Cerazio di Grenoble

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San Cerazio

vescovo

 
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazione9 dicembre 1903
Ricorrenza6 giugno

Cerazio (... – ...; fl. V secolo) è stato vescovo di Grenoble. Il suo culto come santo è stato confermato da papa Pio X nel 1903.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vescovo di Grenoble, prese parte ai concili di Orange nel 441 e di Vaison nel 442; è autore, insieme con i vescovi di Ginevra e Vence, di un'epistola indirizzata a papa Leone I nel 450. Il suo nome compare in una lettera sinodale di Eusebio, vescovo di Milano.[1]

Costretto ad abbandonare Grenoble a causa della persecuzione ariana, morì esule a Simorre.[1]

Culto[modifica | modifica wikitesto]

La sua depositio è menzionata al 6 giugno già nel martirologio geronimiano.[2]

Gli veniva tributato culto nell'abbazia di Notre-Dame a Simorre e a Eauze.[1]

Il suo culto come santo fu confermato da papa Pio X con decreto del 9 dicembre 1903.[3]

Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 6 giugno.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Thomas Becquet, BSS, vol. III (1963), col. 1128.
  2. ^ Hippolyte Delehaye, Commentarius perpetuus in Martyrologium Hieronynianum ad rec. H. Quentin, in Acta Sanctorum Novembris, 2ª pars (Bruxelles, 1931), p. 307.
  3. ^ Index ac status causarum (1999), pp. 464 e 599.
  4. ^ Martirologio romano (2004), p. 453.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, LEV, 2004.
  • Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano, 1999.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma, 1961-1969.
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