Federazione di rugby a 15 della Cina

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Chinese Rugby Football Association
Disciplina Rugby a 15
Fondazione24 maggio 1996
GiurisdizioneCina continentale (tranne Hong Kong)
NazioneBandiera della Cina Cina
ConfederazioneWorld Rugby (dal 1997)
Asia Rugby (dal 1997)
SedeBandiera della Cina Pechino
PresidenteBandiera della Cina Zhang Xiaoning
Sito ufficialerugby.sport.org.cn/

Chinese Rugby Football Association (中国橄榄球协会T, Zhōngguó gǎnlǎnqiú xiéhuìS) è l'organismo di governo del rugby a 15 e del rugby a 7 nella Repubblica Popolare Cinese. Istituito il 24 maggio 1996, è affiliato dal 1997 ad Asia Rugby e a World Rugby.

Ha giurisdizione su tutta la Cina continentale, inclusa Macao ma esclusa Hong Kong che ha una sua propria federazione indipendente dal 1953.

Le sue due formazioni maggiori, la maschile e la femminile a XV, competono nei due massimi campionati di categoria del continente; la squadra femminile si è laureata due volte campione asiatica, la più recente nel 2019.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il rugby a 15 fece il suo ingresso ufficiale in Cina il 24 maggio 1996, con l'approvazione da parte del comitato olimpico nazionale dell'istituzione ufficiale di un organismo a governo della disciplina nel Paese[1], che il 18 marzo 1997 fu riconosciuto e affiliato all'International Rugby Football Board e, alla fine dell'anno, anche dall'Asian Rugby Football Union[1].

A novembre 1997 scese per la prima volta in campo la squadra nazionale maschile che al vecchio stadio nazionale di Singapore perse 3-33 contro la squadra della città-Stato[2]; un anno più tardi la Cina debuttò ufficialmente nel campionato asiatico, conquistando un quinto posto finale nella seconda divisione dopo aver sconfitto l'altrettanto esordiente India nella gara per evitare l'ultimo posto[3].

Con l'avvento degli anni duemila e l'avvio delle negoziazioni tra IRFB e Comitato Olimpico Internazionale per l'ammissione del rugby a 7 nel programma dei Giochi, la federazione cinese si adoperò per organizzare tornei di tale disciplina nel Paese e per mettere in piedi una squadra nazionale che di fatto provocò la sospensione dell'attività della squadra a XV[1] a partire deal 2002; tuttavia lo sviluppo del XV proseguì a livello femminile e, nel 2006, le donne esordirono nel corso del campionato asiatico di categoria, riuscendo perfino a vincerlo battendo in finale le connazionali di Hong Kong[4].

Il rugby a 7 si propagò anche in ambito femminile e negli anni duemiladieci iniziarono ad arrivare i risultati: le cinesi vinsero il torneo Sevens ai Giochi asiatici 2014[5]; nel 2019 giunse anche la qualificazione al torneo olimpico femminile di Tokyo, dove le cinesi si classificarono settime su 12 partecipanti.

Nel 2019 anche il XV femminile, ridisceso in campo dopo 8 anni di inattività, tornò al successo vincendo la I divisione del campionato asiatico[6], parte della qualificazione alla Coppa del Mondo 2021, anche se nel prosieguo del percorso verso tale manifestazione fu eliminata dal Kazakistan[7][8].

Dal 2010 la federazione si è eretta in organismo autonomo con un proprio statuto, e il suo presidente è da allora il dirigente sportivo Zhang Xiaoning, funzionario del comitato olimpico[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (ZH) 中国橄榄球协会简介 [Introduzione alla federazione rugbistica cinese], su rugby.sport.org.cn, Chinese Rugby Football Association. URL consultato il 1º novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2020).
  2. ^ (EN) Jerry Seh, China's rugby — some way to go, in The Straits Times, Singapore, 2 novembre 1997, p. 3. URL consultato il 1º novembre 2021.
  3. ^ (EN) Who is coming?, in The New Paper, Singapore, 3 agosto 1998, p. 43. URL consultato il 20 giugno 2021.
    «A record 10 countries including debutants China and India will take part in the Asian rugby Championships in October. Group A comprises the top four teams in Asia. They are defending champion Japan, South Korea, Hongkong and Taiwan»
  4. ^ (EN) China win Asian women’s title, su irb.com, World Rugby, 19 novembre 2006. URL consultato il 9 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2006).
  5. ^ (EN) Julian Linden, Japan and China win rugby gold at Asian Games, in Reuters, 2 ottobre 2014. URL consultato il 1º novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2021).
  6. ^ (EN) China take step closer to Women’s Rugby World Cup 2021, su asiarugby.com, Asia Rugby, 22 giugno 2019. URL consultato l'8 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2019).
  7. ^ (EN) Kazakhstan women aiming for Rugby World Cup return, su women.rugby, World Rugby, 3 luglio 2020. URL consultato il 15 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2021).
  8. ^ (EN) Kazakhstan win Promotion and keep their dream alive of a 7th World Cup appearance, su asiarugby.com, Asia Rugby, 3 agosto 2019. URL consultato il 15 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2021).
  9. ^ (EN) Yin Pumin, Rugby Sevens on the Map, in Beijing Review, 29 novembre 2010. URL consultato il 1º novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2021).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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