Discussione:Prima Divisione 1924-1925

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Classificazione a pari merito[modifica wikitesto]

Il regolamento campionati F.I.G.C. della stagione 1924-25 non aveva alcuna discriminante in caso di uguale posizione in classifica.

Perciò la posizione in classifica in caso di parità di punti è da assegnare a pari merito.

In caso di assegnazione di un titolo sportivo in zona promozione, retrocessione o accesso a gare di qualificazione veniva disputata una gara di spareggio di 90' regolamentari, 2 tempi supplementari di 15' cadauno e in caso di ulteriore parità si andava avanti ad oltranza fino a quello che fino a pochi anni fa veniva chiamato golden goal o sudden death (morte improvvisa, in inglese).

I giornali sportivi dell'epoca (Il Paese Sportivo di Torino, La Gazzetta dello Sport, il Veneto Sportivo e altri giornali settimanali) erano fatti in modo da inserire i punti in fondo alla classifica dopo le reti fatte e subite (senza la colonna della differenza reti che all'epoca non esisteva) e perciò, al solo scopo di definire una squadra in vantaggio, a parità di punti si poneva in migliore posizione la società che aveva un minore numero di gare giocate (la prima colonna dopo il nome della società) e in caso di ugual numero di gare disputate il maggior numero di reti attive (fonte: classifiche pubblicate dalla Gazzetta dello Sport).

Ma di questi criteri la F.I.G.C. non li ha MAI presi in considerazione perché, a secondo della Lega che li pubblicava, le classifiche o erano pubblicate a punti (80% delle volte con il grave problema di dover cercare tutti i risultati omologati comprensivi degli 0-2 a tavolino per comporre la classifica) oppure con i dettagli e i pari merito.--Nipas (msg) 01:53, 13 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Arpinati e Della Valle[modifica wikitesto]

Prima cosa: Arpinati non era affatto di Bologna, ma era romagnolo di Civitella di Romagna. Sarebbe un po' come dire che uno di Lerici è di Genova...

Seconda cosa: quello nella foto non è Giuseppe Della Valle.

per come la leggo io, si parla di appartenenza "sociale", non di "natali".. E su Arpinati ho letto di recente non mi ricordo dove che era "prima tifoso del Bologna e poi fascista".. --79.34.147.233 (msg) 11:33, 16 feb 2016 (CET)[rispondi]

Leandro Arpinati e la vicenda Genoa-Bologna[modifica wikitesto]

Gentili Utenti di Wikipedia, ritengo che l'intera Voce relativa alla Prima Divisione 1924/25 sia orientata a mettere in cattiva luce la squadra del Bologna, con una generale carenza di riferimenti alle fonti di quanto riportato e soprattutto una marcata difformità rispetto a ciò che si può leggere nelle cronache dell'epoca relativamente al primo dei tre spareggi per stabilire il vincitore della Lega Nord, disputato a Milano domenica 7 giugno 1925 e terminato con il risultato di 2-2.

Premetto che, anzitutto, non mi pare congruente che la Voce sia aperta da un paragrafo intitolato "Novità" (???) contenente a sua volta un paragrafo "Leandro Arpinati e la vicenda Genoa-Bologna". Ritengo che tale paragrafo costituisca non solo una inutile premessa, ma soprattutto contenga affermazioni non verificate circa una supposta influenza dell'Arpinati riguardo le sorti di quel campionato (cito testualmente: "La protezione dell'influente uomo politico risulterà determinante per i destini della società felsinea e le sorti del campionato"). Tra l'altro all'epoca dei fatti, nel 1925, l'Arpinati non era né podestà di Bologna (lo divenne nel 1926), né presidente della Figc (lo divenne nel 1926), né tanto meno presidente del Coni (lo divenne nel 1931), ragion per cui eventuali sue influenze sarebbero tutte da dimostrare. Trovo comunque fuori luogo il fatto che all'interno di questa Voce si sia ritenuto di dover riassumere per sommi capi la biografia politica dell'Arpinati. Giova ricordare, tra l'altro, che successivamente ai fatti qui descritti, nel 1927 l'Arpinati in qualità di presidente della FIGC, decise per la non assegnazione del titolo, vinto sul campo dal Torino, a motivo di un presunto episodio di corruzione di un calciatore della Juventus da parte di un dirigente della squadra granata. In tale occasione decise di non assegnare lo scudetto al Bologna, secondo classificato, ritenendo che l'intero campionato 1926-1927 dovesse ritenersi falsato.

Per quanto riguarda lo spareggio disputato a Milano domenica 7 giugno 1925 e terminato sul risultato di 2-2, la ricostruzione riportata nella Voce appare notevolmente difforme rispetto a quanto descritto dall'inviato del giornale "La Stampa" di Torino nel numero di lunedì 8 giugno 1925, pag.2, liberamente consultabile sul sito dell'archivio storico del giornale torinese. La Voce attualmente riporta il seguente testo: "[...] un tiro del bolognese Muzzioli lambì il palo della porta difesa da Giovanni De Prà su deviazione dello stesso. L'arbitro indicò l'angolo, ma i sostenitori bolognesi, tra cui si segnalavano noti dirigenti federali e varie camicie nere, entrarono in campo accerchiando il direttore di gara, sostenendo che la palla fosse entrata in porta e uscita attraverso uno squarcio nella rete; dopo tredici minuti di sospensione l'arbitro, che infruttuosamente aveva tentato di darsi alla fuga, convalidò la rete". Come fonte di tale ricostruzione viene riportato un articolo del "Guardian" risalente al 2008. La voce poi continua, senza riportare alcuna fonte, descrivendo i fatti come segue: "Mauro [l'arbitro] assicurò al capitano genoano De Vecchi che avrebbe fatto rapporto dell'accaduto agli organismi giurisdizionali federali, al fine di assegnare la vittoria a tavolino ai Grifoni. In un clima pesante, partita si trascinò tra continue sospensioni e, a sette minuti dalla fine il Bologna pareggiò con un gol di Pozzi, viziato però, riportano le cronache dell'epoca, da un evidente fallo sul portiere. L'ennesima invasione di campo rese difficoltosa la disputa degli eventuali supplementari, tanto che i genoani, viste le rassicurazioni dell'arbitro, non ritornarono più sul terreno di gioco".

