler: La star noire de la France Libre, 2006.Cinzia Tani, Donne pericolose, Mondadori, 2016
  • Roland Tessier, Femmes de l'air, 1948.

Archivi[modifica | modifica wikitesto]

  • Elenco dei libretti di volo degli studenti del C.I.C di Chartres del periodo 1939-1940
  • Elenco dei brevetti da paracadutista ed istruttore paracadutista rilasciati nel periodo 1936-1937 presso il centro di addestramento di Avignon-Pujat
  • Elenchi degli equipaggi francesi degli ATA della RAF e materiale fotografico digitalizzato del Museo degli ATA RAF.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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