Centro culturale islamico e moschea Omar

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Centro culturale islamico - Moschea Omar di Madrid
StatoBandiera della Spagna Spagna
LocalitàMadrid
IndirizzoC. de Salvador de Madariaga, 7, 28027 Madrid
Coordinate40°26′18.51″N 3°39′28.96″W / 40.438475°N 3.658044°W40.438475; -3.658044
ReligioneIslam
Stile architettonicoislamico
Inizio costruzione1987
Completamento1992
Sito webcentro-islamico.com/

Il Centro culturale islamico e moschea Omar di Madrid (Spagna) è un edificio situato nel quartiere San Pascual di Madrid. Ad ovest si affaccia sulla autopista M-30, per questo la costruzione è conosciuta anche come moschea della M-30. Attualmente costituisce la prima Moschea Maggiore (masjid) della capitale, seguita dalla Moschea Centrale di Madrid, della comunità islamica di Madrid.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1976, 18 paesi musulmani con rappresentazione diplomatica in Spagna firmarono un accordo per la costruzione di una moschea a Madrid. Il progetto rimase però tale per 11 anni, fintanto che re Fahd dell'Arabia Saudita non finanziò la costruzione stanziando 2000 milioni di pesetas. Dopo 5 anni di lavori, il 21 settembre del 1992, il monarca saudita e Juan Carlos I di Spagna inaugurarono l'edificio.[1]

Il Regno dell'Arabia Saudita fu la guida amministrativa e spirituale del centro culturale fino al 2001, anno in cui la supervisione passa al "Colegio Concertado del èste". Attualmente la direzione è a carico dello sceicco Moneir Mahmud, sunnita di nazionalità egiziana, che è anche l'Imam principale della moschea.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso, di 12.000 metri quadrati distribuito su 6 piani, conta, oltre ad una moschea con un collegio, di una biblioteca (finanziata con fondi proveniente da arabi, spagnoli, inglesi e francesi), due sale di esposizione, un, museo, un auditorio, una palestra, gli alloggi del direttore e dell'imam, un ristorante e una cafetteria.

La facciata del complesso è in marmo bianco, gli interni sono ispirati a quelli di Alhambra, a Granada.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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