Questo è invece ciò che si legge su "La Stampa" di lunedì 8 giugno 1925 relativamente al primo gol del Bologna: "L'avv. Mauro [l'arbitro], dopo aver in un primo tempo negato il goal perché il pubblico invase il campo e lo minacciò di... carezze non precisamente cortesi [...], fece per andarsene via dal campo, scortato da due fascisti della milizia nazionale. Poi ristette, riprese a discutere e accordò il goal". Da tale ricostruzione si potrebbe dedurre che il primo gol del Bologna fosse stato annullato dall'arbitro in quanto intimidito da tifosi che invasero il campo (tifosi che quindi, secondo logica, avrebbero dovuto essere del Genoa). In realtà, in questo caso probabilmente l'omissione di una virgola ha stravolto il senso della frase, perché in un successivo articolo, sempre de "La Stampa", datato 9 giugno (pagina 4), si legge: "L'arbitro negò il punto. Il pubblico insorse, lo minacciò persino. Mauro fece per allontanarsi, ma poi rimase e dopo tredici minuti di discussione egli giudicò valido il punto".

L'articolo dell'8 giugno descrive poi dettagliatamente la dinamica del primo gol bolognese, avanzando anche l'ipotesi sui motivi che avrebbero in un primo momento fatto propendere l'arbitro per l'annullamento: "Il Genoa era all'attacco, ma Gasperi riesce a togliere di tra i piedi ai rosso-bleu il pallone e cacciarlo a metà campo, dove Baldi lo allunga a Muzzioli: L'ala sinistra bolognese, fila come una freccia, verso il fondo, scavalca Bellini, e raccolto sul limitare del campo il pallone, tira in porta. De prà [portiere del Genoa] è giocato. Ma qui scoppia il finimondo, perché come abbiamo già detto, Mauro nega il punto. A nostro giudizio il goal non poteva essere concesso. A parte il fatto sostenuto da qualcuno che la rete era lateralmente non fissa al terreno per cui il pallone poteva benissimo entrare in porta per quella via, sta di fatto che allorquando Muzzioli per scavalcare Bellini spinse avanti a sé il pallone questo andò a urtare nelle gambe degli spettatori che erano seduti proprio sul limitare del campo. Naturalmente il pallone non andò fuori di gioco — come avrebbe fatto se il campo fosse stato sgombro — e Muzzioli raccogliendo la palla, segnava. Questo dev'esser stato, pensiamo, il motivo per cui Mauro non ritenne valido il punto. Se ragioni plausibili o plausibili timori di guai hanno poi influito su di lui per determinare il capovolgimento del suo primo giudizio, sapremo quando avrà steso il suo rapporto".

Nell'articolo de "La Stampa" dell'8 giugno, inoltre, non si fa alcun riferimento al fatto che il gol del pareggio del Bologna fosse stato viziato da un fallo sul portiere o da altra sorta di irregolarità. Viene invece menzionata una terza rete segnata dal Bologna e annullata dall'arbitro senza che peraltro in tale occasione si verificassero incidenti o proteste. Non viene inoltre menzionata alcuna invasione di campo in seguito al fischio finale, e si indica come motivo della mancata disputa dei tempi supplementari la mancata presenza dei giocatori del Genoa sul terreno di gioco.

Non sono un utente registrato di Wikipedia, per cui non mi permetto di apportare a questa Voce le modifiche profonde e radicali che meriterebbe alla luce di quanto riportato dall'articolo dell'inviato de "La Stampa", ma invito qualche utente più autorevole di me a operare un ulteriore lavoro di verifica e una riscrittura più imparziale e aderente alle cronache del tempo.

