Duemilaminuti

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Duemilaminuti
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaMara Sattei
Pubblicazione8 febbraio 2023
Durata3:44
GenereElettropop
EtichettaSony Music Entertainment Italy
ProduttoreThasup
FormatiDownload digitale, streaming
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia (2)[1]
(vendite: 200 000+)
Mara Sattei - cronologia
Singolo precedente
(2022)
Singolo successivo
(2023)

Duemilaminuti è un singolo della cantante italiana Mara Sattei, pubblicato l'8 febbraio 2023.[2] Il brano è stato presentato durante la prima serata del Festival di Sanremo 2023.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è stato scritto dal fratello della cantante Thasup, Enrico Brun, e Damiano David, cantante dei Måneskin.[4] La cantante ha raccontato il processo creativo e la scelta di interpretare un brano non scritto da lei, diversamente dai brani contenuti nell'album di debutto Universo:[5]

«Non è stato di certo sminuente. È stata un’esperienza molto diversa a livello personale, anche perché Damiano ha scritto il brano dal punto di vista maschile e io l’ho rivisto. [...] È un tipo di dipendenza affettiva drammatica che può capitare a chiunque, sia maschio che femmina. Damiano ha dimostrato un’incredibile sensibilità ed è riuscito davvero a emozionare»

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Duemilaminuti ha ricevuto recensioni miste da parte della critica specializzata, non trovando convincente la scrittura e interpretazione del brano.

La rivista Rolling Stone Italia, riguardo ai brani presentati durante la prima serata del Festival di Sanremo, ha assegnato un punteggio pari a 5 su 10, scrivendo che la cantante sembri una «interprete vecchio stile senza la classe delle grandi», con una canzone definita «insipida»;[6] secondo il recensore della rivista Filippo Ferrari, Duemilaminuti si concentra sul tema «dell'amore tossico, i lividi, una relazione pesante».[7]

Gianni Sibilla di Rockol definisce la canzone «molto classica ed efficace», anche se «un po’ già sentita» al Festival, riscontrando che si senta molto la mano nella scrittura di Damiano David.[8] Anche Mattia Marzi si sofferma sugli autori, scrivendo che «di rock e e trap non c’è nulla: il brano è una ballata classica», assegnando un punteggio di 6 su 10.[9] Francesco Prisco de Il Sole 24 Ore, il quale afferma che musicalmente la canzone sia un «pop efficace vestito di urban»[10]

Fabio Fiume di All Music Italia sottolinea che avrebbe «tolto un po' di pomposità», descrivendo il testo del brano con «accelerazioni improvvise, pieno di parole, molte mangiate» difficilmente interpretato dalla cantante.[11] Andrea Conti de Il Fatto Quotidiano ha spiegato che si tratta di una canzone «pulita» e «nella sua semplicità profonda», con un testo che affronta «una riflessione sincera sul perché possa finire una storia d’amore».[12] Valentina Colosimo di Vanity Fair scrive che da «una cantante di 27 anni ci si aspettava più freschezza»,[13] sebbene il brano sia in linea con le canzoni sanremesi che parla di «un amore finito, forse malato».[14]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video, diretto da Davide Vicari, è stato pubblicato in concomitanza del lancio del singolo sul canale YouTube della cantante.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Damiano David, Davide Mattei ed Enrico Brun.

  1. Duemilaminuti – 3:44

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche settimanali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2023) Posizione
massima
Italia[15] 10

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2023) Posizione
Italia[16] 43

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Duemilaminuti (certificazione), su FIMI. URL consultato il 30 ottobre 2023.
  2. ^ Gianni Sibilla, La ballata di Mara Sattei: "Ma i generi non esistono più", su Rockol, 7 febbraio 2023. URL consultato l'8 febbraio 2023.
  3. ^ Sanremo 2023, Mara Sattei con Duemilaminuti, su Sky TG24, 7 febbraio 2023. URL consultato l'8 febbraio 2023.
  4. ^ Mara Sattei, testo e significato Duemilaminuti: canzone di Sanremo 2023, su Il Messaggero, 6 febbraio 2023. URL consultato l'8 febbraio 2023.
  5. ^ Silvia Danielli, Mara Sattei: «Non ho vissuto una storia come quella raccontata in "Duemilaminuti" ma ho raccolto diverse testimonianze», su Billboard Italia, 28 gennaio 2023. URL consultato l'8 febbraio 2023.
  6. ^ Sanremo 2023, le pagelle delle canzoni della prima serata, su Rolling Stone Italia, 8 febbraio 2023. URL consultato l'8 febbraio 2023.
  7. ^ Filippo Ferrara, Sanremo 2023: gli ascolti delle 28 canzoni in gara, su Rolling Stone Italia, 16 gennaio 2023. URL consultato l'8 febbraio 2023.
  8. ^ Gianni Sibilla, Sanremo, da Festival a DJ set (o quasi): l'ascolto delle canzoni, su Rockol, 16 gennaio 2023. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  9. ^ Mattia Marzi, Sanremo 2023, le pagelle delle canzoni: Mengoni elegante (8), Colapesce-Dimartino funzionano (8), delusione Madame (4), su Il Gazzettino, 16 gennaio 2023. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  10. ^ Francesco Prisco, Sanremo 2023, tutte le canzoni ascoltate in anteprima (con pagelle), su Il Sole 24 Ore, 16 gennaio 2023. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  11. ^ Fabio Fiume, Sanremo 2023: le pagelle ai 28 brani in gara dopo l'ascolto in anteprima, su All Music Italia, 16 gennaio 2023. URL consultato il 7 gennaio 2023.
  12. ^ Andrea Conti, Sanremo 2023, il podio è (quasi) scontato: ecco in anteprima a FqMagazine gli ascolti dei 28 brani in gara, su Il Fatto Quotidiano, 16 gennaio 2023. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  13. ^ Valentina Colosimo, Sanremo 2023, le pagelle della prima serata, su Vanity Fair Italia, 8 febbraio 2023. URL consultato l'8 febbraio 2023.
  14. ^ Valentina Colosimo, Sanremo 2023: le pagelle delle canzoni in anteprima, su Vanity Fair, 16 gennaio 2023. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  15. ^ Classifica settimanale WK 8 (dal 17.02.2023 al 23.02.2023), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  16. ^ Classifica annuale 2023 (dal 30.12.2022 al 28.12.2023), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]