Diodoro Crono

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Diodoro Crono (in greco Διόδωρος Χρόνος; ... – 284 a.C.) è stato un filosofo greco antico.

Tradizionalmente considerato un esponente della scuola megarica,[1] dopo il saggio di David Sedley Diodorus Cronus and Hellenistic Philosophy (1977) è ora considerato, con Filone il dialettico, il maggiore esponente della Scuola dialettica.[2]

Secondo la testimonianza di Strabone fu allievo di Apollonio Crono. La sua fama è legata in particolare al suo argomento dominatore (ὁ κυριεύων λόγος, ho kurieuôn logos), di cui ci è pervenuta testimonianza tramite Epitteto. Si tratta di tre proposizioni incompatibili: Diodoro utilizza le prime due per negare l'ultima.

Ecco le tre proposizioni:

  1. tutto ciò che è veramente avvenuto in passato è necessario;
  2. l'impossibile non consegue al possibile;
  3. il possibile è ciò che non è vero né nel presente né nel futuro.[3]

Negare la terza proposizione significa negare la contingenza, sostenere quindi che tutto è necessario.

L'idea è che se ciò che è passato è necessario allora ciò che non è stato nel passato è impossibile. Ma siccome dal possibile non deriva l'impossibile, allora ciò che non è stato (che ora è impossibile) non poteva essere possibile prima. Quindi ciò che non è stato è sempre stato impossibile. Dunque tutto ciò che è possibile si realizza. Dunque tutto ciò che è è necessario.

Aristotele probabilmente conosceva l'argomento dominatore. Secondo alcuni interpreti è proprio contro Diodoro che polemizzava nel De Interpretatione, 9. Secondo altri è piuttosto in Metafisica, 9 (più tardo) che Aristotele si riferiva a Diodoro, poiché l'argomento non sarebbe ancora stato sviluppato quando scrisse il De Interpretatione.

«Ci sono alcuni i quali, come i Megarici, dicono che solo quando una cosa è in atto può essere, mentre quando non è in atto non può neppure essere. Per esempio, chi non sta costruendo non può costruire, ma è un costruttore solo quando sta costruendo.[4]»

Tale interpretazione nega appunto la distinzione metafisica fra potenza e atto, facendo equivalere il poter essere (la materia informe) con l'essere di Parmenide. In questo modo, viene negata la trascendenza di Dio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Diodoro Crono sul Dizionario di Filosofia Treccani
  2. ^ Susanne Bobzien, Dialectical School
  3. ^ Diatribe, II, 19, 1-4 (Epitteto, Tutte le opere Milano, Bompiani, 2009, p. 467).
  4. ^ Aristotele, Metafisica, 1046 b 29

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • David Sedley, Diodorus Cronus and Hellenistic Philosophy, Proceedings of the Cambridge Philological Society 203, N.S. 23 (1977), pp. 74-120.
  • Jules Vuillemin, Nécessité ou contingence. L'aporie de Diodore et les systèmes philosophiques, Parigi, Éditions du Minuit, 1984.

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