Un cordiale saluto e grazie per l'attenzione Marco Massa

ci mancano volontari (il sottoscritto per esempio usa mezzi di fortuna per lavorare), quindi una mano serve come a che.. Inoltre mancano le fonti, quindi pescare resoconti dell'epoca sarà un delirio.. Venendo al caso, per quello che ho letto la cosa non è mai stata chiarita bene, solo i genoani ne dicono ancora oggi peste e corna.. Ergo, per me sistemare quella sezione sarà un vero incubo.. --79.34.147.233 (msg) Mister Ip
Sicuramente la parte iniziale è da riscrivere perché imprecisa ed in alcuni punti superficiale. Le fonti autorevoli ci sono, posso citare Brera, ma anche altri che ne trattano. Io ho qualche libro, tra cui uno dedicato appunto a questa vicenda ed una biografia di De Pra' che ne parla ma non potrò metterci mano sino a che sarò impegnato con il trasloco. Comunque venisse fuori qualche fonte bolognese o neutrale. --Menelik (msg) 15:51, 14 feb 2016 (CET)[rispondi]
io Brera lo lascerei stare, tra l'altro non scrive in contemporanea o con dati alla mano.. --93.43.247.218 (msg) 15:54, 14 feb 2016 (CET) Mister Ip[rispondi]
vero. Brera era un magnifico scrittore di calcio più che un giornalista sportivo però le sue interviste ai testimoni dell'epoca sono importanti. --Menelik (msg) 16:25, 14 feb 2016 (CET) p.s.: Mister eri anche l'ip 79.ecc?[rispondi]
Ringrazio vivamente Ale91 per la sua segnalazione al bar del Calcio. Le mie considerazioni sarebbero abbastanza banali: in primis credo che ci si debba basare su diversi quotidiani autorevoli per la trattazione di un fatto così delicato, quindi oltre alla Stampa aggiungerei come fonti Gazzetta Sport, Corriere Sport e Corriere Sera come minimo (trattasi peraltro di pochi dati fondamentali, il tempo da perdere non sarebbe così tanto), se si dispone di emanazioni ufficiali della FIGC tanto meglio (e se volete io faccio una mezza ripassata della Gazzetta del Mezzogiorno, diceva qualcosa pure sul calcio settentrionale), questo per quanto riguarda l'accaduto di quello spareggio che comunque dev'essere trattato nella voce in base al consueto punto di vista neutrale qui su Wiki. Cosa meno facile riguarda l'Arpinati, ovviamente il fatto che non ricoprisse cariche effettive non è detto che alleggerisca poi così tanto il suo peso, ma star lontani da ricerche originali o dati senza fonte scongiurerà a sufficienza ogni impaccio di sorta....detto questo, se si volesse guarire la voce già da subito o comunque individuare i "pezzi tendenziosi" direi che tutti i disponibili, con il dovuto tempo a disposizione, potremmo anzitutto leggere la voce e poi, uno dopo l'altro esporre i punti secondo noi da modificare; dopo che tutti avranno scritto si passa a valutare attentamente il da farsi. --Fidia 82 (msg) 16:59, 14 feb 2016 (CET)[rispondi]

Sicuramente la fonte da non prendere in considerazione è il Littoriale, fondato da Arpinati stesso. Ebbi da discutere anche con un utente tifoso del Bologna in merito, e ancora non capisco perché l'articolo del Guardian non è preso in considerazione. E poi lo sanno tutti come gestivano certe cose (non solo pallonare) le camicie nere. La verità non verrà fuori mai al 100% (è come voler trovare fonti sulla sudditanza degli arbitri pro-juve). Anche nell'ultimo incontro di spareggio ci fu lo zampino di Arpinati; perché con i genoani in vacanza i bolognesi continuavano ad allenarsi? Da chi erano stati avvisati che si sarebbe ancora giocato? Chi si è dato da fare nella stanza dei bottoni se non l'Arpinati? Il Genoa fu avvisato solo una settimana prima, arrivando alla finale (giocata tra l'altro in orario proibitivo e lontano dagli occhi di molti per poter fare il loro comodo) fuori allenamento. Giusto qualche fonte:

  1. Quel pasticciaccio brutto del calcio italiano
  2. L'articolo del Guardian uno dei migliori giornali britannici, nello stesso articolo si parla anche del furto inglese al mondiale del 1966
  3. Il più grande errore arbitrale della storia del calcio” compie 90 anni: ecco qual è
  4. Inedito: Genoa 1924-25, lo scippo fascista della stella. Il football italiano tra squadre e squadristi

--Paskwiki (msg) 17:33, 14 feb 2016 (CET)[rispondi]

che i fascisti abbiano messo le mani nella vicenda ci scommetterei, solo che Arpinati, lui penso che sia stato l'unico a rimanerne estraneo.. Bisognerebbe andare prima alla Berio e poi a Bologna, Firenze (biblioteca nazionale) e Milano, solo che i fondi ed il tempo per fare una cosa del genere chi li caccia? --93.48.125.157 (msg) 18:25, 14 feb 2016 (CET) Mister Ip[rispondi]
[@ Paskwiki] Arpinati ha fondato il "Corriere dello Sport" (bisettimanale all'epoca) che è stato già citato da Fidia. In ogni caso se volete leggerlo non credo proprio che lo trovate a Firenze visto che è finito sott'acqua nel 1966 e anche quello che è conservato alla Biblioteca Universitaria di Bologna non mi sembra sia accessibile perché era in fase di restauro ed incompleto.--Nipas2 (msg) 01:10, 15 feb 2016 (CET)[rispondi]

Porto il mio contributo. Primo punto: Cominciamo subito dalla politica, e dalla presunta "intimidazione fascista": questo è il resoconto della partita del quotidiano Il Mondo, giornale antifascista per eccellenza fondato da Giovanni Amendola, fatto chiudere in maniera coatta dal regime nel 1926, e che aveva come corrisondente Bruno Roghi, lo stesso de La Gazzetta dello Sport http://oi65.tinypic.com/16gh0s3.jpg Se non si legge bene, questo è quello riportato:

"Il Mondo" - Martedì 9 giugno 1925.

La finale del Campionato del Nord

Genoa dichiara «forfait» mentre è alla pari con i bolognesi.

