Convento di San Francesco (Susa)

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Convento di San Francesco di Susa
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàSusa (Torino)
Coordinate45°08′02.3″N 7°02′45.32″E / 45.133972°N 7.045923°E45.133972; 7.045923
Religionecattolica
TitolareSan Francesco
Diocesi Susa
Stile architettonicoromanico
Inizio costruzione1230 circa
Completamento1851

Il convento dei Frati Minori di Susa è un complesso francescano fondato nel primo quarto del XIII secolo all'esterno delle mura di Susa. Le sue strutture medioevali sono ben conservate: sono visibili due chiostri e la sala capitolare, mentre la chiesa possiede pregevoli affreschi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il convento dei Frati Minori di Susa vede le prime attestazioni nei documenti[1] risalenti al 1250 e la sua fondazione è quindi attribuibile al secondo-terzo decennio del XIII secolo. Nel 1275-76 si trova la prima traccia nei documenti del conte Filippo I di Savoia.

La fondazione leggendaria[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la leggenda[2], il convento segusino sarebbe stato fondato dallo stesso San Francesco durante il passaggio a Susa nel 1214, diretto in Francia attraverso la Via Francigena del Moncenisio. La fondazione sarebbe avvenuta in accordo con Beatrice, consorte di Tommaso I di Savoia e il santo avrebbe lasciato una propria manica in eredità al convento.

Struttura architettonica[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso[2], adagiato nel dolce declivio che sovrasta a sud la città di Susa, vede la chiesa affiancato a sud da due chiostri successivi, a livelli differenti di altezza.

La chiesa[modifica | modifica wikitesto]

Susa, parete nord di San Francesco

La chiesa[3], di cui alcuni studiosi ipotizzano una fondazione su preesistenze romane, è orientata est-ovest, con abside eptagonale a oriente, impianto basilicale, navata centrale larga il doppio delle navate laterali. Il pavimento attuale è circa un metro al di sotto del piano stradale esterno, probabilmente salito di quota per le alluvioni del Rio Gelassa, che sul lato posteriore del complesso aveva accumulato fino a quattro metri di detriti. Al di sotto del transetto sinistro è stata rinvenuta una cripta con notevoli resti ossei[4]. La chiesa all'altezza del transetto presenta pregevoli affreschi[5]. Nel transetto sinistro, in un contesto che ha patito i segni di un lungo oblio della decorazione, vi sono La crocefissione, Il Giudizio Universale, Il contrasto dei tre vivi e dei tre morti databile agli inizi del XIV secolo come quello della cappella del Conte di San Giorio, frammenti di una Madonna, nel sottarco Cristo e santi e sulla volta gli Evangelisti. Nel transetto destro si ammirano Gli Evangelisti e I SS. Pietro e Paolo della seconda metà del Quattrocento e attribuito ai Serra di Pinerolo, attivi in valle anche a Giaglione, Sauze d’Oulx e San Giusto di Susa. Sono inoltre presenti La Vergine, La Maddalena e San Bernardo[2]. La facciata presenta un portale fortemente strombato e una ghimberga che lo ingloba. Affreschi lacunosi compaiono anche sul fianco nord della Chiesa.

I chiostri[modifica | modifica wikitesto]

Susa, San Francesco, particolare del portale

I due chiostri sono collocati sul lato sud, a differenti quote del terreno. Il primo che si incontra, accedendo dalla chiesa, è detto di San Francesco. Vi si affaccia la sala capitolare. Dal primo chiostro si accede al secondo, detto di Sant'Antonio, più ristretto[2]. Vi compaiono lunette affrescate. Al secondo piano si trova una loggia detta di Frate Elia. L'affresco Sant'Anna, La Madonna col Bambino e un donatore, forse proveniente dalla chiesa, è ora murato nel chiostro di San Francesco ed è stato attribuito al Maestro di Cercenasco[6].

La sala del capitolo[modifica | modifica wikitesto]

Durante i restauri degli anni Duemila, nella sala del capitolo situata immediatamente a sud del transetto destro, sono stati ritrovati al di sotto di una cornice altri affreschi risalenti agli anni quaranta del Trecento[7]. Si tratta di un paramento di marmi variegati, altri santi francescani e un San Francesco che riceve le stigmate, una Santa Chiara e un San Ludovico di Tolosa. La cornice affrescata con medaglioni quadrilobi inscrive figure di santi e beati francescani ritratti alla metà del Trecento[8].

I restauri e il ritorno del francescani[modifica | modifica wikitesto]

Ridotto a magazzino in epoca napoleonica e destinato a usi civili fino all'ultimo quarto del XIX secolo, il complesso, poi restaurato[9] per volontà delle sorelle Sollier da Edoardo Arborio Mella. Sul finire dell'Ottocento per richiesta del vescovo di Susa, Beato Edoardo Giuseppe Rosaz, i Francescani fecero ritorno nel convento.

L'attuale assetto del complesso[modifica | modifica wikitesto]

Per decisione dell'ordine, i frati minori non presidiano più il complesso segusino. Attualmente il complesso di San Francesco ospita una foresteria frequentata dai pellegrini che ripercorrono la Via Francigena del Moncenisio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luca Patria, Le origini e il primo sviluppo dei frati Minori in Susa, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008
  2. ^ a b c d Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di arte religiosa alpina, Valle di Susa, Borgone Susa 2009
  3. ^ Elena Gianasso, Gennaro Napoli, Disegni e progetti per il convento di San Francesco in Susa, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008
  4. ^ Donatella Minaldi, Rosa Boano, Emma Rabino Massa, Dati antropologici sui ritrovamenti ossei, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008
  5. ^ Claudio Bertolotto, I cicli affrescati:nuove letture e inediti ritrovamenti, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008, pag. 97
  6. ^ Claudio Bertolotto, I cicli affrescati:nuove letture e inediti ritrovamenti, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008, pag. 117
  7. ^ Claudio Bertolotto, I cicli affrescati:nuove letture e inediti ritrovamenti, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008, pag. 111
  8. ^ Luciano Bertazzo, La sala capitolare del convento di San Francesco in Susa. Una koinè iconografica francescana, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008
  9. ^ Elena Gianasso, Le trasformazioni del XIX secolo, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luciano Bertazzo, La sala capitolare del convento di San Francesco in Susa. Una koinè iconografica francescana, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008
  • Claudio Bertolotto, I cicli affrescati:nuove letture e inediti ritrovamenti, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008
  • Elena Gianasso, Le trasformazioni del XIX secolo, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008
  • Elena Gianasso, Gennaro Napoli, Disegni e progetti per il convento di San Francesco in Susa, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008
  • Luca Patria, Le origini e i primi sviluppo dei frati Minori in Susa, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008
  • Donatella Minaldi, Rosa Boano, Emma Rabino Massa, Dati antropologici sui ritrovamenti ossei, in AAVV San Francesco ritrovato, CLUT, Torino 2008

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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