Discussione:Polo petrolchimico siracusano

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Economia
Siracusa
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BLievi problemi relativi all'accuratezza dei contenuti. Informazioni esaustive nella gran parte dei casi, ma alcuni aspetti non sono del tutto approfonditi o altri non sono direttamente attinenti. Il tema non è stabile e potrebbe in breve necessitare di aggiornamenti. (che significa?)
BLievi problemi di scrittura. Qualche inciampo nello stile. Linguaggio non sempre scorrevole. Strutturazione in paragrafi adeguata, ma ancora migliorabile sotto alcuni aspetti. (che significa?)
BLievi problemi relativi alla verificabilità della voce. Un aspetto del tema non è adeguatamente supportato da fonti attendibili. Alcune fonti andrebbero sostituite con altre più autorevoli. Il tema non è stabile e potrebbe in breve necessitare di aggiornamenti. (che significa?)
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Monitoraggio effettuato nell'ottobre 2015

Ho eliminata la frase in oggetto perchè non pertinente: (controllata direttamente dalla famiglia Prestigiacomo) -Aggiungo al par. situazione odierna.--Anthos 20:43, 9 set 2006 (CEST)[rispondi]

Sezione incidenti[modifica wikitesto]

Che in aziende di un certo tipo ci siano incidenti, per quanto brutto è quasi "normale", per non parlare poi di un polo di queste dimensioni. Quindi non capisco la rilevanza del riportare ogni singolo incidente capitato dal 1959 ad oggi. Se parlassimo di disastri ambientali o incidenti molto gravi che hanno avuto risalto mediatico (tipo quello della Tyssen-Krupp) andrebbe bene, ma cose tipo: "Il 19 gennaio 1988 un incendio allo stabilimento Enichem causa un morto" sono episodi da cronaca nera. Dispiace per la famiglia (naturalmente), ma per me un listone così ha poco senso, ed anzi rende la voce un po' POV in quanto sembra supportare il già pesante apparato critico.--MidBi 20:48, 21 gen 2014 (CET)[rispondi]

Condivido è un'ottimo appunto. --Codas (msg) 02:42, 22 gen 2014 (CET)[rispondi]
Io invece non condivido... è molto, molto grave che avvengano incidenti mortali in un impianto come questo. Voi non avete idea di cosa significhi viverci vicino, di cosa significhi stare con l'ansia quotidiana del sapere che quel coso è attivo, del sapere che sta distruggendo tutto ciò che hai intorno: a incominciare dagli alberi e dai terreni coltivabili, dal mare cristallino divenuto inquinato, da migliaia e migliaia di persone che muoiono di tumore o che soffrono di patologie respiratorie a causa di questo orribile e criminale impianto.
Voi dite che "l'apparato critico" della voce è eccessivo? Io dico che non è niente rispetto alle critiche tragiche che meriterebbe, niente. Noi soffriamo, l'industria criminale va avanti.
Sacrosanto è che si parli di ogni singola vittima che questo impianto odioso fa. Perchè è agghiacciante che ancora oggi avvengano morti su lavoro, se poi parliamo di morti che avvengono nel triangolo industriale più grande e più velenoso d'Europa, allora è ancora peggio. Per cui non toccate il capitolo che parla degli incidenti, altrimenti vi unite pure voi all'atteggiamento omissivo e omertoso che c'è intorno a questo orrore di impianto. Uno cerca di non pensarci, ma ogni giorno che quel mostro resta aperto è un giorno tolto al futuro di questa terra e dei suoi abitanti, inesorabilmente. L'ucina possibilità di salvezza è la chiusura di quegli impianti, ed anche così dovrebbero passare almeno 50 anni prima che i gravissimi danni fatti all'ambiente possano risanarsi.
Se quel mare potesse parlare urlerebbe di dolore, così come come la natura e gli abitanti che vi vivino vicino. Io ogni volta che passo dalla strada costiera siracusana e guardo quel mare azzurro e poi guardo quegli odiosi impianti che inquinano quotidianamante... mi viene da piangere e mi mordo le labbra per il nervoso.
... Un futuro distrutto e voi dite che è "superfluo" parlare degli incidenti che vi avvengono? Ma quanto incoscienza c'è in Italia? Quanta?-- Miky messaggiperme 14:58, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]

Incipit pagina[modifica wikitesto]

Ho tolto la frase che diceva proprio all'inizio che questo petrolchimico è importante economicamente per la provincia siracusana. L'ho tolta perchè non vedo che enciclopedicità possa avere il sottolineare che è economicamente importante... inoltre non è nemmeno vero. Non è importante economicamente, anzi è distruttivo! E molto pure: settore della pesca vietato, settore agricolo vietato, settore alimentare totalmente vietato, settore turistico totalmente rovinato... Dove cavolo è il vantaggio economico? Nelle malattie e nella disgrazie per la salute?
Ma fateci il piacere. Prima o poi questa terra avrà giustizia, l'avrà.-- Miky messaggiperme 16:59, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]

Wikipedia non è un blog!
L'unico modo per contribuire a questa enciclopedia è aiutarla a crescere di qualità e di oggettiva neutralità, non inserendo informazioni di dubbia rilevanza, esprimendo opinioni personali o veicolando messaggi privati.
Ho l'impressione che non hai capito che wikipedia non e' un blog dove sfogarsi con la propria ideologia. L'importanza economica e' indiscutibile, il discettare se cio' sia un bene o un male per la zone e' da blog, ossia fuori di qui. --Bramfab Discorriamo 17:57, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]


Chiariamo due cose:

1) Nessuno ha messo la propria opinione nella pagina di quell'impianto! Infatti si è discusso della questione nella pagina di "discussione" che serve appunto per confrontarsi e chiarirsi su ciò che si deve e non deve mettere. Se qualcuno dice che sono "superflui" i capitoli sull'incidenti è più che giusto che qualcun'altro di diverso parere dica di "no" e spieghi il perchè il capitolo si dovrebbe mantenere. Fa parte della discussione per curare la pagina, nè più nè meno.