MILANO, 7 La finalissima del campionato del Nord è terminata con esito burrascoso ed indeciso almeno dal punto di vista sportivo. Una partita bella, emozionante è stata guastata dagli episodi che ne impedirono lo svolgimento regolare. Infatti dopo un'ora e mezza di giuoco e quando il Genoa ed il Bologna si trovavano ancora alla pari, il Genoa non si ripresentava in campo per disputare i due tempi supplementari. Abbiamo il campione ? Sportivamente no. Le due squadre hanno chiuso la partita in campo con due goals a testa. Ufficialmente poi se la vedranno gli Enti federali. Il match è stato nettamente rovinato dall'organizzazione. La folla si era riversata sul campo del Milan a valanghe come accade per i matches internazionali. La Lega Nord non prevedeva certo tanta marea e la sua impari organizzazione fu di colpo travolta. Il Genoa imponendo la sua superiorità chiudeva il primo tempo con due goals di vantaggio. Nella ripresa il Bologna, lungi dallo sbandarsi e dall'arrendersi contrattaccava con estrema vivacità e dopo un quarto d'ora segnava il primo goal per merito di Muzzioli. I giuocatori si abbracciavano deliranti di gioia e dopo qualche secondo De Prà raccoglieva il pallone nella sua casa. Ma l'arbitro che in quel mentre si dirigeva verso la rete agitava il braccio in segno di diniego e puntava il dito verso l'angolo del corner. Goal ? Corner ? La palla è forse uscita dalla linea di fondo ? La folla nella sua immensa maggioranza dà prova di disciplina e aspetta gli eventi. Mauro dà qualche segno di voler piantare baracca e burattini. Passano dieci buoni minuti e come è naturale i pareri, le discussioni, le previsioni si incrociano. Alla fine interrogati i guardialinee, Mauro rimette il pallone al centro e ripiglia il match. I genoani non si abbandonano a proteste. Si ripiglia. Il Bologna passa all'attacco e segna il secondo goal in mezzo alle generali acclamazioni. Le squadre finiscono due a due. Torna in campo il Bologna per i tempi supplementari torna l'arbitro, il Genoa non si fa vivo avendo dichiarato forfait. Questa decisione in linea sportiva è incomprensibile. Se era sua intenzione impugnare la validità del primo goal nessun danno poteva derivare al suo eventuale reclamo dalla ripresa della partita fino alla chiusura dei tempi supplementari".

Quindi, da quello riportato dal quotidiano, che mi pare fosse tutt'altro che amico e tenero verso il fascismo e i fascisti, ci fu una normale calca da spettatori, come succedeva spesso all'epoca, con precise colpe della Lega Nord a proposito dell'organizzazione del match, e non accenna affatto a intimidazioni fasciste verso l'arbitro, o addirittura di "fascisti in camicia nera in campo con le pistole".

Gazzetta dello Sport – 08 Giugno 1925, Milano.

Le finali del campionato di Lega Nord. BOLOGNA E GENOA, DOPO UNA PARTITA SUPERBA, SI EQUIVALGONO IN CAMPO ma il Genoa non si ripresenta nei tempi supplementari. Il match compromesso da un’ impari organizzazione. BOLOGNA 2 - GENOA 2.

