Discussione:Ciccio Franco

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Ciccio invece di Francesco[modifica wikitesto]

Ho sostituito in tutto il documento Francesco con Ciccio, perchè (in particolare a Reggio) è noto praticamente con il nome di Ciccio.

Franco e gli industriali[modifica wikitesto]

Vorrei aggiungere questo contributo in “Fatti di Reggio”:

La rivolta e i comitati clandestini di Ciccio Franco vengono finanziati da alcuni industriali reggini: da Demetrio Mauro (imprenditore del caffè) all'armatore Amedeo Matacena. I due industriali sono stati poi accusati da pentiti di mafia per la Strage di Gioia Tauro e per le operazioni bombarole del '70, attuate dalla 'ndrangheta, tramite Ciccio Franco.

La fonte di tale affermazione la trovate qui: http://italy.indymedia.org/news/2005/11/933779.php --Enkita 19:54, 5 lug 2011 (CEST)

Servirebbero fonti un pò più autorevoli tipo un testo di storia, monografia o almeno un quotidiano.--Jose Antonio (msg) 14:26, 6 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Consultando fonti più autorevoli (libro-inchiesta dello storico Fabio Cuzzola, docente di "Storia della calabria" presso l'istituto Diocesano di Formazione Politica) propongo una diversa frase (rispetto alla precendente) da inserire come contributo in "Fatti di Reggio": Il comitato d'azione per Reggio Capitale commissionò la 'ndrangheta per il deraglimento di Gioia Tauro, finanziati da alcuni industriali reggini: da Demetrio Mauro (imprenditore del caffè) all'armatore Amedeo Matacena. La bomba alla linea ferroviaria e il traffico di armi dimostrano un legame tra Ciccio Franco, Avanguardia Nazionale, industriali italiani e la criminalità organizzata.

Fonte: Fabio Cuzzola, Cinque Anarchici del sud, Città del Sole Edizioni, Reggio Calabria - Città del Bergamotto, pag. 86: Nel luglio 1993, durante il procedimento istruttorio "Olimpia 1", condotto dalla Direzione Investiva Antimafia di Reggio Calabria, il pentito Giacomo Lauro dichiarò: "Ho dato io l'esplosivo, per la bomba al treno di Gioia Tauro '70, a moti inoltrati; (...)la bomba è stata messa da Silvestrini Vito e Vincenzo Caracciolo; (...) e vi dirò che ho preso all'epoca tre milioni,(...) i soldi li ho avuti da Silverini, gli sono stati forniti da Amedeo Matacena e Mauro nelle mani del leader del Comitato d'Azione". E inoltre si legge: " Durante la mia attività nell'ambito della malavita comune, sono entrato in contatto con elementi appartenenti ad Avanguardia Nazionale ed in generale con elementi di estrema destra, questi infatti nella prima metà degli anni '70 erano sempre alla ricerca di armi ed esplosivo e si rivolgevano appunto alla malavita organizzata". ----Enkita (msg) 0:45, 12 lug 2011 (CEST)