2) Che sia importante economicamente lo dici tu. Da cosa lo puoi provare che è importante economicamente? Devi provarlo con fonti e contrafonti prima di potere asserire che un mostro che ha distrutto il settore agricolo, sociale e turistico (tre settori economicamente importantissimi) sia importante economicamente.
Perchè ci sarebbe da scommettere che se quel mostro chiudesse la provincia siracusana starebbe 10 volte meglio di come sta adesso.
Devi provarlo che è importante economicamente, altrimenti non lo puoi scrivere.

3) Non puoi impedirmi di chiamare "mostro" un impianto che uccide persone e natura e che è documentato da ogni fonte medica. L'oggettività e la verità sono una cosa; i prosciutti sugli occhi e le opinioni personali sono un'altra cosa.

Wikipedia è un'encicl0pedia, allora non raccontiamo menzogne a cielo aperto.-- Miky messaggiperme 12:08, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]

Aggiornato e sistemato Incipit[modifica wikitesto]

L'incipit è stato fatto seguendo le fonti, tutte serie, in maniera da raccontare enciclopedicamente e seriamente il percorso del polo petrolchimico siracusano.

Ho inserito anche la fonte messa da Bramfab, perchè mi sembra giusto tenere in considerazione ogni fonte utile.

Adesso l'incipit è esaustivo, ma soprattutto approfondito sull'argomento.-- Miky messaggiperme 01:39, 15 feb 2014 (CET)[rispondi]

Stante anche quanto detto sopra, il fatto che ora 3/4 dell'incipit parli dei veri o presunti danni del polo petrolchimico rende la voce ancora più di parte. Ti consiglio di leggere WP:POV e WP:Utenza monoscopo. Allo stato la voce meriterebbe un bel {{P}}, ma lascio un po' di tempo a chi vuole per metterla a posto. In fiducia.--MidBi 10:40, 21 feb 2014 (CET)[rispondi]
Di parte? Di parte sarebbe dire la verità chiara e netta senza mezzi termini ovvero: o noi o l'impianto! La nostra vita o la produzione petrolchimica. Questa sarebbe la verità.
Dire le cose come stanno, tra l'altro trattenendosi anche dal dire "tutta" la verità non rende la pagina "di parte" la rende veritiera".
Cosa vorresti scrivere nell'incipit?
"Il Petrolchimico siracusano fa bene alla salute e alle tasche degli italiani?" Vogliamo mentire? Wikipedia deve dire la verità, senza sbatterla in faccia nuda e cruda è ovvio, ma deve dire la verità.
Se tu metterai quel template io non avrò nulla da dire di diverso di ciò che ti sto dicendo ora. Noi rischiamo la vita giornalmente a causa di quel petrolchimico... vogliamo anche omettere i gravi danni che ha provocato e che continua a provocare?
Per carità... basta menzogne e omertà, veramente non ne possiamo più. Quell'incipit dice il vero, null'altro che il vero.-- Miky messaggiperme 14:19, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]

Raffineria di Augusta[modifica wikitesto]

Non vorrei sbagliare ma i primi impianti vennero fatti dalla Gulf Oil Corporation, la prima a produrre petrolio nell'area.--Bramfab Discorriamo 10:54, 28 feb 2014 (CET)[rispondi]

La pagina della Gulf Oil dice che costruirono nei dintorni di Ragusa, non di Siracusa. Inoltre gli Stati Uniti mi pare che fecero un accordo con qualche ditta catanese per immettersi nel territorio siracusano di Augusta. Quindi non saprei dire chi fu il primo che portò qui la raffinazione, nè sinceramente mi interessa saperlo... chiunque sia stato ha portato inquinamento e non si è curato delle giuste misure ambientali protettive. Ad ogni modo la raffineria di Augusta appartiene alla statunitense Esso, e credo sia sempre stata la Esso l'unica ditta americana nel siracusano. Ciao.-- Miky messaggiperme 21:16, 1 mar 2014 (CET)[rispondi]

Testo da ricontrollare punto per punto[modifica wikitesto]