Abbiamo un campione? Domanda ansiosa della folla enorme dopo la indimenticabile battaglia. Io non so cosa dire: ho davanti agli occhi la partita bella ed emozionante e ho nella gola il disgusto per gli episodi che ne impedirono lo svolgimento regolare. Infatti dopo un ora e mezza di gioco e quando Genoa e Bologna si trovavano ancora alla pari, il Genoa non si ripresentava in campo per disputare i due tempi supplementari. Abbiamo il campione? Sportivamente no: le due squadre hanno chiuso la partita in campo con due goals a testa. Ufficialmente si: il Bologna per forfait del Genoa. Ufficialmente, poi, se la vedranno gli Enti federali in probabile ipotesi di reclami. Ebbene: dopo avere assistito ad uno dei marche più incandescenti della mia vita sportiva, dopo essere stato preso dal gorgo dell’ alta combattività dimostrata dalle due possenti rivali, io debbo dimenticare la partita, debbo spingere indietro lo sport, debbo fare largo alla critica amara, irosa, spietata. Il match è stato nettamente rovinato dall’ organizzazione. La folla si era riversata sul campo del Milan a valanghe, come accade per i match internazionali. La Lega Nord non prevedeva certo tanta marea e la sua impari organizzazione fu di colpo travolta. Non parliamo dei giornalisti, autentici e spuri, che non trovarono neppure l’ombra di un posto riservato; la concessione di entrare in campo e di arrangiarsi a tutti coloro che fossero muniti di tessera stampa creò una edificante babilonia con attacco finale alla tribuna d’onore. I nostri colleghi venuti da fuori rimasero incantati per così benigna accoglienza. In quanto agli spettatori, stufi di tirare il collo, scavalcarono gli steccati in un paio di migliaia e si collocarono in doppia siepe tutto attorno alle linee bianche del campo. Ritenevo che l’arbitro avv. Mauro non avrebbe dato inizio alla partita. Ricordavo quel che era accaduto ad Anversa per la finale Olimpionica Belgio-Cecoslovacchia e l’inopportunità di dar corso alla gara mi pareva lampante. Mauro cominciò quando ai lati e alle spalle delle reti si pigiavano decine di spettatori compromettendo la nettezza della visuale. In queste condizioni di ambiente, si verificò l’episodio che doveva dar luogo ad una lunga sospensione del match e, probabilmente, al ritiro del Genoa dopo i due tempi regolamentari del gioco. Il Genoa imponendo la propria superiorità, chiudeva il primo tempo con due goals di vantaggio. Nella ripresa il Bologna, lungi dallo sbandarsi e dal difendersi contrattaccava con estrema vivacità e, dopo un quarto d’ora, segnava il primo goal per merito di Muzzioli. I giocatori si abbracciavano deliranti di gioia e, dopo qualche secondo De Prà raccoglieva il pallone nella sua casa. Ma l’arbitro che in quel mentre si dirigeva verso la rete agitava il braccio in segno di diniego e puntava il dito verso l’angolo del corner. Goal? Corner? La palla è forse uscita dalla linea di fondo? Nell’ angolo di tribuna dove io mi trovavo i pareri erano divisi. Per mio conto avevo visto il tiro di Muzzioli, deciso e potente, avevo visto De Prà chinarsi a raccogliere la palla nella rete, non avevo visto la fulminea traiettoria della palla. Il centinaio di spettatori incollati attorno alla rete di De Prà impediva esattamente di cogliere la successione delle fasi di questo episodio. Comunque è mia impressione che Mauro non abbia scolpito col suo gesto la realtà della situazione. Lunghe querimonie. La folla, nella sua immensa maggioranza, dà prova di disciplina ed aspetta gli eventi. Mauro dà qualche segno di voler piantare baracca e burattini. Passano dieci buoni minuti e, com’è naturale, i pareri, le discussioni, le previsioni si incrociano. Alla fine interrogati i guardalinee, Mauro rimette il pallone al centro e ripiglia il match. I genoani non si abbandonano a proteste. Si ripiglia, il Bologna passa all’ attacco e segna il secondo goal in mezzo alle generali acclamazioni. Le squadre finiscono due a due. Torna in campo il Bologna per i tempi supplementari. Torna l’arbitro. Il Genoa non si fa vivo. I bolognesi esultano. Vittoria. Questa è l’obiettiva esposizione dei fatti. Io non mi permetto di sondare le intenzioni dell’ arbitro e di trarre conclusioni categoriche dai fatti constatati. Ma ecco, al di fuori del cerchio ingannevole delle impressioni, con freddezza e pacatezza, alcuni rilievi: i giuocatori delle due squadre, nonostante l’anormalità dell’ ambiente, hanno dato prova di maturità sportiva e, tranne qualche fugace intemperanza, si sono comportati cavallerescamente. La folla che aveva scavalcato le barriere addossandosi alle linee di fallo, ha tenuto un contegno nel complesso lodevole. Se qualcosa è mancato, mancato in maniera lacrimevole, questa è l’organizzazione che ha battuto in breccia lo sport. Se un errore, forse il più grave, è stato commesso, questo è stato l’ordine o la decisione o la condiscendenza di iniziare la partita col pubblico sul campo e con le reti assediate. In linea sportiva il Genoa ha dichiarato un incomprensibile forfait. Se era sua intenzione impugnare la validità del primo goal, nessun danno poteva derivare al suo eventuale reclamo dalla ripresa della partita fino alla chiusura dei tempi supplementari. Il ritiro della squadra – a parte la legittimità e la sportività del gesto – è comprensibile nel momento in cui si verifica la decisione arbitrale ritenuta ingiusta. E’ intempestivo e pregiudizievole a episodio sorpassato; e quanto più discutibile quando la squadra avversaria è riuscita a pareggiare, a rimettere in gioco le sorti della giornata. Dopo l'ingloriosa fatica di parecchie cartelle dedicate alla storia penosa di una grande manifestazione sportiva, eccoci al match. Partita, nonostante tutto meravigliosa. Le due squadre, afferrate dai tentacoli di questa drammatica finale, hanno rovesciato nel combattimento tutto il tesoro delle loro energie. Il match, che avrebbe potuto risentire gravemente delle caotiche condizioni ambientali ha tenuto una linea di suggestiva bellezza sportiva. ancora una volta ha messo in luce la stretta equivalenza delle due antagoniste. Le armi tattiche che le due squadre hanno adoperato sono profondamente diverse. Bologna e Genoa hanno tenuto fede ai canoni, all' indole, allo spirito del loro gioco particolarissimo e l'equivalenza si è avuta sul terreno pratico del rendimento. Le due scuole dopo lo strenuo dibattito che dura da tre partite, non sono riuscite a scavalcarsi. I ventidue atleti inchiodati al loro sistema hanno da questo soltanto chiesto la vittoria. Da una parte il,giuoco deciso., battagliero, impetuoso, realizzatore dei genoani, dall' altra il gioco unito, incalzante, armonioso, leggermente accademico deii bolognesi. Una sfida di sistemi più che una comune partita di foot-ball. Il match non è stata che la continua altalena di attacchi tra due squadre parlanti il medesimo linguaggio tecnico, ma la stessa brusca divisione dei tempi ha consentito prima al Genoa, poi al Bologna di dominare in campo in virtù delle loro attitudini e della loro concezione del gioco. Il Genoa ha marcato nel primo tempo una netta superiorità. Superiorità di doti morali per aver iniziato la battaglia senz'ombra di emozione; superiorità di scatto nell' area avversaria; superiorità di potenza per l'autorevole gioco della linea mediana. Il Bologna ha ritrovato la sua coesione in qualche inconcludente episodio e il Genoa ha segnato due goals, netti, irresistibili, travolgenti. La sua prima linea, perfettamente centrata sullo sgusciante e poderosissimo Catto, volava nell' area bolognese, doppiava in velocità gli ostacoli e piombava su Gianni come un avvoltoio. Il Genoa delle grandi giornate. Nella ripresa le cose si capovolsero. la storia delle due precedenti partite si ripeté in misura impressionante. Il Bologna, del quale come un ritornello uggioso si discutevano le facoltà di ricupero, partiva al contrattacco con somma eleganza di mosse e con impreveduto ardimento. Il match si intonava alla volontà dei bolognesi. radi i sussulti del Genoa. Il Genoa ripiegava sotto le metodiche raffiche dell' attacco avversario. Al gioco alto e spazioso del primo tempo, succedeva il gioco serrato, talvolta addirittura chiuso, radente terra, "felino" dei veltri. Il motore aveva tutti i suoi scoppi. I due goal del Bologna sbocciavano da azioni complesse alle quali avevano partecipato, in mirabile fusione di intenti, cinque o sei giocatori. La squadra trovava la sua carburazione giusta e volava con sempre più balda fiducia nei propri mezzi e nella propria stella. Sotto questa controffensiva probabilmente inattesa il Genoa ripiegava e preso in velocità, dava segni di sbandamento e di stanchezza. Le riprese supplementari avrebbero offerta la conclusione dell' elettrizzante battaglia? Avrebbe il Bologna perseverato nel suo slancio tutto freschezza e armonia collettiva? Avrebbe il Genoa, il leone ferito e indomabile, ritrovato lo scatto selvaggio per strappare di forza la volubile vittoria? Questo triplice punto interrogativo senza risposta. Si torna alla triplice valutazione del match, nei suoi aspetti sportivi, ufficiosi e ufficiali. Non è mia colpa, se il grottesco, questa volta, è l'immagine fedele della realtà.

