Cleopatra (Artemisia Gentileschi)

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Cleopatra
AutoreArtemisia Gentileschi
Dataca. 1620
Tecnicaolio su tela
Dimensioni97×71,5 cm
UbicazioneFondazione Cavallini-Sgarbi, Ferrara

Cleopatra è un dipinto a olio su tela (97x71,5 cm) realizzato nel 1620 circa dalla pittrice italiana Artemisia Gentileschi. Fa parte della collezione della Fondazione Cavallini-Sgarbi, situata a Ferrara.

L'opera[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto, già attribuito a Guido Cagnacci, è stato pressoché unanimemente "restituito" dalla critica ad Artemisia Gentileschi e si ritiene che appartenga al suo periodo fiorentino. La pittrice ritornerà anche in seguito, in termini di maggior eleganza formale, sul tema di Cleopatra che si fa mordere da un aspide.

In questa corpulenta e scomposta figura femminile, dall'aspetto più lascivo che drammatico, Artemisia mostra di aver appreso pienamente la lezione provocatoria del realismo caravaggesco, andando ben al di là di quanto le poteva derivare dall'apprendistato svolto sotto la guida del padre Orazio.
Osserva, a questo riguardo, Vittorio Sgarbi:

«Il suo realismo è assoluto, imminente, senza nessuna concessione lirica o intimistica. […] Raramente un nudo ha rinunciato nelle forme e nella posa ad ogni esterna gradevolezza. Noi, di questa Cleopatra, sentiamo gli odori, il sudore, la puzza. […] una Cleopatra mai meno regale. Una donna e basta, corpo prima che anima, esistenza prima che essenza.»

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