Ho riletto il testo (tempo addietro da me aggiornato) e trovo inserite molte affermazioni piuttosto POV o destituite di fondamento in qualche caso va quindi rifatto e fonti permettendo ci porrò mano appena posso. Ho quasi settant'anni e ho visto nascere crescere e morire il Polo. Per ragioni di lavoro lo attraversavo quasi tutti i giorni andando a Siracusa tra il 1973 e il 1993. Credo quindi di poter affermare che non si è trattato di un "disastro" PERCHÈ venne costruito MA che è diventato via via un disastro per colpa grave dei governi che si sono succeduti tra la sua costruz. e gli anni ottanta quando nacque l'ultima grande raffineria ISAB per la quale vennero letteralmente deportati dopo lungo resistenza passiva i circa mille abitanti di Marina di Melilli. Le raffinerie NON hanno distrutto alcuna economia. Quando nel 1957 andai a Siracusa per la prima volta (in una Fiat 1400 diesel di mio zio) ricordo che non c'era neanche la SS 114 costiera, si andava per i monti via Sortino e quando si entrava a SR si incontravano innumerevoli intagliatori a mano di pietra calcarea che costruivano oggetti ricordo o Madonnine delle lacrime. A Santa Panagia c'era il villaggio dei pescatori e vi lavorano in tanti duramente e in povertà. Le raffinerie portarono ricchezza. Nacquero cittadine quali Priolo Gargallo al tempo solo una frazione agricola oggi cittadina moderna e ricca. Il senno di poi ci porta a guardare solo l'inquinamento. Ma di sola ecologia si muore di fame. Il torto fu di non approntare leggi opportune in tempo a differenza di quanto faceva il resto delle (furbe) nazioni europee. Al tempo la Germania non raffinava nulla tanto il nostro costava a prezzo stracciato e si poteva sporcare senza pagare nulla. Dire però che si è distrutta una costa incontaminata o che si è impedito lo sviluppo turistico è fuorviante perché NEANCHE oggi si vedono gli investimenti turistici basta guardarsi intorno. Le coste (solo guardando quella orientale sicula) sono letteralmente zeppe di orrende case abusive sul mare che allontanano qualunque turismo (e scaricano le loro acque luride direttamente nel terreno o nell'acqua) vedi Vaccarizzo, Agnone, Castelluccio, Brucoli (ad eccezione del Vill.Valtur) e via discorrendo....--Anthos (msg) 20:26, 26 apr 2014 (CEST)[rispondi]