Secondo punto: totalmente inutile continuare a insistere su un falso storico: ci fu un'assemblea della Lega Nord in quel di Parma, al Ridotto del Teatro Regio, datata 26 luglio 1925, nella quale, davanti ai rappresentanti del Genoa e del Bologna, si discusse (molto animatamente) delle precedenti partite e delle varie delibere. E così si continuò in diverse altre assemblee fino al 5 di agosto, nelle quali erano ovviamente presenti i legali rappresentanti delle due società. E' tutto scritto, tutto riportato. Addirittura il Bologna, probabilmente informato male (alla faccia del favoritismo), venne dirottato a Torino per la quinta finale, mentre il Genoa raggiunse Milano. Quindi, che il Genoa fosse all'oscuro degli avvenimenti mentre il Bologna "informato" preventivamente è falso; inoltre non si capisce per quale motivo i genoani avrebbero dovuto essere già al mare o in vacanza, con una finale di Lega Nord ancora in ballo e un accesso alla finale nazionale tutta da conquistare. Cos'è, pensavano di essere omaggiati di un altro scudetto a tavolino come nel 1915 ? Sotto i link di tutte le assemblee:

L'assemblea della Lega Sud a Parma 27 luglio 1925

Il "match" Genoa-Bologna 4 agosto 1925

Il match Genoa-Bologna a Torino ? 5 agosto 1925

Il match Genova-Bologna a Torino ? 6 agosto 1925

Il match Genoa-Bologna alle 7 del mattino 7 agosto 1925

SPORT Gli avvenimenti d'oggi - Il match Genoa-Bologna Domenica 9 agosto 1925

Il Bologna Campione italiano della Lega Nord Lunedì 10 agosto 1925

Terzo punto: fa abbastanza sorridere che in questa discussione venga "sconsigliato" come fonte "Il Littoriale, e poi si postino link di siti improbabili senza nessuna fonte, o peggio di blog di tifosi genoani. Qual è la fonte di tale Scott Murray del Guardian ? Non so, chiedo. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da BO1969 (discussioni · contributi).

grazie, Bo; attenzione però che le fonti genovesi possono servire per sfatare le leggende che eventualmente sono sorte, tipo le vacanze che a quell'epoca erano una cosa da ricchi, quindi un po' inaccessibili a calciatori che all'epoca non lo erano.. --79.34.147.233 (msg) 10:43, 15 feb 2016 (CET)[rispondi]

Scusate che non mi ero firmato, andavo di fretta. ;-)--BO1969 (msg) 13:50, 15 feb 2016 (CET)[rispondi]

Il Mondo proprio perché antifascista, avrà subito senza ombra di dubbio la scure della censura (tanto è vero che l'anno dopo è stato chiuso). Poi riguardo il Guardian [@ BO1969] scrive Qual è la fonte di tale Scott Murray del Guardian?. Ma allora tutte le fonti citate in ns0 sono discutibili, se addirittura bisogna sapere qual'è la fonte che ha usato il giornalista di turno per scrivere il suo articolo non ne usciamo più, mi sembra assurdo questo. E poi nello stesso articolo il Guardian tra le partite scandalose parla proprio di una della Nazionale inglese quindi più neutrale di così. --Paskwiki (msg) 19:56, 15 feb 2016 (CET)[rispondi]

