Decio Guicciardi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Decio Guicciardi (Arona, 1870Milano, 15 settembre 1918) è stato un commediografo italiano, esponente del teatro dialettale milanese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Luigi, della nobile famiglia valtellinese dei Guicciardi, e di Angela Saracchi, Decio Guicciardi fu per anni professore di greco e latino prima di dedicarsi completamente alla scrittura di opere teatrali[1] esordendo nel 1894 con la commedia Tosann che fa crusca.[2]

Collaboratore di Carlo Bertolazzi, con il quale fondò nel 1901 la Società del Teatro Milanese[3], Guicciardi fu uno dei più importanti esponenti del teatro dialettale meneghino, scrivendo opere come El talenton de cà (1897), La torta (1901) e La lengua de can (1905), nelle quali, privilegiando un teatro di analisi ispirato ai suoi ideali socialisti, rende protagonista la piccola borghesia dell'epoca, con tutti i suoi desideri di evasione e di riscossa sociale[2].

Dopo il successo de La lengua de can, Guicciardi scrisse opere solo in lingua italiana. Di questo periodo sono infatti Krumiro (1905), L'ultimo (1907) e Vite Nuove (1908).

Sposato con Irene Cattaneo, nel 1896 nacque il figlio Emilio, che seguendo le orme del padre divenne poeta e giornalista[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Beretta, Claudio: Letteratura dialettale milanese: itinerario antologico-critico dalle origini ai nostri giorni Hoepli, 2003, pag.675
  2. ^ a b Guicciardi, Luigi: Decio Guicciardi: ombra discreta di Bertolazzi, ARIEL Quadrimestrale di drammaturgia dell'Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Italiano Contemporaneo, n°2-3, 2000, pagg.87-100
  3. ^ Guatteri, Fabiano: La cucina milanese, Hoepli, 2005, pag.18
  4. ^ Emilio Guicciardi - Biografia

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]