Anthos aspettiamo i tuoi preziosi contributi. Mi auguro che tu possa riequilibrare il testo, che è la cosa più importante! --Codas (msg) 08:55, 27 apr 2014 (CEST)[rispondi]
Ho apprezzato molto l'intervento dell'ottimo Anthos: molto istruttivo. E' la neutralità di cui ha bisogno it.wiki. Attenzione comunque a fare riferimento a fonti terze, ovviamente con un occhio di riguardo alla verità, visto che di fonti terze, "autorevoli" e di fatto estremamente squilibrate e orientate ad affermare un principio, magari astrattamente giusto ma fuori della storia,... è facile trovarne... pequod76talk 11:20, 27 apr 2014 (CEST)[rispondi]
Grazie, amici, per l'incoraggiamento. Ovviamente mi occorrerà del tempo, proprio per reperire fonti autorevoli ed equilibrate. --Anthos (msg) 11:20, 28 apr 2014 (CEST)[rispondi]
Un appunto: Se l'impianto industriale non ha distrutto alcuna costa incontaminata... dovrebbero spiegarci allora da dove arriva il "Divieto di Balneazione" (lungo chilometri e chilometri di costa) comparso dopo la costruzione degli ultimi asfissianti impianti. Priolo Gargallo non è una cittadina ricca e sviluppata... è una cittadina dove non si può respirare l'aria e dove 5.000 abitanti sono costretti a vivere giorno e notte con il terrore del suono degli allarmi... non è vita quella è solo sopravvivenza. Non ci fu solo il deportamento dei 1.000 abitanti da Marina di Melilli ci fu molto, molto di più, ci fu la distruzione di un'intera area geografica, lenta e inesorabile e continua tutt'oggi nell'immobilismo micidiale e nauseante dei nostri governi.
Probabilmente è vero, il turismo non si sarebbe sviluppato nemmeno se quell'acqua fosse stata lasciata in pace e se l'aria fosse respirabile, perché è la nostra politica che non ha progetti per lo sviluppo e pensa solo a se stessa. Ma converrai con me che l'odore di uova marce che fuoriesce per tutto il litorale non aiuta certo gli investitori a trovare attraente la povera costa martoriata... oh no? Dici che fai quella strada ogni giorno e allora sai benissimo di cosa stiamo parlando.
Detto ciò io questa pagina la lascio proprio stare... mi fa solo venire il nervoso e preferisco non metterci più un solo dito sopra. Ancora complimenti per il lavorone svolto, ciao. --Stella (msg) 16:23, 13 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Capisco la tua "indignazione" (suppongo tu sia molto giovane, io non lo sono più e pertanto sono ormai più "disilluso"....). Ti rispondo punto per punto:
"Divieto di Balneazione". Se ti fai un giretto turistico tra Messina e Siracusa scoprirai che c'è, tra Messina e Giampilieri (senza industrie ma con fogne), tra Alì Terme e Santa Teresa Riva alle foci delle fiumare. Tra Naxos e Giarre in almeno sei sezioni di costa (strano a dirsi manca solo dove c'è qualche concessione turistica. Poi alcuni tratti libero ma anche ad AciCastello, All'inizio della Plaia di Catania e a tratti anche lungo tutto il litorale sabbioso fino al Simeto. Lo è in vari punti della costa fino ad Agnone bagni, poi in alcune baie tra Castelluccio e Brucoli. Tutte queste NON sono zone industriali.
Priolo Gargallo: la popolazione vive nel terrore. Balle. Ci abita mio figlio e la sua famigliola, i suoceri e tanti altri. Vado a trovarli ogni settimana. Non mi sembra ci siano persone terrorizzate.
Una considerazione: Molti di quei giovani volenterosi che fanno battaglie No-questo, no-quello non avrebbero avuto possibilità di studiare, laurearsi e perché no divertirsi SE i loro padri avessero respinto le industrie. Sarebbero emigrati anche loro assieme alle masse di altri, che tu non conosci, ma che io ho visto con i miei occhi partiti negli anni sessanta per Belgio (a morire a Marcinelle e altri posti ameni), per la Svizzera a fare i mestieri più umili e a vivere nei baracconi in periferia, o meglio in Germania: quando nel 1963 andai in gita scolastica in Germania vidi come venivano denominati i nostri connazionali: "scheissen".
Mi fermo (perchè Wikipedia non è un forum). Oggi stiamo chiudendo (o facendo chiudere) tutto il nostro apparato industriale, ILVA, Piombino, Alcoa, etcc. Compriamo però quello che altri vicini producono (inquinando ancor di più) a prezzo più basso. Noi, per i nostri giovani abbiamo solo una proposta; emigrate, emigrate....È questo il futuro? Ti saluto caramente, non me ne volere. --Anthos (msg) 17:12, 20 mag 2014 (CEST)[rispondi]
No Anthos, mi spiace, io sarò anche giovane e tu avrai avuto ormai la tua disillusione ma non è questo il punto. Se ho deciso di non mettere più un dito sopra questa pagina è perché mi sono resa conto che il solo guardarla, leggerla, mi fa male. Mi dà il nervoso come nessun'altra pagina di Wikpedia riesce a fare. E nonostante ciò ci ho messo molte delle fonti che poi tu hai utilizzato... quindi posso dire di essere riuscita, con sforzo, a rimanere obiettiva.
La storia della fogna con il divieto di balneazione lungo chilometri dove non sorge "nemmeno una sola" casa non regge. Sappiamo benissimo tutti perché ci sono quei cartelli, perché non ci possiamo avvicinarci all'acqua e nonostante ciò la frequentiamo.
Quando sono in quella spiaggia e mi giro, io non vedo villette, non vedo case, io vedo filo spinato e dietro il filo spinato ci sono un'infinità di tubi e di impianti industriali e di fumo grigio che sale. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con la fognatura delle villette vicino alla costa... lì non esistono le villette e lo sai bene perché. Per cui perfavore lascia stare paragoni del tipo "la costa di Messina ecc..." lo sappiamo che pure la fogna è un problema che sta rovinando la costa siciliana, anche qui l'abbiamo ma non è per nulla in quella zona che è priva di abitazioni costiere. Inoltre se vai a leggere i cartelli di divieto di balneazione vedi che in alcuni c'è pure scritto "Pericolo turbine in movimento" dentro l'acqua, per cui il nostro è tutt'altro problema.
Infine Anthos è assurdo e assolutamente sbagliato dire "il Petrolchimico doveva nascere" ma stai scherzando? Cosa siamo noi i rifiuti d'Europa? Perché nel nord Italia hanno potuto avere le industrie alimentari, manufatturiere e noi quella dei veleni? Assolutamente no. Il Petrolchimico non doveva nascere, dovevano svilupparsi altri settori industriali non questo, ma la politica inesistenza e corrotta ha così deciso. Ok ma non la difendere!
I priolesi stanno bene? Io ho degli amici lì che non sentono nemmeno quando l'aria è irrespirabile! Tanto ormai hanno fatto l'abitudine a respirare veleno.
Meritiamo un futuro diverso da quello che hanno progettato per noi. Questi sono errori del passato, siamo ancora in tempo per rimediare. Se ci rassegniamo però è finita.
Tu hai fatto un ottimo lavoro approfondito e fontato, mi spiace solo che non vedi quale terribile danno sia stato e sia il perdurare di questi impianti. Ciao. --Stella (msg) 17:46, 20 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Vedi mia cara amica, non sei obbiettiva; al nord hanno fatto alimentari? E Seveso e la diossina te li sei dimenticati? Il Petrolchimico di Porto Marghera non lo conosci? Le acciaierie di Terni e di Piombino?. La centrale nucleare di Caorso e... potrei fare un grande elenco. Tutta l'Italia ha avuta la sua razione di veleni. Finiamola col piangerci addosso, povere vittime di un progresso che nessuno voleva. Poi camminiamo con i SUV, fumiamo a più non posso, vogliamo l'ultimo gadget..ecco questa è la vera incoerenza. Tu non conosci cosa significhi spaccarsi la schiena nei campi per una miseria. Io si. Mio nonno aveva una grande azienda agricola in contrada S.Lucia ad Enna ed aveva 12 contadini comprese le donne. Quando in estate c'erano le vacanze andavo a trovarlo e stavo insieme a loro. Sai com'è finita? Sono tutti andati a lavorare in fabbrica a Varese nel 1961 e i campi abbandonati ora sono stati cementificati dall'espansione di Enna bassa. Sai cos'era il lavoro nelle zolfare? No di certo. Io si: il nonno paterno, Antonino, aveva in concessione tre zolfare nei pressi di Centuripe. La crisi dello zolfo rovinò lui e altri e i suoi 34 operai (quelli rimasti sani o vivi) andarono chi nelle miniere di carbone del Belgio, chi emigrò in Argentina, negli anni cinquanta. Il lavoro non lo si inventa con i decreti governativi e non si vive di turismo archeologico. Io non mi sono mai rassegnato ho sempre lottato per le cose giuste ma ho imparato a stare con i piedi per terra. Se non produciamo acciaio perchè inquina, lo compreremo dai cinesi che inquinano molto di più (è dall'altra parte del mondo? Non credere che il pianeta sia così grande.) Non vogliamo le centrali elettriche? Però ci piace la piscina di notte o la partita in notturna e l'energia elettrica la compriamo più cara dai vicini francesi che la fanno, guarda un pò, con le centrali nucleari. Le utopie sono affascinanti; un mondo pulito, un acqua cristallina.. anche a me piacciono e tanto (anche perché io le ho vissute da bambino) Ma stiamo con i piedi per terra. Sei disposta a mangiare frugalmente e poco, non andare più in discoteca, non viaggiare in auto ma a piedi, non fare crociere o vacanze in estate, andare a letto con le galline, stare al buio e alzarti all'alba. Non credo. Ecco quello è il prezzo da pagare....--Anthos (msg) 20:17, 20 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Anthos credo tu non ti renda conto della gravità di affermare le parole "Questo è il prezzo da pagare" ... ti ricordo che l'essere umano nasce libero e deve morire libero. Non siamo in vendita, per nessuno a nessun prezzo. La nostra terra non è in vendita. Abbiamo diritto a respirare aria pulita, abbiamo diritto a camminare senza sentirci male per asfissia, abbiamo diritto al lavoro senza dover morire per il lavoro.
Nessuno ha detto che i veleni sono solo in Sicilia, ma all'affermazione "o questo o l'emigrazione" ti è stato risposto che c'era pure "altro" e non solo la zappa se non il veleno. Chiaro?
Non vado oltre perché sinceramente hai fatto affermazioni come "ti piace andare in discoteca, stare la buio, mangiare poco ecc..." che trovo al limite dell'offensivo punto primo perché non conosci le abitudini del tuo interlocutore e punto secondo perché così la butti su una questione ideologica senza capire che qui c'è in gioco il futuro. Se il vostro passato è stato distrutto non vuol dire che anche il nostro futuro debba finire così.
Credo non abbiamo altro da dirci su questo argomento, siamo stati entrambi abbastanza chiari. Ti ripeto che apprezzo il tuo lavoro svolto su questa voce ma mi rammarico della mancanza di prospettive che ci dai. Buona serata. --Stella (msg) 21:13, 20 mag 2014 (CEST)[rispondi]

