Poggio (Otricoli)

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Poggio di (Otricoli)
frazione
Poggio di (Otricoli) – Veduta
Poggio di (Otricoli) – Veduta
Panorama di Poggio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Umbria
Provincia Terni
Comune Otricoli
Territorio
Coordinate42°26′21.8″N 12°33′01.21″E / 42.439389°N 12.550337°E42.439389; 12.550337 (Poggio di (Otricoli))
Abitanti448[1]
Altre informazioni
Cod. postale05030
Prefisso0744
Fuso orarioUTC+1
Targatr
Nome abitantipoggiani
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Poggio di (Otricoli)
Poggio di (Otricoli)

Poggio (Poggio di Mezzo) è una frazione del comune di Otricoli, in provincia di Terni in Umbria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Poggio, enclave amministrativa, va dai 108 m s.l.m. dei terrazzi fluviali del Tevere, il centro storico si trova a 314 m s.l.m. il punto più alto raggiunge i 975 m s.l.m. sono le cime più basse del Monte San Pancrazio chiamato in passato Monte Rosaro, non lontano dal Monte Cosce dove scorre il confine amministrativo tra Lazio e Umbria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Noto in passato come Castrum Podii Medii oppure Poggium Moggii, venne nominato per la prima volta in un documento del 1237, un atto di vendita del castello ivi esistente ai narnesi Tebalduccio Dorgani e Piergentile. Nel 1277 Narni accettò la sottomissione dei poggiani, cosa riconfermata in documenti del 1371.

Ancora nel XVI secolo era soggetto a Narni e al comune doveva pagare delle tasse in occasione della festività del patrono san Giovenale, nonché inviare i suoi uomini in occasione di attività militari.

Vi furono poi delle contese con il comune di Calvi, che cessarono nel 1764 con un atto di transazione ufficiale.

Infine, nel 1815, fu appodiato alla comune di Otricoli.

Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, vi si svolse un'importante battaglia.

Durante la lotta di liberazione dal nazifascismo, nel pomeriggio del 16 Febbraio 1944 il centro storico di Poggio di Otricoli, venne accerchiato dalla GNR fascista e dai nazisti, il partigiano Gaetano di Blasi fu gravemente ferito alla gola da un colpo di rimbalzo, per coprire e favorire la fuga dei compagni partigiani, rimasero feriti da piombo sparato dai fascisti anche dei civili, Valentino Chiari, Osvaldo Lionelli e Ampelio Cabiati sfollato da Terni che stava recandosi al lavoro.[2][3] Gaetano di Blasi rimase ospite della famiglia di Petrucci Lorenzo, la sua giovane vita e’ infranta alle ore 22:00 circa, Costorella Orazio dopo aver vegliato sul compagno morente Gaetano di Blasi, attardo’ la fuga e venne scoperto durante un rastrellamento il mattino seguente, il 17 Febbraio 1944 Orazio Costorella interrogato pubblicamente, davanti alla popolazione obbligata ad assistere per avere informazioni sul nascondiglio dei suoi compagni partigiani del Btg. Giovanni Manni[4]- Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci" rimase in silenzio, sapendo che tutto ciò gli sarebbe costatata la vita, aveva compiuto venti anni il giorno prima, fu ucciso pubblicamente con sei colpi di rivoltella in bocca.[5][6][7]

La Piazzetta dei Martiri a Poggio di Otricoli è stata intitolata a Gaetano di Blasi[8] e Orazio Costorella[9] partigiani della resistenza al nazifascismo, riposano nella Cappella dei Garibaldini di Terni.[10]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine di luglio vi si svolgono le "Giornate Medievali", una rappresentazione storica che interessa l'intero borgo ed i suoi abitanti. Nel periodo di Ferragosto si svolge invece la "Festa della Santa Vergine".

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Castello, caratterizzato da un dongione quadrangolare posto lungo le mura. Esse sono intervallate da 7 torri, di piccola dimensione. Oltre alla funzione difensiva è importante anche la valenza religiosa: al di fuori di esso si trova infatti il pomerio, ossia un terreno dove era vietato edificare e coltivare.
  • Chiesa di San Nicola (XV secolo), con una facciata caratterizzata da un arco e da un campanile a vela. All'interno si trovano dipinti del XVII secolo ed un fonte battesimale del XVI secolo.

Castello Alvelino[modifica | modifica wikitesto]

Il Castello Alvelino (X-XV sec. circa) presso il ponte Arverino era il castello di Albininum, detto anche Alvinum o Albinianum[11]. Situato sul monte omonimo, nei pressi di Poggio, era anticamente una città fondata nel medioevo, un'ipotesi è quella che fu abbandonata nel '500 in seguito ad un'epidemia di peste che colpì la zona. Nella toponomastica, è rimasto il ponte Arverino, come anche il fosso citato nelle antiche mappe come di Arverino.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

  • Centro sportivo Poggio di Otricoli

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I042WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90T07SP52S&v=1UH08207SP5000000
  2. ^ Poggio di Otricoli, Gaetano Di Blasi e Orazio Costorella “erOi della liberTà” (PDF), su comune.otricoli.tr.it.
  3. ^ Alfredo Petrini testimone della resistenza partigiana a Poggio di Otricoli 1944 - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - ANPI sezione di Narni, Parte 2, su youtube.com.
  4. ^ Giovanni Manni operaio comunista accoltellato ventenne nel 1921 da un fascista sepolto a Terni. Operai antifascisti e partigiani a terni, pag 372 Non qui sotto/questa nera zolla/dovevi finire la tua gioventu/straziata da ferro omicida/
  5. ^ Alfredo Petrini testimone della resistenza partigiana a Poggio di Otricoli 1944 - Anpi Narni Parte 1. URL consultato il 19 maggio 2023.
  6. ^ Alfredo Petrini testimone della resistenza partigiana a Poggio di Otricoli 1944 - Anpi Narni Parte 2. URL consultato il 19 maggio 2023.
  7. ^ Storia dei Tv Lumière sui luoghi della memoria a Calvi dell’Umbria ‹ ELETT.RI.TV, su www.elettrisonanti.net. URL consultato il 19 maggio 2023.
  8. ^ A Gaetano di Blasi nome di battaglia “Aldo” nato a Calatafimi il 20 gennaio del 1923 subito dopo la liberazione gli è stata riconosciuta la Medaglia d’Argento al Valore Militare alla memoria., su elettrisonanti.net.
  9. ^ In occasione del 25 aprile 2006, 61º anniversario della Liberazione, il 13/04/2006 ad Orazio Costorella nato il 16 Febbraio 1924 è stata riconosciuta la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria, grazie alle incessanti ricerche di Alfredo Petrini, ANPI sezione Narni, su quirinale.it.
  10. ^ In ricordo di Costarella e Di Blasi | ANPI, su www.anpi.it, 18 febbraio 2012. URL consultato il 7 giugno 2023.
  11. ^ Albinus dal latino, bianco

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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