Sulla base di ciò che scrivi, riporterei che "alcune personalità del comitato..." non penso tutte e basando il tutto sulle rivelazioni del pentito Giacomo Lauro, questo deve essere evidenziato. Esistono inoltre verità giudiziarie che coinvolgono Franco? Ti risultano? Da quello che correttamente hai riportato non vedo il nesso stretto. In sostanza mi dici che un tizio ha fornito esplosivo ad altri due tizi ed è stato finanziato da Mauro e Matacena e questo è OK. Poi mi scrivi che il 1° tizio ha avuto rapporti non specificati con Franco e Avanguardia Nazionale che cercavano armi ed esplosivo è questo è plausibile, ma è collegato con la strage? Scusa se son noioso.--Jose Antonio (msg) 01:14, 12 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Non sei noioso, fai bene a cercare questioni enciclopediche. Per i finanziatori è OK. Il collegamento tra industriali, 'ndrangheta, massoneria, MSI e Avanguardia Nazionale può esser confermato dalle dichiarazioni del pentito Carmine Dominici, ferroviere, ’ndranghetaro e appartenente ad Avanguardia Nazionale (al giudice Guido Salvini, verbale del 29 settembre 1994): «So che esisteva un ufficiale dei Carabinieri che curava il trasporto di timer ed esplosivi verso il nostro ambiente avanguardista calabrese. Non so il nome, ma so per certo che un ufficiale dei Carabinieri a cognome Delfino, appartenente a una Loggia massonica, era legato ad Avanguardia Nazionale. Era considerato “dei nostri”. Specifico che con la parola “nostri” indicavamo coloro che anche operativamente operavano con Avanguardia, a differenza della parola “vicini” con la quale indicavamo coloro che davano appoggio, ma senza partecipare a fasi operative; tra questi ricordo il Miceli e il Birindelli». Il generale Vito Miceli e l'ammiraglio Gino Birindelli confermano che l'MSI aveva rapporti stretti con la 'ndrangheta e con Julio Valerio Borghese, anche dalle dichiarazioni di un altro pentito, Giuseppe Albanese, che nel 1974 riferì di una riunione avvenuta in una villa di proprietà della famiglia Borghese lungo la Costa degli dei. A questo incontro parteciparono i boss della ‘ndrangheta locale, membri dei servizi segreti, Stefano Delle Chiaie (fondatore di avanguardia nazionale), Lino Salvini, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, accompagnato dai massoni marchesi Felice e Carmelo Genovese Zerbi, dai generali Gianadelio Maletti e Vito Miceli, dall’ammiraglio Gino Birindelli e da Edgardo Sogno.

Fabio Cuzzola, Cinque Anarchici del Sud, Città del sole edizioni, pag.88: “Le numerose frequentazioni reggine a casa del marchese Felice Zerbi, uno dei finanziatori della rivolta, da parte di Julio Valerio Borghese, Stefano delle Chiaie ed altri esponenti di spicco dell'estrema destra, confermano, che dietro la spontaneità popolare c'era un piano preciso per destabilizzare il paese a partire dal sud, dopo l'inizio da nord della strategia della tensione."

Il nome di Franco non viene mai fatto, almeno da queste fonti, ma il coinvolgimento del Comitato d'azione per Reggio Capitale (di cui Franco era il leader) e quello dell'MSI (di cui Franco era uno dei massimi esponenti, soprattutto nei fatti di Reggio) fanno pensare ad un coinvolgimento diretto. Ma se ritieni che se non c'è un coinvolgimento diretto è meglio non riportare esplicitamente il suo nome, si può almeno riportare il coinvolgimento sia dell'MSI (come di fatto è dimostrato) sia del Comitato per Reggio Capitale.----Enkita (msg) 15:22, 12 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Per me è OK, quindi sulla base delle dichiarazioni del pentito possiamo inserire. Parlerei però di "esponenti del Comitato" e "di esponenti del MSI reggino", se ti pare corretto. Se Franco non è esplicitato non va inserito a meno che non vuoi fare un inserimento nella voce parlando "del coinvolgimento di alcuni esponenti del comitato...". Il tutto va comunque riportato come attribuito a Dominici Lauro e fonte. Questo è importante, anche da un punto di vista legale. Ho citato il pentito Dominici a memoria correggimi se sbaglio. Poi dovremmo trovare anche le risultanze del processo poichè se non sbaglio furono tutti prosciolti in istruttoria con l'esclusione di Lauro. Prova pure l'inserimento al limite limo io.--Jose Antonio (msg) 20:11, 12 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Hai già trasferito il blocco intero nella voce pertinente quindi rimuovo da qui. D'altronde Franco non fu coinvolto nella questione.--Jose Antonio (msg) 14:32, 16 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Vito, vandalizzi e poi attribuisci giudizi tranchant a versioni di molto precedenti??? Perfavore non è l'ìatteggiamento che mi aspetto da te.--Jose Antonio (msg) 00:02, 18 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Allora pace fatta, suppongo. 1) o eliminiamo tutto il pezzo alquanto mal fatto. o 2) descriviamo tutto il processo. Così non può restare--Jose Antonio (msg) 00:52, 18 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Queste sono le risulltanze del processo che sono state trasferite in Fatti di Reggio sarei per il non reiserimento in quanto doppione già presente appunto in Fatti di Reggio. Valutare se inserire o meno. Al momento ripristino la versione ultima e rimuovo avviso che alla luce di quanto è superato.

