Discussione:Soveria Mannelli

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Eliminata etimologia[modifica wikitesto]

Eliminata la seguente proposizione:

"Ma la teoria più accreditata farebbe derivare il nome Soveria da "suvare" ossia far accoppiare i maiali. E' storicamente accertato che il feudatario della zona (barone Passalacqua) possedeve le migliori scrofe ed i contadini, in determinati periodi dell'anno, portavano a "Suverìa" i loro maiali maschi ad accoppiarsi ("a suvare") con le scrofe del Barone."

A parte il giudizio avventato ("più accreditata" sarebbe una teoria priva di riscontri in letteratura, e mai sentita prima di adesso), l'ipotesi, così come è stata formulata, è palesemente falsa. I Passalacqua hanno ottenuto la baronia di Pittarella solo nel XVIII secolo e precisamente dopo la morte di Maria Matera, avvenuta il 14 settembre 1744: la Reale udienza di Cosenza dichiarò erede ed intestato in tutti i beni feudali e burgensatici l'unico figlio don Francesco Passalacqua (Mario Felice Marasco, "Soveria Mannelli e il suo territorio, Notizie e dati tratti dagli appunti di Ivone Sirianni", San Vito al Tagliamento: Tipografia Sanvitese Ellerani, 1969, pp. 54-58). Il toponimo "Soveria" è invece registrato già in documenti risalenti al XV secolo.
F.chiodo 05:58, 9 dic 2007 (CET)[rispondi]

Quando ho messo il {{citazione necessaria}} su quella frase avevo addirittura il dubbio che potesse essere una bufala costruita ad arte. Grazie per il chiarimento. Salvatore Ingala (conversami) 00:47, 6 gen 2008 (CET)[rispondi]

Protezione parziale di un mese[modifica wikitesto]

Per ripetuti interventi vandalici anonimi. Eventuali modifiche da parte di anonimi possono essere proposte qui di seguito e saranno inserite nella voce se opportunamente referenziate e se otterranno consenso. --Piero Montesacro 07:23, 6 gen 2008 (CET)[rispondi]

non è vandalismo[modifica wikitesto]

A supporto della teoria che fa risalire il nome di soveria a "suvare" posso asserire che:

1) nel soveritano non esistono alberi da sughero poichè climaticamente la zona è fredda e non è adatta alla vegetazione di queste piante;

2) nel soveritano non si è mai lavorato o utilizzato il sughero;

3) il termine "sorba", nel dialetto locale, non significa sughero. Con termine "sorba" si indica un tipo di frutto dolce tipo una piccola mela che si mangia molto maturo;

4) ancor oggi la maggior parte delle famiglie del soveritano "fanno il maiale" ossia uccidono il maiale e lavorano la carne per produrre delle prelibatezze che tutto mondo invidia. Ciò significa che il rito della fecondazione del maiale, una volta, doveva essere un evento molto importante;

5) circa 10 anni fa, quando mia nonna morì,ebbi la fortuna di parlare con un signore di oltre 90 anni lucidissimo.... In quella occasione chiesi se aveva qualche notizie in riferimento all'origine del nome di soveria ed in particolare se ricordasse qualcosa legata alla tradizione della fecondazione dei maiali. lui mi disse: "io era picirillu...me ricuardu ca i puarci chi fuianu a frotte mienzu a via ppe ire alla chiazza..." traduzione: quando ero piccolo ricordo i maiali insieme correvano lungo il corso per andare in piazza" ciò che vi dico non lo troverete scritto in nessun libro.

Osservo, in ultimo, che non c'è nulla da vergognarsi da questa etimologia e cerchiamo di non essere presuntuosi.

cordiali saluti Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Suvare (discussioni · contributi) 13:58, 15 gen 2008 (CET).[rispondi]

