Forte Cima Lan

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Forte Cima Lan
Fortificazioni italiane al confine austriaco
Sbarramento Brenta-Cismon
Il forte Cima Lan nel 1917, dopo l'esplosione.
StatoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
CittàArsiè, Belluno
Coordinate46°00′35″N 11°45′22″E / 46.009722°N 11.756111°E46.009722; 11.756111
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Forte Cima Lan
Informazioni generali
Costruzione1908-1914
Demolizione1917
Condizione attualeAbbandono
VisitabileSi
Informazioni militari
UtilizzatoreRegio Esercito
Armamento4 cannoni da 149 A in cupole corazzate girevoli, mitragliatrici tipo Maxim in posizioni blindate.
EventiDistruzione ad opera dell'esercito italiano nel 1917 per non lasciarlo nelle mani del nemico.
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Il forte Cima Lan è stata una fortezza militare costruita a difesa del confine italiano contro l'Impero austro-ungarico. Il forte si trova a Cima Lan, nel territorio comunale di Arsiè.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il forte di Cima Lan faceva parte dello sbarramento Brenta-Cismon. I lavori di costruzione iniziarono nel 1908 sotto la direzione del capitano del genio Antonio Dal Fabbro e non furono finiti allo scoppio della prima guerra mondiale. Data la distanza dal fronte, il forte non ebbe molta importanza nel conflitto, ma durante la ritirata italiana esso venne fatto saltare in aria per non lasciarlo agli austriaci che avanzavano.

Oggi il forte è in rovina, in parte crollato nella ritirata italiana, mentre le parti ancora riutilizzabili vennero asportate dai recuperanti dei paesi sottostanti. Oltre al forte ricoperto di vegetazione, vi sono anche i ruderi della scuderia, l'abitazione del comandante e la caserma.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il forte Cima Lan era formato da un parallelepipedo in calcestruzzo. La struttura era composta da due piani, ed al suo interno c'erano una cucina, due posti di guardia e tre camerate della capienza di 48 uomini ciascuna. Faceva parte del forte, anche una piccola centrale idro-elettrica che dava corrente a tutto l'impianto ed una polveriera esterna alla batteria corazzata. Il fronte di gola disponeva di finestrature ed ingresso a prova di fucile, di un cancello metallico a 2 battenti e di un ponte metallico retraibile.

Armamento[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1914 al 1917, periodo in cui il forte è stato bellicamente efficiente, esso era armato con:

  • Quattro cannoni da 149 A in cupole corazzate girevoli + una cupola corazzata adibita ad osservatorio;
  • Quattro torrette corazzate a scomparsa del tipo Gruson equipaggiate con mitragliatrici tipo Maxim.

Vie d'accesso[modifica | modifica wikitesto]

Il forte si trova sulla cima del monte (1261 m s.l.m.) mentre i ruderi della caserma, della scuderia e dell'abitazione del comandante si trovano sulla strada che conduce al forte. Per raggiungere il forte partendo da Arsiè, bisogna seguire la strada che porta verso le frazioni di Mellame e successivamente Rivai, fino ad arrivare a Col Perer, da dove si diramano 3 strade che portano (partendo da sinistra) a Cima Campo, a Lamon ed a Cima Lan. Dopo circa 3 km si segue la strada di Cima Lan (Strada militare Col Perer-Cima Lan) e si raggiunge un bivio: prendendo il sentiero di sinistra e proseguendo a piedi, si raggiunge il forte.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Le fortificazioni sulla montagna, su fortificazioni.net. URL consultato il 4 gennaio 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Wolfgang Alexander Doľezal: I Forti Dimenticati: la linea italiana di difesa tra Val Brenta e Val Cismon e i combattimenti del tardo autunno 1917. Monte Lisser; Tagliata Tombion; Tagliata della Scala di Primolano; Tagliata delle Fontanelle; Cima di Campo; Cima di Lan; Covolo di San Antonio, Libreria Pilotto Editrice, Feltre 1999.
  • Luca Girotto: 1866-1918: soldati e fortezze tra Asiago e il Grappa. Storia ed immagini dello sbarramento Brenta-Cismon dal Risorgimento alla prima guerra mondiale, Rossato, Novale di Valdagno 2002, ISBN 978-88-8130-080-8.

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