Diocesi di Tabalta

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Tabalta
Sede vescovile titolare
Dioecesis Tabaltensis
Chiesa latina
Vescovo titolaresede vacante
Istituita1933
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Tabalta
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Tabalta (in latino Dioecesis Tabaltensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tabalta, forse identificabile con Henchir-Gourghebi nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena.

Complessa è la stesura della cronotassi dei vescovi di questa diocesi, per la presenza di molte varianti nelle fonti coeve, che portano a confondere la sede di Tabalta con quella di Tasbalta. Per Morcelli e Mesnage è esistita una sola diocesi, che il primo chiama semplicemente Tabalta, mentre il secondo Tabalta o Tasbalta. A quest'unica diocesi i due autori assegnano tutti i vescovi noti.

Lo studio prosopografico di André Mandouze, assegna a Tabalta un solo vescovo, Innocenzo, episcopus Thebaltensis, che partecipò al concilio di Cabarsussi, tenuto nel 393 dai massimianisti, setta dissidente dei donatisti, e ne firmò gli atti; i massimianisti sostenevano la candidatura di Massimiano sulla sede di Cartagine, contro quella di Primiano. Mandouze tuttavia fa notare che Thebaltensis potrebbe essere una variante grafica di Tasbaltensis; in questo caso, secondo la sua prosopografia, nessun vescovo sarebbe attribuibile a Tabalta.[1]

Toulotte inserisce Innocenzo nella cronotassi dei vescovi di Tepelta nella provincia della Proconsolare,[2] mentre assegna a Tabalta due vescovi che appartengono invece ad altre sedi: Massimiano Stabatensis o Sabbatensis (nel 393), sede sconosciuta;[3] e Nino (nel 397), che fu vescovo di Giubalziana.[4]

Dal 1933 Tabalta è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 22 ottobre 2022.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi residenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Innocenzo † (menzionato nel 393)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 602, Innocentius 3.
  2. ^ Géographie de l'Afrique chrétienne. Proconsulaire, Rennes-Paris, 1892, p. 264.
  3. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 723, Maximianus 5.
  4. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 782, Ninus 2.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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