Bruno Cavallotti

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Bruno Cavallotti
NascitaTorino, 1912
MorteAlcañiz, 19 marzo 1938
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoBersaglieri
Corpo Truppe Volontarie
Reparto2º Reggimento fanteria "Littorio"
GradoSottotenente di complemento
GuerreGuerra di Spagna
BattaglieBattaglia di Guadalajara
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Bruno Cavallotti (Torino, 1912Alcañiz, 19 marzo 1938) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Torino nel 1912, figlio di Giorgio e Adele Colombo.[2] Studente universitario presso la facoltà di giurisprudenza presso dell'università di Torino, nel novembre 1934 fu arruolato nel Regio Esercito e venne ammesso a frequentare, quale aspirante allievo ufficiale della specialità bersaglieri, la Scuola allievi ufficiali di Bassano del Grappa.[1] Nominato dapprima aspirante ufficiale e poi sottotenente di complemento nell'8º Reggimento bersaglieri, vi prestò servizio dal giugno 1935 al marzo 1936.[1] Richiamato in servizio attivo a domanda nel dicembre 1936, fu inviato a combattere come volontario nella guerra di Spagna nel febbraio 1937, assegnato al 2º Reggimento "Volontari del Littorio" assumendo il comando del plotone arditi del I battaglione.[1] Si distinse subito in combattimento, tanto da venire decorato di due medaglie d'argento al valor militare, una ottenuta a Quota 556 ovest di Orduna, il 12 giugno 1937, e una a Monte Cuera, il 19 agosto 1937.[1] Cadde in combattimento a Orduna Torrecilla de Alcañiz, nel corso della battaglia di Guadalajara, il 19 marzo 1938, e con Regio Decreto del 6 giugno 1940 fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1] L'università di Torino gli conferì alla memoria la laurea ad honorem in giurisprudenza.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale di preclari virtù militari; in tutte le azioni nelle quali fu impiegato, seppe ottenere dal suo plotone arditi brillanti successi. Incaricato di aggirare un importante caposaldo, con saggia, audace rapida manovra, giungeva sul fianco della posizione e, dopo dura lotta a colpi di bombe a mano e di pugnale, snidava l’avversario. Colpito una prima volta da una raffica di mitragliatrice, persisteva nell’azione incuorando ed indicando ai suoi la meta da raggiungere. Nell’atto di lanciare una bomba contro il nemico, veniva raggiunto alla testa da una nuova raffica che lo abbatteva fulminato. Guadalajara - Orduna Torrecilla de Alcaniz, 13 marzo 1937 - 19 marzo 1938.[3]»
— Regio Decreto del 6 giugno 1940.[4]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di plotone di arditi in cooperazione intelligente con altro plotone, eseguiva un difficile colpo di mano sopra un ridottino nemico ben presidiato e da lungo tempo rafforzato con trincee di cemento e reticolati sopra un cocuzzolo dominante; conseguiva la sorpresa, tagliava il reticolato, trascinava i suoi uomini all'assalto con magnifico slancio ed esemplare ardimento, catturava venticinque prigionieri, una mitragliatrice, munizioni e materiali e provvedeva a tutte le distruzioni del caso, riportando il plotone nelle linee con un solo ferito leggero. Quota 556 ovest di Orduna, 12 giugno 1937
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Alla testa del plotone arditi avanzava audacemente sotto il violento fuoco di mitragliatrici nemiche, facilitando con la sua decisa azione l'avanzata del battaglione. Con slancio e perizia perseverava nella lotta, riuscendo, con rapida mossa, a giungere alle spalle del nemico occupante la cima di M. Cuera, sorprendendolo e disperdendolo con violenti lanci di bombe a mano. Fulgido esempio di ardire, sprezzo del pericolo, sempre primo nella lotta con i suoi arditi, distintosi anche in successive azioni. Monte Cuera, 19 agosto 1937

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandro Attanasio, Gli italiani e la guerra di Spagna, Milano, Ugo Mursia Editore, 1974.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 284.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]