Dorodango

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Dorodango colorati

Dorodango, conosciuto anche con il termine Hikaru Dorodango (letteralmente significa far brillare il fango)[1] è una forma d'arte di origine giapponese, che consiste nel manipolare del fango misto ad acqua al fine di creare una sfera lucente e perfettamente levigata.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine dorodango, scritto nella lingua giapponese come 泥だんご[2], è una parola composta formata da due parti:

  • 泥 (doro どろ) letteralmente fango
  • だんご (dango) pietanza tipica giapponese costituita da riso compattato a forma di gnocco.

Tecnica di costruzione[modifica | modifica wikitesto]

Dorodango nelle prime fasi di lavorazione

Occorrente per la creazione:

In sintesi la procedura per la creazione del Dorodango[3].

  • 1. Come prima cosa prendere del fango (senza sassolini né detriti di alcun genere) e mescolarlo all'interno di un recipiente con dell'acqua.
  • 2. Cominciare a modellare il fango stando attenti alle proporzioni acqua-fango, eliminando il più possibile l'acqua in eccesso.
  • 3. Dopo aver modellato il composto formando una sfera, aggiungere altro fango sulla superficie ripetendo il processo di modellazione, levigandola però con più precisione.
  • 4. Dopo averla levigata, mettere la sfera dentro un sacchetto di plastica.
  • 5. Inserire la sfera nel frigorifero.
  • 6. Ripetere l'operazione per 3 volte.
  • 7. Dopo il procedimento, per rendere la palla perfettamente sferica e lucida, strofinare la superficie con un panno morbido.

Nei media[modifica | modifica wikitesto]

Il Dorodango più grande al mondo[senza fonte] (54 cm di diametro)

Nel programma televisivo MythBusters (episodio 113, anno 2008) i due presentatori Adam Savage e Jamie Hyneman hanno attaccato un proverbio anglosassone che asserisce "l'impossibilità di lucidare la cacca" avvalendosi della tecnica del dorodango al fine di creare vere sfere di sterco perfettamente lucide.[4][5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Corrado Pirotti, L’ONDA (PDF) [collegamento interrotto], su laginestra.unipr.it. URL consultato il 16-07-2012.
  2. ^ 泥だんご, su kyokyo-u.ac.jp. URL consultato il 28-luglio-2012 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
  3. ^ ひかるどろだんご, su reallink.or.jp. URL consultato il 15 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2013).
  4. ^ Mythbusters and Doro-Dango, su rockinginhakata.com, 17 novembre 2008. URL consultato il 28 luglio 2012.
  5. ^ Mythbusters-Episode 113: End with a Bang, su mythbustersresults.com. URL consultato il 28 luglio 2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]