Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica

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Voce principale: Servizi segreti italiani.
Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica
SiglaCISR
StatoBandiera dell'Italia Italia
Tiposervizi segreti
Membri
Istituito28 agosto 2007
dagoverno Prodi II
RiformeLegge 7 agosto 2012, n. 133
PresidenteGiorgia Meloni
(dal 22 ottobre 2022)
SegretarioElisabetta Belloni
(dal 12 maggio 2021)
Sito webwww.sicurezzanazionale.gov.it

Il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR) è un organismo statale italiano, facente parte del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, e istituito presso la Presidenza del consiglio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2007 sostituisce le funzioni del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza (CIIS).

La legge di riforma dei servizi segreti italiani all'articolo 5 ne prevede l'istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

È l'organo cui competono le nomine dei vertici delle agenzie d'intelligence[1].

Nel 2021 il governo Draghi vi affianca il neo costituito Comitato interministeriale per la cybersicurezza (CIC)[2].

Funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Il Comitato ha funzioni di consulenza, proposta e deliberazione sugli indirizzi e le finalità generali della politica dell’informazione per la sicurezza, e in caso di situazioni di crisi che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale.[3]

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Il Comitato è presieduto dal presidente del Consiglio dei ministri, che ne dispone la convocazione, ed è composto da:

Il direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza svolge la funzione di segretario. Il direttore generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale partecipa alle riunioni in caso di situazioni di crisi che coinvolgano la cybersicurezza.[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ www.governo.it, su governo.it. URL consultato il 22 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2018).
  2. ^ www.governo.it
  3. ^ Articolo 7 bis, decreto legge 30 ottobre 2015, n.174
  4. ^ Regolamento ACN

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]