Felice di Nola (vescovo)

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San Felice di Nola nacque a Nola, in provincia di Napoli, verso la metà del I secolo d.C., in una famiglia di umili origini. Fu il primo vescovo di Nola. Viene venerato come santo della Chiesa cattolica, il Martirologio romano ne registra la commemorazione al 15 novembre.

Di san Felice di Nola non si hanno molte notizie certe, spesso infatti venne confuso con san Felice da Nola, sacerdote cattolico del III secolo commemorato il 14 gennaio e di cui scrisse san Paolino da Nola nei suoi "Carmina natalizia". Questo Felice sembra sia morto nel 95 d.C. subendo il martirio per decapitazione il 15 novembre, durante la persecuzione di Domiziano.

Leggenda

Si narra che un giorno il giovane Felice liberò con la sua preghiera due uomini indemoniati. In seguito a questo episodio, il governatore della città Archelao, istigato dai sacerdoti pagani, fu costretto ad arrestarlo per condurlo al tempio per essere interrogato. Felice levò allora una preghiera e una profonda voragine inghiottì il tempio. Così Archelao si gettò ai suoi piedi e gli chiese di essere battezzato. Con lui tutta la popolazione di Nola si convertì e Felice fu nominato primo Vescovo di Nola. Tra i miracoli da lui compiuti negli anni successivi, in particolare si racconta che per sua intercessione la lava che avanzava verso la città in seguito all'eruzione del Vesuvio si fermò.

Nell'anno 95 d.C. fu arrestato dal Prefetto Marciano durante le persecuzioni cristiane. Si narra che Felice sia stato gettato in una fossa di leoni i quali, con meraviglia dei presenti, indietreggiarono davanti al giovane vescovo. Fu poi gettato in una fornace di carboni ardenti, ma all'istante Felice si liberò dalle catene e una pioggia fitta spense le fiamme. Il Prefetto lo fece allora appendere a testa in giù e, dopo tre giorni di torture, lo fece decapitare: era il 15 novembre dello stesso anno.

Il corpo fu seppellito di nascosto in una nicchia, sulla quale in seguito fu edificata la cappella che diventerà poi la cattedrale di Nola dove riposano ancora oggi le spoglie del santo.

Culto

A Nola i festeggiamenti in onore di san Felice sono fatti il 15 novembre di ogni anno, viene organizzata una fiera, si porta in processione un busto argenteo raffigurante il santo e vi sono delle celebrazioni eucaristiche. In tale occasione nella cripta dove sono conservati i resti del santo trasuda un liquido considerato miracoloso e chiamato manna di san Felice che viene raccolta e posta in un calice d'argento che i credenti agognano perché si ritiene curi ogni malattia. In passato i fedeli guardavano a questo fenomeno come indicatore di buon auspicio per un abbondante raccolto.

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