Cappella Bonacolsi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cappella Bonacolsi
Il palazzo che ospita la Cappella Bonacolsi
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàMantova
Coordinate45°09′34.7″N 10°47′45.56″E / 45.15964°N 10.79599°E45.15964; 10.79599
Religionecattolica
Diocesi Mantova
Inizio costruzionefine XIII secolo

La cappella Bonacolsi[1] è una cappella situata nel centro storico di Mantova in piazza Sordello.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'oratorio privato della nobile famiglia Bonacolsi (8,85x3,66 m.) fu costruito alla fine del XIII secolo su un cavalcavia adibito a loggia, che collegava due edifici della civitas vetus di proprietà dal 1281 di Pinamonte, signore di Mantova, e da molti ritenuta erroneamente ubicata nella attigua torre della Gabbia. L'importanza della costruzione è forse dovuta alla presenza di importanti prelati nella famiglia: Bonaccorso e Giovanni dei Bonacolsi, canonici della basilica di Sant'Andrea e di Filippo dei Bonacolsi, vescovo di Trento e poi di Mantova nel 1303.[2] Dopo la cruenta caduta dei Bonacolsi nel 1328, la proprietà passò ai Gonzaga.[3]

La cappella è attualmente di proprietà privata e non è visitabile (2015).

Affreschi[modifica | modifica wikitesto]

Due Angeli, Metropolitan Museum of Art, XIV secolo.

Gli affreschi di scuola giottesca (primo quarto del XIV secolo, realizzati in tre fasi diverse), arricchiti da larghe fasce verticali, che ornano la cappella Bonacolsi vennero casualmente scoperti nel 1857. Dopo il ritrovamento, molti affreschi vennero staccati e venduti. Questi sono conservati in alcuni musei:

Le pareti mostrano ancora però tracce di dipinti:[9]

  • Battesimo di Cristo;
  • Gesù tra i dottori,
  • Adorazione dei Magi,

attribuiti al pittore modenese Serafino de' Serafini, autore degli affreschi della cappella Gonzaga nella Chiesa di San Francesco di Mantova.[10]

  • San Pietro e San Paolo,
  • Matrimonio mistico di santa Caterina (frammento).

Tutti gli affreschi sopravvissuti hanno subito danni nel corso dei secoli, a causa soprattutto dell'acqua piovana penetrata dal tetto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mantova, in Enciclopedia dell'arte medievale, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991-2000.
  2. ^ Bazzotti, p. 30.
  3. ^ Bazzotti, p. 53.
  4. ^ Bazzotti, p. 44.
  5. ^ Bazzotti, p. 54.
  6. ^ Bazzotti, p. 50.
  7. ^ (EN) Metropolitan Museum, Two angels, su metmuseum.org. URL consultato il 22 gennaio 2024.
  8. ^ Bazzotti, pp. 22-23.
  9. ^ La cappella dei Bonacolsi, su ilcaso.it. URL consultato il 27 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2014).
  10. ^ Bazzotti, p. 22.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ugo Bazzotti, Indizii di castigato disegno, di vivaci colori. Gli affreschi della Cappella Bonacolsi, Mantova, 1992, ISBN non esistente.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]