Secondo le rivelazioni di Giacomo Lauro un pentito della 'ndrangheta, avvenute nel novembre 1993, alcuni esponenti del Comitato d'azione per Reggio Capitale guidato da Franco, avrebbero commissionato[1] alla 'ndrangheta alcune azioni eversive tra cui il deragliamento del treno di Gioia Tauro, avendo ottenuto finanziamenti da alcuni industriali reggini come Demetrio Mauro (imprenditore del caffè) all'armatore Amedeo Matacena.[2]. Le parole di Lauro furono confermate anche da Carmine Dominici[3] che all'epoca era suo compagno di cella. Nel 1994 Giacomo Lauro ammise anche il proprio diretto coinvolgimento nell'attentato come esecutore materiale.[4]. Le dichiarazioni di Lauro provocarono il coinvolgimento di ex onorevoli dell'MSI come il generale Vito Miceli e l'ammiraglio Gino Birindelli che si sosteneva avessero avuto rapporti stretti con la 'ndrangheta e con Junio Valerio Borghese più quello di Fortunato Aloi ed del senatore Renato Meduri di Alleanza Nazionale[5] ipotizzando un piano preciso per destabilizzare il paese a partire dal sud, dopo l'inizio da nord della Strategia della tensione. Tutti i personaggi coinvolti nell'inchiesta furono però prosciolti in fase istruttoria[6] ad eccezione di Giacomo Lauro che dopo essere stato inizialmente assolto il 27 febbraio 2001 per mancanza di dolo. Nel gennaio 2006, si stabilì che il reato di Giacomo Lauro fu di concorso anomalo in omicidio plurimo, ormai prescritto[7].--Jose Antonio (msg) 01:03, 18 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Dato che Ciccio Franco è stato un senatore dell'MSI e uno dei partecipanti più in vista del Comitato d'Azione per Reggio Capitale durante i fatti di Reggio Calabria, almeno i rapporti tra il Comitato d'Azione, gli industriali e la 'ndgrangheta andrebbero inseriti anche nella sua pagina, perché comunque fanno parte di note biografiche che riguardano realtà (come il partito MSI e il Comitato d'Azione) nelle quali fu protagonista.----Enkita (msg) 3:05, 18 lug 2011 (CEST)

Certo, prepariamo pure una bozza.--Jose Antonio (msg) 03:14, 18 lug 2011 (CEST)[rispondi]

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  1. ^ Osservatorio Democratico"Giacomo Lauro indicò negli ambienti di Avanguardia Nazionale e del “Comitato d’azione per Reggio capoluogo” gli ispiratori della strage. Accusò Renato Marino, Carmine Dominici, Vito Silverini, Vincenzo Caracciolo e Giovanni Moro, di essere stati “il braccio armato che metteva le bombe e faceva azioni di guerriglia” per conto del “Comitato”, diretto da Ciccio Franco,”".
  2. ^ Osservatorio Democratico"Tra i finanziatori indicò il “commendatore Mauro”, “quello del caffè”, e l’imprenditore “Amedeo Matacena”, “quello dei traghetti”. “Davano i soldi” – testimoniò – “per le azioni criminali, per la ricerca delle armi e dell’esplosivo”".
  3. ^ Osservatorio Democratico"Il 30 novembre 1993 confermò le parole di Giacomo Lauro".
  4. ^ Osservatorio Democratico"Giacomo Lauro, in un interrogatorio dell’11 novembre del 1994, alla fine confessò anche le proprie responsabilità".
  5. ^ Osservatorio Democratico"Nel luglio 1995, per concorso nella strage di Gioia Tauro, furono indagati dalla procura distrettuale di Reggio Calabria, l’armatore Amedeo Matacena, Angelo Calafiore, ex-consigliere provinciale di Reggio Calabria per il Msi- Destra nazionale, l’On. Fortunato Aloi ed il senatore Renato Meduri, entrambi di Alleanza nazionale".
  6. ^ Osservatorio Democratico"Furono prosciolti tutti in istruttoria".
  7. ^ Osservatorio Democratico"Stabilì che il reato di Giacomo Lauro fu di concorso anomalo in omicidio plurimo, ormai estinto per prescrizione".