Estufa Fria
Estufa Fria | |
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Ubicazione | |
Stato | Portogallo |
Località | Lisbona |
Indirizzo | Parco Edoardo VII |
Caratteristiche | |
Tipo | giardino |
Superficie | 0,015 |
Inaugurazione | 1930 |
Gestore | Câmara Municipal de Lisboa |
Mappa di localizzazione | |
L'Estufa Fria (in italiano Serra fredda) è una serra composta da tre distinti giardini che si trova nel Parco Eduardo VII a Lisbona.[1]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
L'Estufa Fria misura 1,5 ettari (3,7 acri) ed è composta da tre parti: la serra fredda originale (Estufa Fria), la serra calda (Estufa Quente) e la serra dolce (Estufa Doce).
L'Estufa Fria è la più grande delle tre serre, misura circa 8.100 metri quadrati e ospita specie di azalee e camelie provenienti da tutto il mondo. Il nome deriva dall'assenza di riscaldamento centralizzato dell'edificio originario; le doghe in legno regolano invece la luce solare e proteggono le piante da temperature eccessivamente calde o fredde. L'Estufa Quente occupa circa 3.000 metri quadrati e ospita specie tropicali come caffè e mangifera mentre l'Estufa Doce contiene cactus e altre piante succulente come l'aloe.
L'intero complesso della serra presenta laghetti, cascate e sculture, alcune delle quali opere di famosi scultori portoghesi del XX secolo, tra cui Domingos de Castro Gentil Soares Branco, Leopoldo de Almeida e Pedro Anjos Teixeira.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'Estufa Fria venne costruita nei pressi di una vecchia miniera di basalto abbandona su progetto dell'architetto portoghese Raul Carapinha e aperta nel 1933. Nel 1945 è stata ristrutturata dall'architetto portoghese Francisco Keil do Amaral e nel 1975 sono state aperte le sezioni Estufa Quente ed Estufa Doce, per includere le piante provenienti dalle regioni tropicali ed equatoriali.
Il 29 aprile 2009 l'Estufa Fria originaria è stata chiusa a causa del rischio di crollo della sua struttura in acciaio[2] e ha riaperto nell'aprile 2011 dopo due anni di lavori di ristrutturazione.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Estufa Fria And Estufa Quente, su lisboacool.com. URL consultato il 19 July 2016.
- ^ Risco de colapso obriga ao encerramento da Estufa Fria pelo menos por nove meses, su ultimahora.publico.clix.pt. URL consultato l'8 November 2009 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2009).
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Estufa Fria
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (PT) Paula Simões, Jardins da Estufa Fria de Lisboa, su monumentos.gov.pt, 1998.