Io credo [@ Paskwiki] che a una fonte bisognerebbe replicare con almeno un'altra fonte (al netto di quelle sponda Genova o Bologna, tipo "il Resto del Carlino", "Il secolo XIX", ecc., ovviamente parziali), altrimenti le nostre opionioni rimangono interpretazioni personali dei fatti. La fonte di Scott Murray invece è molto importante, dato che questo "Guardian" pare diventato la Bibbia riguardo ai fatti del '25. Come può un giornalista contemporaneo, per di più inglese (immagino quanti quotidiani dell'epoca italiani avrà letto per farsi un'idea sulla vicenda...), asserire con assoluta certezza quello che avvenne più di 90 anni fa ? Qual è la sua fonte ? Come può scrivere con certezza che in campo vi erano "scagnozzi e camicie nere" quando non esiste una sola foto, una sola immagine o un articolo giornalistico dell'epoca che dimostri l'attendibilità della sua versione ? Figuriamoci che lo stesso Antonio Ghirelli fu costretto a rivedere il paragrafo sulle 5 finali nel suo libro "Storia del calcio in Italia" Einaudi, 1954 (2a ed. 1990), perché non corrispondente alla realtà dei fatti sulla presunta invasione di campo di Arpinati: non vi erano prove, nessuna fonte primaria. La versione corrente, ripresa da Murray, è la famosa intervista di Brera a De Prà, portiere del Genoa, alla quale si sono abbeverati un po' tutti negli anni, da John Foot, a Paul Edgerton (tifoso genoano, con tanto di libro su Garbutt), a Simon Martin. Ti posto due documenti, di versione bolognese (carteggio della figlia di Arpinati, Giancarla, con il dirigente del Bologna dell'epoca, Enrico Sabattini, sugli scritti del Ghirelli), tanto per farsi un'idea non univoca dei fatti come per anni è stata portata avanti. Poi ognuno di noi tragga le proprie considerazioni in merito. Ciao. ;-) http://oi68.tinypic.com/24ocyup.jpg http://oi63.tinypic.com/viljpg.jpg --BO1969 (msg) 22:15, 15 feb 2016 (CET)[rispondi]

Ah, dimenticavo: del campionato di Lega Nord 1924-25, a proposito del Genoa, venne taciuto e trascurato fino a pochi anni fa (centenario del Modena FC) come e in che maniera il grifone arrivò alla finalissima con il Bologna ai danni del Modena. I rosso-blu della Superba non avrebbero nemmeno dovuto esserci in quella finale, se non fossero stati sfacciatamente favoriti con 3 partite decisive posticipate per futili motivi a fine campionato, a babbo morto. Ma i genoani, stranamente, non lo rammentano mai... :-) --BO1969 (msg) 22:15, 15 feb 2016 (CET)[rispondi]

Non vorrei che qualcuno trasformasse questa discussione in una bega tra tifoserie (stiamo parlando dei rinvii che avrebbero danneggiato il Modena? Non mi pare). Comunque Renzo Bidone giornalista della Gazzetta di Genova riferì che all'incontro decisivo c'erano solo dieci giornalisti ed un gruppo di estranei in camicia nera (Brera afferma che tra di loro vi fosse anche Arpinati). Nei documenti del consiglio direttivo del Genoa risulta che il primo agosto (la nota è di quel giorno) il presidente del Genoa ricevette l'invito a recarsi a Torino per apprendere cosa era stato deciso per la finalissima. I giocatori del Genoa erano, secondo quanto affermato da De Pra' nella sua biografia (oltre che dal Brera, Rizzoglio, Venturelli ed altri) già in villeggiatura al contrario di quelli del Bologna. Aggiungo che il vero "scandalo" fu la partita del 7 giugno, quella in cui Arpinati scese in campo per "discutere" con l'arbitro Mauro per far convalidare la rete di Muzzioli (De Pra' affermò che quando ebbe la possibilità di discutere con Arpinati, questo gli disse che dietro la rete "c'era il fratello di Muzzioli"). Tra l'altro lo stesso arbitro affermò ai giornalisti che fece giocare la partita in condizioni irregolari solo per "ordine pubblico". Ci sarebbe anche da parlare degli spari contro il treno dei genoani al termine dell'incontro successivo. Io comunque non voglio dire e scrivere che il torto vi fu certamente ma la cosa deve essere riportata ampliamente visto che se ne è scritto tanto sia in Italia che all'estero. Le fonti ci sono (io potrò riportarle solo, come già scritto, terminato il trasloco) e si dovrà solo cercare di mantenere un tono più enciclopedico e neutrale possibile.--Menelik (msg) 01:06, 16 feb 2016 (CET)[rispondi]
Bega fra tifoserie che peraltro, 90 anni dopo i fatti accaduti e per fatti la cui colpa sarebbe di singoli sarebbe un po' stucchevole. :D --Fidia 82 (msg) 08:49, 16 feb 2016 (CET)[rispondi]
ragazzi, senza tutte le fonti a portata di mano è inutile discutere, visto che abbiamo solo una parte delle campane.. Quanto alle fonti più o meno contemporanee l'attendibilità è relativa, parliamo di pareri magari di parte su ricordi chissà quanto nitidi.. A Genova è stato pubblicato di recente un libro sul fatti, Fidia :)).. --79.34.147.233 (msg) 11:28, 16 feb 2016 (CET)[rispondi]