Suppongo che lo scritto precedente sia stato scritto da Suvere, colui che ha inserito per l'ennesima volta la proposizione:
«Ma gli storici, considerata la quasi totale assenza di querce da sughero nel territorio soveritano, farebbero derivare il nome Soveria da "suvare" ossia far accoppiare i maiali. E' infatti storicamente accertato che il Signorotto della zona possedeve le migliori scrofe ed i contadini, in determinati periodi dell'anno, portavano a "Suverìa" i loro maiali maschi ad accoppiarsi ("a suvare") con le femmine di maiale.»
Rispetto alle volte precedenti hai tolto il riferimento al barone Passalacqua, il cui nome è stato sostituito da un generico "Signorotto". Neanche questa volta tuttavia hai inserito un riferimento bibliografico. Le fonti sarebbero orali: un signore che aveva 90 anni dieci anni fa (nato pertanto nel 1908), il quale peraltro non ti ha fornito l'etimologia, non ti ha spiegato cioè l'origine del nome: ha ricordato soltanto di aver visto da bambino dei maiali che venivano condotti in una piazza.
Anche un etimo popolare deve avere un certo grado di coerenza e di verosimiglianza. Non so la tua età: temo che tu possa essere molto giovane e ignorare ancora alcuni aspetti della riproduzione animale. In sintesi: negli animali il maschio serve a fecondare le femmine; un solo maschio può fecondare più femmine. Negli allevamenti suini pertanto c'erano pochissimi maschi (in italiano "verro"), uno o due al massimo, e molte femmine (in italiano "scrofe" o "troie"). Fino agli anni '50 nelle località montane della Sila, l'agricoltura era "di sussistenza: l'80% del prodotto veniva consumato dallo stesso contadino; il quale contadino di solito non era un proprietario ma un mezzadro, e lavorava un podere che aveva un'estensione media di 10 tomolate (circa di 3 ettari). Questi contadini allevavano al massimo uno o due maiali, che generalmente venivano acquistati, appena nati, da allevatori. I contadini pertanto non avevano alcun interesse a conservare i maiali maschi: li castravano e ne facevano salsicce e soppressate. È risibile quindi affermare, come fai, che i contadini conservassero i maiali maschi per farli accoppiare con le scrofe del barone.
Il verbo "suvare" inoltre è sconosciuto nel dialetto calabrese. Non si trova, per es., nel dizionario di Rohlfs (Gerhard Rohlfs, Vocabolario supplementare dei dialetti delle Tre Calabrie, vol. II S-Z con appendice Repertorio italiano-calabro e indici, Munchen : Bayerischen akademie der Wissenschaften, 1966-1967).
È improbabile inoltre che il palazzo baronale di Soveria abbia dato il nome al paese. Negli scritti del passato, per es. nelle Relazioni ad limina dei vescovi di Martirano, la località in cui sorge veniva indicatacol nome di "Monticello", prima della costruzione dell'edificio, col nome di come "Palazzo", dopo la costruzione.
Quanto alle etimologie alternative, è una tua scorrettezza affermare che, nella voce "Soveria Mannelli", siano limitate alla quercia da suvero. Se leggi bene la voce, vedrai che viene ritenuta più probabile, oltre all'etimologia proposta dal prof. Leo (Soveria da "sub area"), la derivazione dal vocabolo sorbo. Il sorbo è esattamente, come hai scritto sopra, «un tipo di frutto dolce tipo una piccola mela che si mangia molto maturo».
Personalmente ritengo che l'etimologia da te proposta, e che ripeto io non ho mai sentito prima di adesso, sia una etimologia popolare dispregiativa, nata verosimilmente in tempi recenti in una località vicina in cui esiste una rivalità campanilistica con Soveria. Il fatto che tu non ti renda conto di questo aspetto ti fa molto onore, perché significa verosimilmente che sei un giovane perbene. Ritengo tuttavia che, così come scritta, la tua ipotesi debba essere eliminata perché inverosimile, poco fondata storicamente. Prima di farlo chiedo tuttavia il parere di altri.
Ciao,F.chiodo 05:13, 17 gen 2008 (CET)[rispondi]
Quoto F.chiodo. L'etimo Soveria è chiaramente un termine fitonimico derivante da "sorbo" o da suveru (sughero). Quanto all'etimologia proposta che farebbe derivare Soveria da suvare, in assenza di fonti a supporto che attestino quanto asserito, deve considerarsi ricerca originale e pertanto espunta dalla voce. --Fantomas 09:24, 17 gen 2008 (CET)[rispondi]
Ho rimosso l'intervento sull'etimologia contestata in quanto esso appare, allo stato, ricadere in quanto descritto in Wikipedia:Niente ricerche originali. --Piero Montesacro 09:30, 17 gen 2008 (CET)[rispondi]
Ho girato un po' per la rete e ho consultato qualche testo in biblioteca. Il verbo "suvare", col significato di far accoppiare i maiali, deriva dal larino "subare" ed esiste anche nel calabrese, oltre che nei dialetti sardi. Ricorre infatti nel dialetto di Castrovillari, una città situata quasi 200 km a Nord di Soveria Mannelli. A Cosenza, la città di cui Soveria era casale e con cui condideva il dialetto, il verbo "suvare" non c'è; esiste invece il verbo riflessivo "sumare" (con la "m") con il significato di "essere in calore" (riferito a una scrofa). Qualche riferimento bibliografico: La tradizione greco-latina nei dialetti della Calabria citeriore, di Vincenzo Dorsa, p. 52; Dizionario dialettale delle tre Calabrie di Gerhard Rohlfs, 1939, p. 319; Lessico sulla suinocultura a Castrovillari e Trebisacce di P. De Vita e L. Di Vasto, p. 18. Ne deriva che se fosse esistito un luogo, destinato all'accoppiamento dei maiali, che ne aveva originato il nome, Soveria si sarebbe chiamata SoMeria, dal verbo "sumare".
Il verbo "suvare" l'ho trovato associato anche a Soveria Mannelli in un componimento, per quel poco che sono riuscito a capire, rancoroso e pieno di insulti verso gli abitanti di quel paese vedi. Il che rafforza l'opinione che l'etimologia effettivamente circoli, anche se è evidente che si tratta di una etimologia recente e creata con intenti offensivi.
Per il resto è indubbia la derivazione di Soveria dal vocabolo "sorbo" Saggio di toponomastica calabrese di Giovanni Alessio, p. 388. Osservando la carta geografica si vede che a pochi km di distanza da Soveria Mannelli esiste un'altra Soveria, "Soveria Simeri", la cui etimologia nel sito del comune viene fatta risalire esplicitamente ai sorbi. E fra le due Soverie c'è un paese chiamato "Sorbo San Basile".
SolePensoso 19:08, 21 gen 2008 (CET)[rispondi]

