Equolo

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Equolo
Nome IUPAC
(3S)-3-(4-idrossifenil)-7-cromanolo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC15H14O3
Massa molecolare (u)242.26986
Numero CAS531-95-3
Numero EINECS208-522-2
PubChem91469
DrugBankDB11674
SMILES
C1C(COC2=C1C=CC(=C2)O)C3=CC=C(C=C3)O
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione189.5 °C
Indicazioni di sicurezza

L'equolo è un composto diidrossifenolico che è stato identificato per la prima volta nel 1932 nell'urina di cavalle gravide (ed è questa l'origine del suo nome) e, solo all'inizio degli anni ottanta, è stato identificato anche nell'urina umana.

Il metabolismo[modifica | modifica wikitesto]

L'equolo è un metabolita chiave della daidzeina, uno degli isoflavoni glicosidici presenti nella soia. L'equolo si forma dopo idrolisi intestinale della daidzeina e successiva biotrasformazione da parte della flora batterica del colon[1], non si tratta quindi di una molecola di origine vegetale perché è prodotta esclusivamente dal metabolismo batterico intestinale.

Nella popolazione umana solo il 25-50% degli adulti riesce a produrre naturalmente equolo dopo ingestione di prodotti a base di soia[2]; la percentuale è più elevata nei vegetariani e negli individui asiatici[3]. Si può quindi parlare di individui in grado di produrre equolo e individui che non sono capaci di produrne in modo naturale[2].

I primi studi in vitro dell'equolo, isolato dall'urina della pecora, hanno mostrato un'affinità di legame per i recettori estrogenici paragonabile a quella dell'estradiolo (presente in molti contraccettivi ormonali e nella terapia ormonale sostitutiva), e circa 4 volte superiore rispetto all'affinità del suo precursore daidzeina[4].

In particolare, l'equolo ha mostrato una maggiore affinità per i recettori ERβ piuttosto che per i recettori ERα[3].

La farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

La farmacocinetica dell'equolo è differente rispetto a quella della daidzeina perché ha una più alta biodisponibilità e una clearance più lenta[2]

L'azione estrogenica[modifica | modifica wikitesto]

La sua funzione estrogenica è particolarmente evidente nei confronti dei disturbi vasomotori tipici della perimenopausa e della menopausa dovuti a una diminuzione nella produzione di estrogeni, come sudorazione, vampate di calore e sbalzi di umore. Questa sintomatologia risulta sensibilmente ridotta dalla supplementazione con equolo sia nei soggetti che lo producono naturalmente che nei soggetti che non lo producono[5].

Tra gli effetti dell'equolo si registra anche quello di prevenire la perdita di tessuto osseo in misura paragonabile all'estradiolo, senza esercitare attività estrogenica sulla muscolatura uterina[6]. Studi recenti dimostrano anche che la supplementazione di equolo riduce il riassorbimento osseo e aumenta la densità di massa ossea sia nelle donne non produttrici che produttrici di equolo[7]

Profilo di sicurezza e tollerabilità[modifica | modifica wikitesto]

Non sono stati riscontrati effetti collaterali importanti, né interazioni con farmaci da parte dell'equolo[8], anzi gli studi sino a oggi condotti hanno dimostrato che questa molecola è sicura a dosi molto più alte di quelle associate ai suoi effetti terapeutici.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Setchell KDR, Borriello SP, Hulme P, Kirk DN, Axelson M. Nonsteroidal estrogens of dietary origin: possible roles in hormone-dependent disease. Am J Clin Nutr. 1984, vol. 40, n. 3. P. 569-78.
  2. ^ a b c Setchell KDR, Brown NM, Lydeking-Olsen E. The clinical importance of the metabolite equol-a clue to the effectiveness of soy and its isoflavones. J Nutr. 2002, vol. 132, p. 3577–3584.
  3. ^ a b Setchell KD, Clerici C, Lephart ED, Cole SJ, Heenan C, Castellani D, Wolfe BE, Nechemias-Zimmer L, Brown NM, Lund TD, Handa RJ, Heubi E. S-equol, a potent ligand for estrogen receptor beta, is the exclusive enantiomeric form of the soy isoflavone metabolite produced by human intestinal bacterial flora. Am J Clin Nutr. 2005, vol. 81, p. 1072–1079.
  4. ^ Shutt DA, Cox RI. Steroid and phyto-oestrogen binding to sheep uterine receptors in vitro. J Endocrinol. 1972, vol. 52, p. 299–310.
  5. ^ Ishiwata N, Melby MK, Mizuno S, Watanabe S. New equol supplement for relieving menopausal symptoms: randomized, placebo-controlled trial ofJapanese women. Menopause 2009, vol. 16, n. 1, p. 141-8
  6. ^ Fujioka M, Uehara M, Wu J, Adlercreutz H, Suzuki K, Kanazawa K, Takeda K, Yamada K, Ishimi Y. Equol, a metabolite of daidzein, inhibits bone loss in ovariectomized mice. J Nutr. 2004, vol. 134, p. 2623–7.
  7. ^ Tousen Y, Ezaki J, Fujii Y, Ueno T, Nishimuta M, Ishimi Y. Natural S-equol decreases bone resorption in postmenopausal, non-equol-producing Japanese women: a pilot randomized, placebo-controlled trial. Menopause. 2011, vol. 18, n. 5, p. 563-74.
  8. ^ Cheng G, Wilczek B, Warner M, Gustafsson JA, Landgren BM. Isoflavone treatment for acute menopausal symptoms. Menopause. 2007, vol. 14, p. 468–473.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]