[@ Menelik]: io credo di avere argomentato citando fonti, per lo più neutrali, come "La Stampa", "Il Mondo", "La Gazzetta dello Sport", non parlando per sentito dire o citando fonti o giornalisti di parte. Portare avanti una discussione sull'argomento citando, senza peraltro riportare nessuna fonte in merito, opinioni di ex giocatori o tifosi genoani come Franco Venturelli, Rizzoglio, Bidone (anche lo stesso Brera lo era) - il primo peraltro non è nemmeno giornalista - secondo me porta la discussione e la voce stessa a riportare un calderone di opinioni partigiane, alcune assolutamente false e facilmente smentibii. Atrimenti, per par condicio, andrebbero riportate come fonti anche tutte quelle di parte bolognese, da Genovesi, a Sabattini, a Schiavio, alle testimonianze dei giornalisti. Poi ripeto, la panzana, perché di panzana si tratta, dei genoani in villeggiatura - a proposito di opinioni partigiane -, è smentita dai fatti e dalle fonti sopracitate: i rappresentanti del Genoa erano presenti e a conoscenza degli avvenimenti, comprese delibere e data della quinta finale, in tutte le assemblee di Lega Nord, prima con l'avv. Bianchi, poi con Sanguineti. Che si fosse giocata la quinta finale i due club, come si legge nella delibera della Lega Nord del 26 luglio, riportata anche su "La Stampa", era ufficiale da quel dì. Quindi il motivo della "villeggiatura" genoana capisci che non ha alcun senso logico - anche perché, in ogni caso, una settimana dopo la quinta finale di Lega Nord c'era da disputare la finale nazionale contro l'Alba Roma. Su Arpinati in campo, sul fratello (?) di Muzzioli, e altre leggende non supportate da nessuna fonte non mi esprimo nemmeno. P.S.: se si parla "ampliamente" dei fatti di quella stagione sportiva, non capisco perché debbano essere silenziati quelli che portarono, in maniera scorretta, il Genoa alla finalissima di Lega Nord.--BO1969 (msg) 18:04, 16 feb 2016 (CET)[rispondi]

Per mister ip: un libro sui fatti è stato pubblicato anche a Bologna: "Romanzo popolare. Tra colpi di genio e di pistola l'epopea dello scudetto 1924-25. Di Carlo F. Chiesa, Lamberto Bertozzi. Editore: Minerva Edizioni (Bologna).--BO1969 (msg) 18:11, 16 feb 2016 (CET)[rispondi]

se si citano i giocatori genoani, imho si possono citare anche quelli bolognesi.. --79.34.147.233 (msg) 19:56, 16 feb 2016 (CET)[rispondi]
temo che per l'epoca di neutrale ed al di sopra delle parti non vi fosse nulla. Come ho già detto io in questo momento posso solo andare a memoria non avendo la possibilità di accedere alle fonti a mia disposizione. Io tra l'altro volevo proporre una sandbox in comune su cui lavorare insieme ([@ BO1969], Mister Ip e chi vorrà partecipare) in cui mettere le fonti a favore e contro il presunto misfatto a cui però potrò metterci mano solo dal mese prossimo.--Menelik (msg) 20:52, 16 feb 2016 (CET)[rispondi]

[@ Menelik]: io collaborerei davvero volentieri. Il problema che ho io con Wiki è che, essendo un'enciclopedia virtuale modificabile da chiunque, soprattutto per gli episodi controversi genera polemiche, modifiche, contromodifiche ed edit war. Quindi a volte il gran sbattimento, lavoro, ricerca, viene vanificato in due secondi. Questa per me è una cosa avvilente e quindi mi limito a piccole modifiche di poca importanza che interessano a pochi. Ciao, Mirko. :-)--BO1969 (msg) 00:29, 17 feb 2016 (CET)[rispondi]

[@ BO1969] cercherò lo stesso di convincerti quando potrò finalmente tornare a collaborare a pieno ritmo! ;) --Menelik (msg) 00:51, 17 feb 2016 (CET)[rispondi]
Allora, ho letto la voce e vi dico che secondo me dev'essere decisamente rimaneggiata. Anche l'insufficienza di fonti non giustifica ed anzi dovrebbe motivare ulteriormente un'esposizione dei fatti che dovrebbe essere per forza più neutrale e distaccata, leggendo il testo invece si nota come sia diretto a suggerire (vedi la "presentazione" iniziale di Arpinati) che il Bologna fu favorito. Noto peraltro che, sotto diversi punti di vista, e non solo per la questione Genoa-Bologna, si fa una trattazione troppo disinvolta di nessi causa-effetto, che si possono fare in questo modo solo in presenza di numerosi fonti autorevoli che diano "sicurezza", cosa che credo si possa avere raramente e non certo in questo caso. Se ci sono testimonianze e/o interpretazioni vanno riportate tutte (cercando di privilegiare quelle più autorevoli) in un paragrafo dedicato. Nel dettaglio IMHO si dovrebbe:
  • togliere la trattazione iniziale riguardante Arpinati e la sua vita;
  • lasciare nella parte relativa agli avvenimenti solo i fatti sintetici e la citazione della diatriba storica sui fatti, che vanno invece approfonditi in un paragrafo dedicato, da mettere sotto.
  • favorire qua e la, una trattazione meno sicura e disinvolta sullo svolgimento e gli esiti del campionato per alcune squadre, la voce è un po' tendente verso la RO. Anche senza tutte le fonti bisogna fare qualcosa. Ovviamente, seguendo i discorsi precedenti, va fatta una cernita delle fonti giudicate più attendibili sulla vicenda ed essendoci fonti pro Bologna o pro Genova vanno, per neutralità (non sarebbe certo la prima volta che la wiki fa così....) usate entrambe le campane. Se il problema è dato dalle modifiche successive (certo tale voce non ne subirà quante ne subisce quella di Cristiano Ronaldo...) la soluzione è semplice: un'utenza si sistema la voce fra gli osservati speciali e se ci sono problemi grossi la voce viene semi protetta (=modifiche consentite solo ad utenti autoverificati oppure iscritti da almeno 4 giorni.....ma proprio come estrema ratio, sarebbe tutto da vedere). Non scrivo nulla di nuovo.... --Fidia 82 (msg) 08:34, 20 feb 2016 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 18:07, 15 lug 2020 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 01:03, 14 mag 2021 (CEST)[rispondi]