Clementina Carrelli

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Clementina Carrelli (Lecce, 15 novembre 1835Napoli, 1916) è stata una pittrice e scultrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pala d'altare della Chiesa del Cenacolo di Napoli

Clementina Carrelli nacque a Lecce, ma visse a Napoli dove si era trasferita con la famiglia[1]. I genitori erano Luigi Carrelli e Luisa Palombi[2]. Dimostrò fin da bambina un'inclinazione per il disegno, ricopiando in miniatura degli originali trovati in casa. Venne affidata all'insegnamento di Biagio Molinaro[1]; in seguito lo ritrasse in un busto in gesso[3].

La sua formazione venne compiuta anche attraverso viaggi a Roma ed in altre città europee[4]. La sua vena artistica si espresse sia nella pittura sia nella scultura. Nel corso della sua vita partecipò a numerose esposizioni, fra cui la Biennale borbonica del 1859 e le esposizioni di Napoli del 1877, di Milano del 1872[5], di Vienna del 1873, di Torino del 1884 e di Londra del 1888.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Fra le opere principali: Agar e Ismaele, Un disperato dolore, Il disinganno (statua in terra cotta), Giulietta e Romeo, I primi studi, Una lettura di sera, Una devota della Vergine, Una mesta rimembranza, Un interno[1]. Il ritratto di Giulio Petroni (1871) è nella collezione della Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi di Bari[4]. Nel 1888, dipinse una pala d'altare raffigurante Cristo che mostra il cuore a Santa Margherita Alacoque per la Chiesa del Cenacolo a Napoli[6].

Intitolazioni alla memoria[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004, il Comune di Lecce le ha intitolato una via cittadina[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Giannelli 1916, pp. 102-103.
  2. ^ Foscarini Vetrugno Bolognini 2000, p. 48.
  3. ^ Cesare De Sterlich, Cronica Giornaliera delle Province Napoletane dal 1 marzo al 31 dicembre 1869, Napoli, Stab. Tip. Delle Belle Arti, 1869, p. 89.
  4. ^ a b Carrelli Clementina, su istitutomatteucci.it. URL consultato il 23 novembre 2022.
  5. ^ Guida della esposizione di belle arti di Milano : inaugurata il giorno 26 agosto 1872 (PDF), Milano, E. Civelli, 1872.
  6. ^ Napoli nobilissima: rivista di arti figurativa, archeologia e urbanistica, Arte tipografica, 2000, p. 135. (Google libri)
  7. ^ Delibera n. 674 del 15/10/2004

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enza Plotino, Percorsi femminili a Napoli. Sulle tracce delle protagoniste della storia dell'arte, della cultura, della società, prefazione di Paola Villani, Milano, Le guide, 2022, ISBN 9791259990273.
  • Sara Concilio, «Le mani gentili». Pittrici a Napoli nell’Ottocento, in La Camera Blu. Rivista di studi di genere, n. 11, 2015, DOI:10.6092/1827-9198/2971. distribuito con licenza CC BY 4.0
  • Raffaele Giura Longo e Giovanni De Gennaro, La storiografia pugliese nella seconda metà dell'Ottocento, Levante, 2002, p. 226.
  • Amilcare Foscarini, Paolo Vetrugno e Pierluigi Bolognini, Arte e artisti di Terra d'Otranto: tra Medioevo ed età moderna, Lecce, Edizioni del Grifo, 2000, ISBN 8872611822.
  • Eligio Imarisio, Donna poi artista, identità e presenza fra Otto e Novecento, Milano, Franco Angeli, 1996.
  • Christine Farese-Sperken, La pittura dell'Ottocento in Puglia: i protagonisti, le opere, i luoghi, Bari, M. Adda, 1996, ISBN 8880822519.
  • Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani dal Neoclassicismo al Liberty, Lodi, Pomerio, 1994. ISBN 8871213750
  • Domenico Maggiore, Arte e artisti dell'Ottocento napolitano e Scuola di Posillipo: biografie di pittori, incisori, scultori e architetti. Supplemento alla storia dell'arte italiana, Napoli, Maggiore, 1955, SBN IT\ICCU\NAP\0072787.
  • Agostino Mario Comanducci, I pittori italiani dell'Ottocento: dizionario critico e documentario, Milano, Artisti d'Italia, 1934.
  • Enrico Giannelli, Artisti napoletani viventi: pittori, scultori ed architetti; opere da loro esposte, vendute e premi ottenuti in Esposizioni Nazionali ed Internazionali (PDF), prefazione di Eduardo Dalbono, Napoli, Tipografia Melfi & Joele, 1916.
  • Nicola Tafuri, Ghirlanda di fiori poetici offerti in varie occasioni alla piissima ed esimia artista Clementina Carrelli, Napoli, Tip. M. D'Auria, 1914, SBN IT\ICCU\CUB\0624995.
  • Esposizione Generale Italiana in Torino 1884. Catalogo ufficiale, Torino, Unione Tipografico-Editrice, 1884, SBN IT\ICCU\RMS\0066362.
  • Atti Ufficiali dell'Esposizione Universale di Vienna del 1873, Catalogo generale degli espositori italiani, Roma, Tipografia Barbera, 1873.
  • Carlo Tito Dalbono, Ultima mostra di Belle Arti in Napoli, Napoli, Stab.Tip. dei Classici italiani, 1859.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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