Castello di Galliera

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Castello di Galliera
Mura di Bologna
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàBologna
Indirizzopiazza XX Settembre ‒ Bologna (BO)
Coordinate44°30′13.95″N 11°20′44.06″E / 44.503876°N 11.345573°E44.503876; 11.345573
Informazioni generali
TipoFortificazione
CostruzioneXIV secolo-1332
Demolizione1511
Condizione attualeRuderi
Informazioni militari
Azioni di guerraPer cinque volte ricostruito da esponenti del Governo Papale e distrutto, l'ultima volta nel 1511 dalla popolazione
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Il Castello di Galliera (o Rocca di Galliera, Ròca ed Galîra in bolognese) è una antica fortificazione costruita a ridosso delle mura storiche di Bologna, negli immediati pressi di Porta Galliera da esponenti del governo papale. Venne per ben cinque volte distrutta dalla popolazione che protestava contro i legati pontifici. Al giorno d'oggi restano dei ruderi, ben visibili, di fianco alla scalinata del parco della Montagnola, all'inizio di via Indipendenza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fortificazione venne costruita per la prima volta tra il 1331 e il 1332 dal Cardinale Legato Bertrando del Poggetto. Fu destinata ad essere distrutta e ricostruita per ben cinque volte dalla popolazione della città, che più volte si ribellò contro il governo papale. La prima rivolta che portò alla distruzione del castello avvenne nel 1334. All'interno del complesso era presente una cappella trecentesca, con affreschi di Giotto e Giovanni di Balduccio.[1] L'ultima distruzione ad opera della popolazione in rivolta avvenne nel 1511. La leggenda tramandata nella città narra che il rialzamento su cui sorge il parco della Montagnola, proprio a ridosso delle rovine, sia dovuto alle macerie accumulate nelle successive distruzioni e ricostruzioni del castello.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Castello di Galliera, su Biblioteca Salaborsa, 14 dicembre 2009 — 16 ottobre 2023. URL consultato il 19 maggio 2020.
  2. ^ Virginia Simoncini, Ruderi del Castello di Galliera, su Istituto per i Beni Culturali Regione Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna. URL consultato il 19 maggio 2020. Acquerello su cartoncino. Sec. XX (1940 - 1960).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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