Chiesa di San Giorgio allo Spadaio

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Chiesa di San Giorgio allo Spadaio
Esterno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàBarberino Val d'Elsa
Coordinate43°31′11.1″N 11°14′46.9″E / 43.51975°N 11.246361°E43.51975; 11.246361
Religionecattolica
TitolareGiorgio
Arcidiocesi Firenze
Stile architettonicoromanico
CompletamentoGià esistente nel 1184

La chiesa di San Giorgio allo Spadaio era un edificio sacro, oggi soppresso situato nel comune di Barberino Tavarnelle, nella città metropolitana di Firenze, arcidiocesi della medesima città.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime notizie dello spedale di San Giorgio risalgono al 19 aprile 1184 quando risulta effettuata una donazione di terre poste nel territorio della chiesa situata vicino a Ficaiola, località nei pressi della chiesa. La prima menzione certa della chiesa risale però alle Rationes Decimarum.

Nelle decime pontificie tra il 1276 e il 1302 la chiesa paga una cifra esigua (2 lire e 4 soldi), a dimostrazione della situazione economica non florida. La scarsa ricchezza ne determinò prima la rovina e poi la soppressione avvenuta prima del 1422.

Portale destro

Trasformato in semplice oratorio, non conobbe mai floridezza economica. Patronato alla fine del XVIII secolo della famiglia Gherardini, passò in seguito alla famiglia Sacchetti che ne era titolare nel 1847 quando venne definitivamente soppresso e annesso alla chiesa di San Pietro a Olena.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Fronte posteriore

La chiesa di San Giorgio è situata lungo la strada che congiunge San Donato in Poggio con Castellina in Chianti ed è costituita da una aula ad una sola navata, priva di abside e con copertura a tetto.

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

Portale sinistro

La facciata attuale in origine doveva essere la tribuna: questo perché in un'epoca imprecisata la chiesa subì il rovesciamento dell'orientamento. In facciata sono presenti una porta in mattoni e un occhio intonacato; vi è inoltre una monofora a doppio strombo.

Sul fianco destro al chiesa presenta un portale, presumibilmente destinato al presbiterio, con archivolto monolitico sul portalino, tamponato, con una sottile architrave sorretta da mensole convesse, lunetta monolitica e arco, il tutto da datarsi all'inizio del XIII secolo.

Sul fianco opposto è presente un portale, in origine destinato al popolo, del tutto simile all'altro che si differenzia per la lunetta decorata con una croce scolpita a rilievo. Sulla sinistra di questo portale è presente una stretta feritoia.

Il retro della chiesa è totalmente privo di aperture e mostra dei segni di un intervento di restauro effettuato sulla parte sinistra.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'aula è intonacato e secondo alcuni studiosi dovette essere usato come ossario.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Lami, Sanctae Ecclesiae Florentinae monumenta, Firenze, Tipografia Salutati, 1758.
  • Emanuele Repetti, Dizionario geografico, fisico, storico del Granducato di Toscana, Firenze, 1833-1846.
  • Luigi Santoni, Raccolta di notizie storiche riguardanti l'arcidiocesi di Firenze, Firenze, Tipografia Mazzoni, 1847.
  • Michele Cioni, Elenco di varie costruzioni monumentali in Valdelsa e notizie di pubblicazioni, Miscellanea Storica della Valdelsa, 1903.
  • Torquato Guarducci, Guida Illustrata della Valdipesa, San Casciano in Val di Pesa, Fratelli Stianti editori, 1904.
  • Luigi Pagliai, Il Regesto di Coltibuono (Regesta Chartarum Italiae), Roma, 1907.
  • Michele Cioni, La Valdelsa: guida storico-artistica, Firenze, Lumachi, 1911.
  • Pietro Guidi, Rationes Decimarum Italiae. Tuscia. Le decime degli anni 1274-1280, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1932.
  • Pietro Guidi, Martino Giusti, Rationes Decimarum Italiae. Tuscia. Le decime degli anni 1295-1304, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1942.
  • Carlo Celso Calzolai, La Chiesa Fiorentina, Firenze, Tipografia Commerciale Fiorentina, 1970.
  • Italo Moretti, Renato Stopani, Chiese romaniche nel Chianti, Firenze, Salimbeni, 1966.
  • Gastone Canessa, Guida del Chianti (classico) e dei suoi luoghi più caratteristici, Firenze, I Centauri, 1969.
  • Italo Moretti, Renato Stopani, Chiese romaniche in Val di Pesa e in Val di Greve, Firenze, Salimbeni, 1972.
  • Italo Moretti, Renato Stopani, Architettura romanica religiosa nel contado fiorentino, Firenze, Salimbeni, 1974.
  • Renato Stopani, La Lega di Barberino Val d'Elsa: una lettura del territorio nella sua componente architettonica, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1974.
  • Renato Stopani, Il contado fiorentino nella seconda metà del Duecento, Firenze, Salimbeni, 1979.
  • Carlo Celso Calzolai, San Donato in Poggio. Le sue glorie, le sue tradizioni, Firenze, Venturini editore, 1983.
  • Giovanni Brachetti Montorselli, Italo Moretti, Renato Stopani, Le strade del Chianti Classico Gallo Nero, Firenze, Bonechi, 1984.
  • Renato Stopani, Storia e cultura della strada in Valdelsa nel medioevo, Poggibonsi, Centro Studi Romei, 1986.
  • Pietro Torriti, Le chiese del Chianti, Firenze, Le Lettere, 1993.
  • Marco Frati, Chiesa romaniche della campagna fiorentina. Pievi, abbazie e chiese rurali tra l'Arno e il Chianti, Empoli, Editori dell'Acero, 1997, ISBN 88-86975-10-4.

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