Bivacco Slataper

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Bivacco Slataper
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudine2 650 m s.l.m.
LocalitàFond de Ruseco (San Vito di Cadore)
CatenaDolomiti ampezzane
Dati generali
Inaugurazione1965
ProprietàCAI sez. XXX Ottobre
Periodo di aperturaTutto l'anno
Capienza9 posti letto
Sito internet

Il bivacco "Giuliano e Scipio Secondo Slataper" è un bivacco delle Dolomiti ampezzane, collocato alle pendici meridionali del gruppo del Sorapiss.

È dedicato a due cugini triestini Giuliano e Scipio Secondo, caduti sul fronte orientale durante la seconda guerra mondiale e insigniti della medaglia d'oro al valor militare. Proprietaria è la sezione CAI "XXX Ottobre", con sede nella città giuliana[1].

Localizzazione e accessi[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione sorge su uno sperone roccioso localizzato sul lato occidentale dell'alto Fond de Ruseco, un ripido ghiaione posto ai piedi della punta Sorapiss[1].

Può essere raggiunto dal rifugio San Marco (segnavia 226 e 246; 3 ore), dalla val d'Ansiei-Palus San Marco (segnavia 226-247; 5.30 ore) o dalla val del Boite-Dogana Vecchia (segnavia 241; 5.30-6 ore). L'ultimo risulta particolarmente impegnativo a causa dell'esposizione e della difficoltà di orientamento, nonché per la presenza di alcuni tratti attrezzati[1].

Dal bivacco si può proseguire al rifugio Vandelli attraverso il percorso alpinistico "Francesco Berti" (segnavia 242; 3-3.30 ore), al bivacco Comici attraverso il sentiero "Carlo Minazio" (247 e 243; 3-3.30 ore) e al bivacco Voltolina (247 e 280; 3 ore). Si tratta in tutti casi di itinerari esposti e in parte attrezzati, adatti solo ad escursionisti esperti[1].

Nei pressi della struttura transitano tre alte vie: la n. 3 (segnavia 242, 246 e 226), la n. 4 (243 e 226) e la n. 5 (280 e 226).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Camillo Berti (a cura di), Dolomiti della Valle del Boite, in Rifugi e sentieri alpini sulle Alpi Venete, 2ª ed., San Vito di Cadore, Edizioni Dolomiti, 1986, pp. 215-218.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]