Chiesa di San Filippo Neri (Lodi)

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Chiesa di San Filippo Neri
Facciata della chiesa di San Filippo a Lodi
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàLodi
Coordinate45°18′55.96″N 9°30′13.83″E / 45.315545°N 9.503842°E45.315545; 9.503842
Religionecattolica di rito romano
TitolareFilippo Neri
Diocesi Lodi
ArchitettoMichele Sartorio
Piergiacomo Sartorio
Antonio Veneroni
Stile architettonicorococò
Inizio costruzione1740
Completamento1758

La chiesa di San Filippo Neri è un luogo di culto cattolico di Lodi.

L'edificio, risalente alla metà del Settecento, fu costruito di fronte allo sbocco di una lunga via, in ossequio al gusto scenografico dell'epoca[1]. Per l'omogeneità stilistica delle decorazioni, la bellezza degli ornati e la preziosità dei marmi, la chiesa di San Filippo si annovera fra gli esempi più significativi del rococò europeo[2].

Architettura e arte[modifica | modifica wikitesto]

La facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata è opera dell'architetto pavese Antonio Veneroni. Il progetto è stato erroneamente attribuito ai fratelli lodigiani Michele e Piergiacomo Sartorio, i quali erano in realtà solo capomastri del cantiere[senza fonte].

Il fronte principale – arricchito dal busto del santo titolare sopra il portale, da quello della Vergine Immacolata sopra il finestrone centrale e da angeli e putti recanti i simboli iconografici di san Filippo – è suddiviso in due registri da un forte marcapiano[1].

L'interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno
L'interno

L'interno, a croce greca, è un autentico gioiello del Settecento lombardo[2]. Gli interni sono completamente decorati da affreschi eseguiti da due eminenti artisti del XVIII secolo: Giuseppe Coduri, detto il Vignoli, autore delle quadrature e Carlo Innocenzo Carloni, che è l'autore degli affreschi raffiguranti L'Assunzione della Vergine nella grande volta dell'aula, La Gloria di San Filippo Neri nel plafone del presbiterio, La Crocefissione nella zona absidale e quattro gruppi con gli Apostoli nelle altrettante vele alla base de L'Assunzione[3].

Da segnalare anche i tre altari marmorei, esempio delle raffinatezze rococò, dove il marmo si sposa con il ferro battuto, lo stucco e applicazioni bronzee dorate. Le balaustre che delimitano gli altari sono caratterizzate da inserti in ferro battuto e policromo.

Presso la sacrestia, ingentilita da quattro colonne in marmo rosa e contraddistinta da armadiature settecentesche con intagli di Angelo Cavanna, si può godere della grande tela di Sebastiano Galeotti raffigurante La Gloria di San Francesco di Sales. Degna di nota è inoltre la statua in stucco policromo del XVIII secolo raffigurante l'Addolorata, posta nella nicchia della cappella laterale destra. Sono da segnalare anche i corredi liturgici, espressione dell'oreficeria lombarda del XVIII secolo.

L'organo a canne, collocato sopra l'ingresso della chiesa, fu costruito nel 1779 da Andrea Serassi che pose la propria firma su una delle canne dello strumento.[senza fonte]

Nel 2008 sono state rifatte le coperture ed è stata restaurata la facciata. Nel gennaio 2016 sono iniziati a cura della Fondazione svizzera Balz ed Isabel Baechi i rilievi di tutto l'edificio, preludio dei restauri che interesseranno tutte le pareti affrescate del tempio sacro[2]. Nel 2021, grazie al contributo della Fondazione Balz-Baechi e di Fondazione Cariplo, sono state restaurate le superfici voltate del presbiterio e l'affresco della Crocefissione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Agnelli, p. 241.
  2. ^ a b c Andrea Soffiantini, Tour a San Filippo, un gioiello di arte e di fede, in Il Cittadino, 20 gennaio 2017, p. 13.
  3. ^ Bottini et al., p. 76.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Agnelli, Lodi ed il suo territorio nella storia, nella geografia e nell'arte, Lodi, Il Pomerio, 1989 [1916], ISBN 88-7121-046-8.
  • Vittorio Bottini, Alessandro Caretta e Luigi Samarati, Lodi – Guida artistica illustrata, Lodi, Edizioni Lodigraf, 1979, ISBN non esistente.

Testi di approfondimento[modifica | modifica wikitesto]

  • Beatrice Ambreck et al., Atlante della nuova Provincia di Lodi, Lodi, Il Giorno, 1996, ISBN non esistente.
  • A. Beltrami, Giovanni Antonio Veneroni e il complesso di S. Filippo Neri a Lodi, in Archivio Storico Lodigiano, anno CXXV, Lodi, edito dalla Società Storica Lodigiana, 2006, pp. 25-86, ISSN 0004-0347 (WC · ACNP).

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