Cono da Teggiano

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San Cono da Teggiano
Statua lignea di San Cono,opera di Domenico Di Venuta (1714)
 

Monaco

 
NascitaTeggiano, fine del XI secolo
MorteCadossa, inizi del XII secolo
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazione27 aprile 1871 da papa Pio IX
Santuario principaleCattedrale di Santa Maria Maggiore, Teggiano
Ricorrenza3 giugno-27 settembre-16/17 dicembre
Patrono diTeggiano, Diocesi di Teggiano-Policastro, Giochi d'azzardo

Cono da Teggiano (Diano, fine del XI secoloAbbazia di Santa Maria di Cadossa, inizi del XII secolo) è stato un religioso italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Obelisco di San Cono a Teggiano

San Cono nacque a Diano, antico nome di Teggiano da Bernardo (?) Indelli (o Mandelli o De Indella) e Igniva alla fine del secolo XI.

Notizie assai tardive dicono che si diede alla penitenza fin da bambino, fuggì da casa e si ritirò nel monastero benedettino di Santa Maria di Cadossa (ora santuario di San Cono) presso Montesano sulla Marcellana. Un giorno i genitori, avendo scoperto il suo rifugio, andarono a fargli visita, ma Cono per evitarli si nascose in un forno acceso rimanendo, tuttavia, incolume. Morì giovanissimo, agli inizi del secolo XII, lasciandosi dietro fama di santità.

Miti e leggende[modifica | modifica wikitesto]

Diverse sono le leggende e i miti della storiografia di San Cono, evocato per intercedere in vari eventi storici:[1][2]

Nel 1497, sembra che, durante l'assedio di Diano da parte degli aragonesi, un episodio coinvolse un monaco che fu visto “respingere i proiettili senza che verun danno ne soffrisse la città“.[3] Successivamente, sembra che preghiere e invocazioni allontanarono, in poco tempo dalla città, la peste del 1600.[3]

In un terremoto del 1857, San Cono sarebbe apparso salvando la città di Diano.[1] I cittadini fecero costruire un obelisco per ricordarne l'evento.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Statua di San Cono nella chiesa di Florida (Uruguay)

Quando il monastero di Cadossa fu abbandonato, il suo corpo fu trasferito nel 1261 a Teggiano, dove è venerato come santo patrono. Un grande santuario del santo è presente anche nella città di Florida in Uruguay.

Il culto fu riconosciuto ufficialmente nel 1871. La festa si celebra il 3 giugno.

Festeggiamenti in suo onore vengono celebrati oltre che a Teggiano e a Florida (Uruguay) anche a Buenos Aires, New York, Montréal, San Mauro Pascoli, San Cono di Cessaniti.

Date dei festeggiamenti a Teggiano[modifica | modifica wikitesto]

  • 3 giugno: Festa patronale in onore di San Cono patrono e protettore della Città e della Diocesi di Teggiano-Policastro
  • 1ª domenica di agosto: Pellegrinaggio in onore di San Cono al Monastero di Santa Maria di Cadossa dove San Cono morì.
  • 27 settembre: Festa della traslazione delle reliquie di San Cono dal Monastero di Santa Maria di Cadossa alla città di Teggiano
  • 17 dicembre: Festa del patrocinio dei santi patroni San Cono e San Laverio dopo lo scampato pericolo dai terremoti del 1857 e del 1980

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) San Cono, verso il Centenario 2014, in Issuu. URL consultato il 27 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2021).
  2. ^ Un po' di storia… San Cono nel mondo (Teggiano-Salerno), su lavocedisancono.it. URL consultato il 27 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2018).
  3. ^ a b Teggiano: Il culto di San Cono tra miracoli e leggende - Ondanews.it, in Ondanews.it, 30 maggio 2014. URL consultato il 27 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2018).

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