[ Rientro]Mi dispiace una sola cosa: che tu abbia letto molto, ma proprio molto superficialmente il mio discorso EQUIVOCANDONE i contenuti. Nulla di offensivo nei tuoi riguardi, solo esempi, non centrati sulla tua persona, ma sullo stile di vita generale. Ma tant'è, è l'era degli integralismi e non possiamo farci niente. Tanti saluti!--Anthos (msg) 09:43, 21 mag 2014 (CEST)[rispondi]

{Riporto}:Pausa di riflessione. Sospendo il mio lavoro qui. Siamo al limite degli attacchi personali.--Anthos (msg) 09:48, 21 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Anthos anche in riferimento a ciò che hai scritto sotto; qui nessuno sta facendo attacchi personali, figurati se poi Bramfab avesse motivo di farti un attacco personale, ti ha solo fatto un appunto sulle immagini e ti ha espresso un parere condivisibile o meno sulla nascita del Petrolchimico. Per quanto mi riguarda ripeto: dire "integralismi" quando ti sto dicendo che ho apprezzato la tua obiettività sul lavoro, lo sforzo che hai fatto, ma che però non accetto la giustificazione che dai sulla nascita di tale impianto, non vuol dire essere "integralisti" vuol dire esprimersi e confrontarsi su pareri opposti. Credo di essere stata abbastanza chiara fin qui e ti ho risposto ad ogni tua affermazione che a me non risultava; come la pretesa della fognatura turistica anziché inquinamento industriale. Ma ripeto, ho letto il lavoro che hai fatto sulla voce e lo apprezzo perché vedo tutti gli aspetti di tali impianti... solo non comprendo come tu possa guistificarne l'uso e dire che è "utopia" desiderare di respirare aria sana.
Ma detto ciò ti invito a non mollare questo lavoro, è difficile, è snervante, ma qualcuno deve pur scriverla questa voce e tu mi pare che hai le adeguate conoscenze per farlo. Porta al termine le tue modifiche, ciao. --Stella (msg) 11:23, 21 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Revisione integrale testo[modifica wikitesto]

Ho quasi concluso il lavoro di ricupero della voce, di fatto, rifatta quasi da zero. Data l'imponenza del lavoro e la necessità che sia ben equilibrato e chiaro gradirei qualche discussione in merito (quasi un vaglio..) prima di chiudere. Vorrei anche un parere: le sezioni -Scandalo ISAB- e -Elenco degli impianti- sarei del parere di eliminarle: la prima perché mi sembra poco attinente con l'argomento anche se si riferisce ad una azienda del Polo. La seconda perché incompleta e difficilmente completabile in maniera esauriente.--Anthos (msg) 20:35, 9 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Riguardo la prima sezione la si potrebbe far ricadere all'interno di una sezione dedicata allo smantellamento di Marina di Melilli, o magari creare un riquadro che fa capire che si tratta di una sezione un po' a parte, una sorta di approfondimento. Per l'elenco impianti basta scrivere che sono quelli principali, giusto per avere un'idea di cosa si trova in loco. --Codas (msg) 13:59, 11 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Buona idea: vediamo cosa si trova come riferimento riguardo a Marina Melilli e poi procedo. L'elenco allora lo lascio e se posso integro con quanto possibile. Hai qualche altro suggerimento?--Anthos (msg) 17:23, 11 mag 2014 (CEST)[rispondi]

