Carlo Osmani
«... sellaio laborioso ... venerato dai concittadini che ricordavano sorridente vegliardo dagli occhi azzurri ... - dalla lapide dedicata della città di Ancona (in foto)»
Carlo Osmani (Ancona, 1819 – Ancona, 23; 24 o 26 marzo 1900[1][2][3]) è stato un patriota italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Di professione sellaio e, come molti giovani del suo tempo, animato da spirito patriottico, partì per la sfortunata spedizione dei Fratelli Bandiera, alla quale presero parte anche i fratelli Tesei di Pesaro, marchigiani come Osmani. Dopo lo sbarco in Calabria e la cattura da parte della polizia borbonica a seguito della denuncia del loro compagno Boccheciampe, i fratelli Bandiera ed altri sette compagni componenti la spedizione furono condannati a morte mediante fucilazione nel Vallone di Rovito (CS) il 25 luglio 1844, mentre ad alcuni condannati, tra i quali Carlo Osmani, la pena venne tramutata nel carcere a vita. [4]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Almanacco Italiano, Bemporad, p. 346.
- ^ Dizionario biografico universale, p. 185.
- ^ Natura ed arte, p. 878.
- ^ [1]|La vera storia dei Fratelli Bandiera - Mauro Stramacci - Edizioni Mediterranee - Roma - 1993 - pag. 92, 105
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Anita Frugiuele, Chi per la patria muor. Cosenza, Le Nuvole, 2004.
- Salvatore Meluso, La spedizione in Calabria dei Fratelli Bandiera. Soveria Mannelli (Catanzaro), Rubbettino Editore, 2001.
- Riccardo Pierantoni, Storia dei fratelli Bandiera e loro compagni in Calabria. Milano, Cogliati, 1909.
- Mauro Stramacci; La vera storia dei fratelli Bandiera. Roma, Mediterranee, 1993.
- A. Conflenti, I fratelli Bandiera e i massacri di Cosenza del 1844. Cosenza, Tipografia Bruzia, 1862.