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A supporto della teoria dell'origine del nome di Soveria, Vi invito ad esaminare queste FONTI:

1) fonte universitaria dell'Università della Calabria :http://clt.unical.it/Doc_Varie/Letture/ScolaAnimaliDomestici.pdf -pagina 3 in particolare, dove si parla di "portari a suva" - e la nota numero 8 che si trova a pagina 10 del pdf;

2)fonte giornalistica http://portal.8tj.it/media/ilfoglio-010907.pdf ossia articolo de "Il Foglio" del 1 settembre 2007 intitolato "Enclave Calabra" di Lanfranco Pace editorialista di La7 e collaboratore del giornale che recita:

"Ci sono in Italia anche luoghi siffatti, dove duecento anni fa si andava per “suvare” cioè per fare accoppiare i maiali e si batteva il lino a colpi di manno""

e visto che ci siete, esaminate quest'altra fonte (Dizionario dialettale della tre Calabrie Di Gerhard Rohlfs) che, ahimè, sconfessa quello che qualcuno ha postato sopra:

http://books.google.it/books?id=qOU_AAAAMAAJ&q=rohlfs,+suvare&dq=rohlfs,+suvare&as_brr=0&pgis=1

cordialmente

suvare

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Il comportamento di Suvare suscita perplessità. Riprende le stesse citazioni riportate in questa pagina da me alle 19:08 del 21 gennaio 2008 (e che erano peraltro erano di supporto alla tesi che l'etimologia suvare --> soveria non è possibile perché nel dialetto di Cosenza, di cui il territorio di Soveria era un casale, l'etimo sarebbe stato semmai sumare -->sumeria), vi aggiunge di nuovo la citazione di un articolo di quotidiano, non di un articolo scientifico quindi, e inserisce di nuovo nel testo per l'ennesima volta la frase tale e quale come la prima volta, avversativa iniziale compresa ("Ma gli storici, considerata la quasi totale assenza di querce da sughero, ecc.") e la ridicola storia dei contadini che allevavano i maiali maschi per farli accoppiare con le scrofe del "Signorotto della zona" (sic).
SolePensoso 08:19, 7 feb 2008 (CET)[rispondi]

Protezione voce[modifica wikitesto]

Agli interventi anonimi, per un mese, scadenza 16:48, 17 mar 2008, per soliti interventi vandalici. --Piero Montesacro 17:50, 17 feb 2008 (CET)[rispondi]

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Per il CENSORE Montesacro:voce soveria mannelli.

spero che tu riesca a leggere queste quattro righe

Nel dialetto locale non esiste il termine "suarvu".Inoltre il clima di Soveria Mannelli, considerata l'estrema vicinanza con le vette più alte della Sila, è molto freddo e, facilmente, durante le fredde notti d'inverno, arriva a -8/10 gradi. Questa temperatura è letale per le querce da sughero in quanto: "la sughera è una specie termofila (muore ad una temperatura di -5°C) che predilige gli ambienti caldi e moderatamente siccitosi".