[ Rientro] Anthos complimenti; hai fatto un lavoro molto accurato e approfondito, grazie davvero. Quando lo finisci proponi un vaglio così si potrà finalmente valutare questa voce. --Stella (msg) 16:06, 13 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Grazie Stella, dovremmo essere ormai agli sgoccioli. @Codas, ottimo il riquadro, (non ci avevo pensato :-{ )--Anthos (msg) 10:39, 14 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Ottima revisione, con interessanti inserimenti di dati storici aziendali economici, che spesso monacano. Ho qualche piccolo suggerimento: la zona e' stata legata da tempo all'industria di idrocarburi in quanto dal tempo dei greci erano sfruttate cave di bitume, e questo sfruttamento divenne abbastanza rilevante a partire dal periodo della prima guerra mondiale e forse fu questo a dare il la' alla "vocazione petrolchimica", la BP che era presente in Sicilia come d'Arcy, non mi pare che abbia trovato petrolio dalle sue perforazioni, il cantiere di punta Cugno costruì la piattaforma di Vega (al tempo la maggiore nel Mediterraneo) e la scoperta di Vega da parte della Montedison e il suo sviluppo (avvenuto a meta' degli anni '80) contribui' a mantenere alta l'attenzione e l'interesse del petrolchimico nella zona (vedete un po' anche da qui.
Non e' indicato quando gli impianti della la SINCAT (Montedison) passarono di mano (e a chi) e quando passarono nuovamente di mano agli attuali proprietari.
Indicare che il rigassificatore non e' stato fatto.
Statistica incidenti: sommando i morti sul lavoro (non quelli ambientali) citati si arriva ad una ventina nell'arco di 50 anni, data la complessita' e grandezza dell'area, e l'inclusione di un periodo temporale (anni 50-70) in cui la sicurezza sul lavoro era molto "empirica", sarebbe un ottimo risultato di sicurezza, siamo certi che l'elenco sia esaustivo?
Per chi non conosce bene l'area sarebbe utile completare la voce con una mappa della zona con l'indicazione dei toponimi citati e l'ubicazione degli impianti. Potete fare un screenshoot da http://www.openstreetmap.org/search?query=siracusa#map=10/37.0530/14.9098 openstreet, farci sopra tutte le annotazioni e modifiche, mettere simboli, anche a matita, e ne passate la foto o lo scan al laboratorio grafico Progetto:Laboratorio_grafico/Immagini_da_migliorare
Ultimo commento: molte delle foto panoramiche sono inguardabili con i settaggi che ognuno sceglie per thumb (non so da cosa dipenda, forse dalla densità' dei pixel o dal rapporto larghezza/altezza di queste immagini), ma, se in altre voci con immagini settate col solo thumb vedo con sufficienza dettagli di una immagine, con queste che sono molto larghe e basse, la visione e' insufficiente. --Bramfab Discorriamo 12:49, 15 mag 2014 (CEST)[rispondi]
@Bramfab: grazie dei suggerimenti.
Immagini: purtroppo non ce ne sono di migliori su Commons. Servirebbe qualche volontario che ne caricasse qualcuna migliore.
Mappa: giusto, ci stavo lavorando infatti. La difficoltà maggiore è il reperimento delle aree occupate dalle dette industrie, nel tempo e attuali.
Incidenti: hai ragione, quello era un elenco precedente; anch'io del parere che sia parziale o fortemente incompleto. Tale numero accrediterebbe l'area come una delle più sicure in assoluto.
Quanto a pregresse lavorazioni di idrocarburi in loco, no, non mi risulta. Nel ragusano invece si; e nel periodo tra le due guerre veniva trattata per estrarne idrocarburi la cosiddetta pietra-pece. Ho letto anche di grossi quantitativi spediti via ferrovia al porto di Siracusa per esportazione; allo scopo venne usata intensamente anche la ferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini che noleggiò locomotive FS a sc.rid. Avevo scritto al riguardo in Provincia di Ragusa#La pietra-pece.
Ricerche BP: non saprei...ho tratto l'informazione del ritrovamento, nel 1956, nell'area di Vittoria da Qui a p. 22

--Anthos (msg) 18:58, 15 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Le immagini sono ottime, solamente che sono larghe e mostrate con la dentizione resa grafica che ognuno mette per thumb non rendono, bisogna trovare il modo di mostrarle più larghe.
Ho commentato della produzione di bitume in quanto dato che nella voce si parla di Gela, che e' ancor più a ovest rispetto Ragusa e si parla anche del ragusano nella voce. Incidentalmente se nel dopoguerra arrivarono le società americane, in questa parte della Sicilia, ci arrivarono perché la presenza di cave bituminose nell'area dava ottime prospettive di trovare il petrolio nel suo sottosuolo, tutto nacque da li, riguardo il petrolchimico, per cui credo che valga almeno una menzione. Se le cave fossero state in calabria o nel palermitano, il polo sarebbe nato li.
Quasi tutti i pozzi perforati in quegli anni trovarono tracce di idrocarburi, ma ben pochi avevano petrolio in condizioni di essere produttivi, e i pozzi d Vittoria erano nella media. Quando scrive La Rocca temo sia la solita imprecisione che fanno i giornalisti quando si parla di ricerca petrolifera, purtroppo la regione Sicilia, a differenza dello stato,non ha messo in rete un bel niente sugli archivi della ricerca.--Bramfab Discorriamo 17:15, 20 mag 2014 (CEST)[rispondi]

::::Pausa di riflessione. Sospendo il mio lavoro qui. Siamo al limite degli attacchi personali.--Anthos (msg) 09:48, 21 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Dove attacco personale? Chiedo scusa se involontariamente ho offeso, ma proprio non capisco dove e come e in cosa? --Bramfab Discorriamo 11:01, 21 mag 2014 (CEST)[rispondi]
@Bramfab: Per errore ho scritto qui. Mi scuso. Nessun riferimento a te.--Anthos (msg) 11:41, 21 mag 2014 (CEST)[rispondi]
No problem. --Bramfab Discorriamo 12:50, 21 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Marina di Melilli[modifica wikitesto]

