Dictator. Il nemico di Cesare

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Dictator. Il nemico di Cesare
AutoreAndrea Frediani
1ª ed. originale2010
1ª ed. italiana1º luglio 2010
Genereromanzo
Sottogenereromanzo storico
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneAntica Roma
ProtagonistiGiulio Cesare
SerieDictator
Preceduto daL'ombra di Cesare
Seguito daIl trionfo di Cesare

Dictator: Il nemico di Cesare è un romanzo storico di Andrea Frediani, ed è il secondo capitolo della trilogia che ha come protagonista il più grande condottiero di Roma antica, Giulio Cesare.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Dopo anni di lotte e di vittorie, Giulio Cesare ha conquistato la Gallia. A Roma, tuttavia, gli avversari del grande condottiero, temendo il suo crescente potere, vogliono metterlo sotto processo, e persino il suo principale collaboratore e amico, Tito Labieno, lo ha abbandonato. Eppure, proprio quando sembra che l'unica scelta possibile sia rinunciare alle proprie ambizioni, Cesare getta il dado e sorprende tutti: varca il Rubicone con la sola XIII legione e muove verso Roma. Ai suoi nemici non resta che fuggire dall'Italia e lasciargli il possesso della penisola. Ma la guerra civile è solo agli inizi, così come la faida tra la guardia del corpo di Cesare, il germano Ortwin, e Quinto Labieno, il figlio di Tito. Dopo essersi fatto nominare dittatore, Cesare si trasferisce oltre l'Adriatico, per affrontare Pompeo e il suo imponente esercito. Mentre Ortwin e Quinto si scontrano sul campo di battaglia, anche per riconquistare l'amore della principessa Veleda, Cesare e Pompeo studiano le strategie per vincere la guerra. Finché a Farsalo, grazie a una mossa imprevedibile, il dittatore ottiene una clamorosa vittoria, diventando il padrone assoluto del mondo romano. La guerra però continua, e i destini di Tito e Quinto Labieno, Ortwin e Veleda sono ancora ben lontani dall'essere compiuti.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]