Capriccio con edifici palladiani

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Capriccio con edifici palladiani
AutoreCanaletto
Data1756 - 1759
Tecnicaolio su tela
Dimensioni58×82 cm
UbicazioneGalleria nazionale, Parma

Il Capriccio con edifici palladiani è un dipinto a olio su tela (58x82 cm) di Canaletto, databile al 1756-1759 circa e conservato nella Galleria nazionale di Parma.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'opera entra nella collezione della Galleria nazionale di Parma nel 1825 dopo esser stato in possesso della duchessa Maria Luigia d'Austria e ancor prima della famiglia veneziana degli Aglietti. Il soggetto è stato messo in relazione da molti studiosi con la famosa lettera inviata nel 1749 da Francesco Algarotti, scrittore e collezionista veneziano, a Prospero Pesci, pittore veneziano, e considerata da molti una sorta di "manifesto del Capriccio". Nella lettera Algarotti parla di quadri che rappresentano edifici immaginari o estrapolati da altri contesti tra i quali si parla di un quadro che può essere identificabile[1] con il Capriccio di Canaletto.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto raffigura un corso d'acqua, che sembra fedelmente ripreso dalla veduta di Windsor dello stesso Canaletto, attraversato da un ponte. Le gondole, i burci e le macchiette ci dicono che siamo a Venezia, ma gli edifici, che realmente esistono, sono in realtà collocati in altre città. Si tratta, infatti, di un capriccio, un genere pittorico che ebbe grande fortuna nel Settecento. Sulla destra vi è la Basilica Palladiana, a sinistra Palazzo Chiericati, entrambi celebri architetture di Vicenza progettati da Andrea Palladio. Al centro troviamo il progetto dello stesso Palladio, mai realizzato, per il Ponte di Rialto[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arslan, 1948
  2. ^ Il progetto si trova in una tavola del cap XIII, terzo de I quattro libri dell'architettura di Andrea Palladio.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lucia Fornari Schianchi (a cura di), Il Settecento, in Galleria Nazionale di Parma, Catalogo delle opere, Milano, Franco Maria Ricci, 2000, ISBN 88-216-0937-5.
  • Beltramini Guido – Burns Howard, Palladio, Royal Academy of Arts, Londra 2008, ISBN 9781905711253

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Pittura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pittura