Concilio di Mantova (1064)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il Concilio di Mantova fu il sinodo di vescovi tedeschi e italiani che si tenne a Mantova il 31 maggio 1064, giorno di Pentecoste[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel Natale 1063 l'arcivescovo di Colonia Annone II, in nome del re dei Romani Enrico IV convocò per la Pentecoste dell'anno seguente un concilio a Mantova allo scopo di decidere tra i due pontefici che si contendevano la legittimità della cattedra romana, Alessandro II ed Onorio II.

Costituito da vescovi tedeschi ed italiani (tra questi Guido da Velate e Gregorio di Vercelli[2]), il sinodo fu presieduto da Annone. Onorio si rifiutò di intervenire e rimase accampato con il suo esercito alle porte della città, presso la località di Acquanegra.

Il sinodo riconobbe la legittimità di Alessandro II[3], che fu riconosciuto definitivamente come papa, e sancì la scomunica di Onorio II[4].

Un grande affresco nel transetto sinistro del duomo di Mantova ricorda l’avvenimento.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]