Concludo dicendo che continuare ad asserire che che Soveria Mannelli deriva da "Suarvu" (intesa come quercia sa sughero)non è verosimile. Vorrei che il censore Piero Montesacro mi desse delle informazioni a supporto della teoria delle querce da sughero.

cordiali saluti

suvare

Personalità legate a Soveria[modifica wikitesto]

Tra i soveritani acquisiti, è di rigore la menzione di Moisè Asta, giornalista, scrittore e poeta (in lingua e in vernacolo di Soveria)che qui visse la sua infanzia e la sua adolescenza.L'ambientazione ed i riferimenti alla cittadella pre-silana sono esplicitamente evidenti nei suoi romanzi (Scuola scuolicchia, Fiabamara, I de' Picerno, Trevvù, Sermone e Poesia, Lo sconcerto dei cicli), nei suoi saggi (Dal Vespro all'autonomia: Soveria nel primo decamestre del decennio francese), nelle sue sillogi poetiche ('A Suveritaneide, Fossili). E' autore, pure, di una monografia sul pittore catanzarese Enzo Torialdo, e di un corso di Educazione civica "Conoscere le Istituzioni percombattere la mafia".

Avviso Blocco Parziale[modifica wikitesto]

Come da richiesta, scade tra dieci giorni. --Piero Montesacro 19:26, 5 set 2008 (CEST)[rispondi]

Elenchi dei parroci: enciclopedici?[modifica wikitesto]

Avevo ritenuto di cancellare le sezioni per mancata enciclopedicità. Dopo aver subito il rb da parte di SolePensoso, chiedo opinioni. -- Von    discussione 15:29, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]

Mi sembra che sia una voce meticolosa, completata anche con 3 precisi elenchi di sindaci che ritengo enciclopedici quanto i parroci. Non credo che siano elenchi di questo tipo (e compilati con questa attenzione) a danneggiare una voce con la loro presenza.--Bramfab Discorriamo 17:26, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]
Credo che nella pagina di discussione di Von siano stati esauriti tutti gli argomenti a favore dell'utilità, oltre che della liceità, di questi elenchi nelle voci cittadine; ma senza essere riusciti a scalfirne le convinzioni. Pazienza; ce ne faremo una ragione. Nella mia pagina di discussioni, Utente:Von ha scritto che, dalle voci dei comuni, dovrebbero essere tolti anche gli elenchi dei sindaci; poi ha cambiato idea e, nella pagina di discussione del "Progetto Areligiosità", è ritornato a chiedere l'eliminazione delle sole liste dei parroci.
SolePensoso (msg) 19:06, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]
Avrei chiesto cosa? Che bello vedere interpretata la propria opinione da un utente che parla al plurale, come se rappresentasse chissà quale movimento! L'idea con maggior buon senso, comunque, l'ha espressa Gregorovius: se una voce fatta di un solo elenco dei parroci è inutile il più delle volte, inserite nella pagina apposita (comune, o parrocchia se c'è) male non fanno.. Così per i sindaci è lecito chiedersi a cosa serva una povera e scarna lista. Piuttosto cassettiamo. -- Von    discussione 20:45, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]
Non uso il plurale maiestatis; mi riferivo al fatto che tutti coloro che sono intervenuti sull'argomento nella tua pagina di discussione (tutti, nessuno escluso!) non erano d'accordo con te. Ma conosci l'italiano? e devo essere proprio io, francofono, a fare osservazioni del genere? A meno che tu non sia molto giovane. Quanti anni hai? SolePensoso (msg) 20:59, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]
Non era plurale maiestatis, bene. Coloro che hanno scritto nella mia pagina di discussione l'hanno fatto ovviamente, per discutere, in quanto non favorevoli, di quanto da me modificato. Non ho mai letto lunghe discussioni di approvazione o acclamazione, in giro per wikipedia. Comunque, non dilungo ulteriormente, lascio alla buona volontà di chi legge l'attività di ricerca tra i link lasciati, affinché si faccia la propria opinione. -- Von    discussione 21:13, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

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