Cari tutti, la vicenda di Marina di Melilli costituisce, in parte, l'ambientazione del romanzo di Giovanni (Gianni) Giorgianni, Col cielo addosso, Torino, Società Editrice Internazionale, 1984, ISBN 88-05-03833-4. Il centro non è nominato esplicitamente ma l'identificazione è inevitabile per gli elementi dati nel testo. Buon lavoro e cordiali saluti, --Alessandro Crisafulli (msg) 14:48, 19 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Centrale Archimede[modifica wikitesto]

E' il caso di inserire un riquadro dove si parla anche della centrale Enel Archimede e del progetto degli specchi di Rubbia? --Codas (msg) 17:25, 21 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Perché no? Arricchisce il tutto.--Anthos (msg) 17:42, 22 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Preparo il testo. --Codas (msg) 10:13, 23 mag 2014 (CEST)[rispondi]

incompletezza delle informazioni fornite[modifica wikitesto]

Ci sono stati incidenti recenti molto più importanti degli ultimi (senza vittime) riportati; vado a memoria, un decesso in Polimeri Europa tra 2005 e 2008, un decesso tra il 2008 e il 2010 di un opeatore di nave, ucraino, un decesso in Sasol tra il 2000 e il 2005 (esplosione di serbatoio). Scusate per l' imprecisione.


Della Attuale Sasol si dice poco o nulla: Liquichimica Augusta nacque per produrre mangimi(bioproteine dalle paraffine) e successivamente dovette convertirsi alla petrolchimica per effetto della messa al bando delle bioproteine stesse, sotto passaggio ENI (uno dei tanti); dei diversi passaggi (ENI; soprattutto CONDEA della tedesca DEA, che ha investito molto in termini di nuovi impiantie addirittura un pontile indipendente) nulla è riportato. C'è anche stato un tentativo della Sasol di "disfarsi" degli impianti italiani (Augusta, Terranova, Sarroch, P.to Torres / ormai chiuso, Crotone / ormai chiuso). Tentativo abortito per mancanza di compratori validi.

Lukoil ha rilevato IGCC da Isabenergy Services; a Isab Energy afferiscono adesso solo le centrali turbogas della raffineria Nord.


La SARDAMAG è stata societariamente azzerata dagli Agnelli, produceva Ossidi di Magnesio ad alta purezza, dall' acqua marina, ed è stata stroncata dagli ossidi minerali cinesi meno puri a ma a costi più concorrenziali.

Capito ENI/MONTEDISON/MONTECATINI: Nulla viene mensionato del dismesso impianto CLORO SODA a mercurio, che ha fatto al fine di gran parte della chimica italiana; non viene mensionato il passaggio DOW Chemicals (credo abbia rilevato Union Carbide per poi andare a chiudere le produzioni).

Air Liquide è presente sia con una centrale indipendente per la produzione di gas tecnici per gli impianti e per l' indotto, sia con un impianto imbibito presso il polo nord per la produzione di Idrogeno che va ad Esso e Isab.

Numerose le società di ingegneria multidisciplinari (cito Sudprogetti, nata da una costola di TECHINT; SB-Setec; PPC; UTIP; STIPE), Sudprogetti ormai agisce da main contractor, e inoltre è presente un affermato costruttore come IREM. Sul monosciplinre sono numerose le piccole società (sia E&I che meccaniche che civili).

IONIO gas è tramontata per le difficoltà autorizzative, prima ancora che per la diminuità attrattività del mercato NGL in Italia. Polimeri Europa / Versalis ha chiuso recentemente l' impianto polietilene, mantenendo attivi solo Cracker Etilene e impianti Aromatici; durante la prima era Berlusconi ci fu un tentativo di vendita ai Sauditi della SABIC, scongiurato quando fu evidente che l'acquisto era motivato dalla volontà di procedere all' acquisizione delle quote di mercato per poi andare a chiudere, un po' come la già citata DOW.

Aggiungo anche il ringraziamento e i complimenti a chi ha cominciato a costruire questa pagina, compito davvero improbo. La storia italiana del dopoguerra è molto interessante, e la storia industriale ne rappresenta una costola significativa.

Dato che conosci tutti questi dettagli perché non aggiorni la voce, magari tramite un profilo. --Codas (msg) 19:26, 31 ott 2015 (CET)[rispondi]

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modifiche e aggiunte[modifica wikitesto]

Avendo lavorato parecchio alla voce per renderla più enciclopedica possibile vorrei invitare i contributori ad un discernimento maggiore riguardo alle modifiche. Inserire ciò che è attinente, che serve a migliorare integrare. Fonti e bibliografia contestualizzata soprattutto. Evitando blog e fonti poco affidabili--Anthos (msg) 18:21, 22 feb 2018 (CET)[rispondi]

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Non si può protestare?[modifica wikitesto]

Scusate, io mi sono ripromessa di non occuparmi oltre di questa voce, perché mi viene difficile dire solo i suoi dati "eccelsi" e omettere tutto il male che in realtà fa a questa fetta di Sicilia (parlando di natura e salute)... è vero che quando la contestavo nel 2014 ero una giovanissima wikipediana, e se ora leggo parte di quei miei post mi viene da sorridere (per l'ingenuità che in me rivedo) però il concetto di fondo non è cambiato; penso sempre quelle stesse cose. Quindi preferisco stare alla larga da questa voce, altrimenti rischio di sfasciare tutto prima di terminare la revisione sulle tante voci siracusane (per le quali ho faticato) e mandare Siracusa stabilmente in vetrina (è solamente un umile progetto).

Però almeno una cosa, nella pagina di discussione di questa voce, la voglio far notare: non vi sembrano rilevanti, quindi degni di nota, e quindi enciclopedici, gli ultimi avvenimenti riguardanti questo polo? Io non so fino a che punto questa voce è stata aggiornata: si è scritto del cambio di proprietari che vi è stato? La ditta italiana (erg mi sembra) ha lasciato il posto ai russi della Lukoil, mentre l'americana (esso?) ha lasciato il posto a una ditta mi sembra algerina; queste sono informazioni importanti che dovrebbero andare in incipit e non perdersi nel testo (IMHO).

Proprio dei russi volevo un secondo parlare: è diventata o non è diventata enciclopedica la notizia sia della "presunta" (credo che il dubbio sia dìobbligo quando si parla di queste cose) la lettera inviata dall'ambasciatore della Russia al nostro ministro Matteo Salvini? Sono diventati o non sono diventati enciclopedici gli scioperi bloccati proprio da quella presunta lettera nella raffineria di Priolo? Se lo sono non sarebbe giusto aggiungere anche questo fatto di cronaca in voce?

Sinceramente mi spaventa, e tanto, che la Russia approciandosi a noi creda di poterci imporre la stessa metodologia dell'oppressione che si usa nel suo paese (non conosco quasi nulla di quella vasta e sconfinata nazione, ma dal poco che trapela non sembra che adorino la nostra stessa democrazia). Spero vivamente che alla fine risulti tutto falso; che non esiste alcuna lettera e nessun consenso che vieti a liberi cittadini di manifestare per il pane che amaramente si guadagano ogni giorno (non è forse già abbastanza crudele il sacrificio imposto a questa parte del siracusano? Non è abbastanza crudele averli condannati a respirare veleno tutti i santi giorni?) ecco, non aggiungiamo altri stress, per favore, che non ve ne è alcuna necessità.

Detto ciò, lasciando da parte il mio umile pensiero, spero che qualche volenteroso, quando riterrà che la notizia dei blocchi è divenuta enciclopedica, aggiunga due righe sulla questione in voce. Grazie. --Stella (msg) 20:22, 13 ago 2019 (CEST)[rispondi]

Sicuramente molte cose in questo articolo vanno aggiornate, io non ci ho messo mano a dire il vero. Riguardo alla questione del blocco degli scioperi un trafiletto può essere messo. Anzi sarebbe adeguato. non so se questa cosa sia connessa al Governo Russo e non conviene speculare su ipotesi. Posso dire però che il blocco è sorto dal fatto che le ditte nella stragrande maggioranza dei casi (almeno nel 90% dei casi) scioperava per questioni non attinenti al sito Lukoil ma per problemi interni: mancati pagamenti di stipendi, licenziamenti ecc. E lo sciopero quindi non era contro Lukoil ma contro la loro ditta. Un po' come se a scioperare fossero le imprese di pulizie dell'Auchan che per avere visibilità maggiore bloccano gli ingressi del centro commerciale danneggiano l'Auchan che non ha a che fare con i dipendenti delle imprese di pulizia. --Codas (msg) 14:17, 14 ago 2019 (CEST)[rispondi]
Resta la gravità di un simile fatto... la Russia invece di andare dal ministro degli interni doveva cercare di capire "perché scioperano? Cosa hanno questi lavoratori da dire?", ma è molto più semplice andare dritti filati per la propria strada senza interessarsi dei problemi del territorio che ti ospita (perché la ditta russa è ospite in questa parte martoriata della Sicilia e il suo primo interlocutore non dovrebbe essere Salvini o il prefetto, bensì i sindaci dei territori coinvolti), ma questo resta un mio pensiero. Ciò che invece conta è che si espongano i fatti come sono andati, bastano anche due righe; fa parte della storia di questo discusso stabilimento. --Stella (msg) 14:46, 14 ago 2019 (CEST)[rispondi]
Ho inserito un trafiletto cercando di mantenere una posizione POV. --Codas (msg) 17:40, 14 ago 2019 (CEST)[rispondi]
Grazie Codas :) anche se noto che non hai fatto il minimo cenno a Salvini e al governo russo... va bene, vorrà dire che aspetteremo l'evolversi della situazione; non vorrei mai che il nostro buon ministro ci lanciasse un'anatema a colpi di rosario^^ (Stella da mobile)
Non c'è nessuna evidenza di ciò e non è il caso di aggiungere cose non documentate. --Codas (msg) 08:37, 15 ago 2019 (CEST)[rispondi]
Umh... veramente dicono (a noi non l'hanno fatta vedere) che esiste una lettera dove l'ambasciatore di Putin chiama Matteo Salvini "Caro amico" (o una roba del genere, ma il caro è sicuro) e poi lo prega di risolvere subito la questione siracusana... dici che non è vero niente quindi? Bo, può essere, sì, però allora mi domando che chi mai si inventerebbe una roba del genere... così come mi domando perché Salvini, proprio nell'incontro siracusano, non abbia smentito tutto con sdegno (io fossi stata in lui mi sarei indignata profondamente, visto che, come lui stesso dichiara con tanto fervore, vengono prima gli italiani... e non gli interessi russi; non dovrebbe difenderci una figura così?), va bene però, come dicevo ieri, lasciamo che gli eventi scorrano senza forzature. Un caro saluto, e un buon ferragosto a tutti! --Stella (msg) 10:33, 15 ago 2019 (CEST)[rispondi]

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