Avia Ashok Leyland Motors

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Avia Ashok Leyland Motors, s.r.o.
StatoBandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca
Fondazione1919
Chiusura2013
Sede principalePraga
GruppoAshok Leyland
SettoreAutomobilistico
Sito webwww.avia.cz

Avia Ashok Leyland Motors è un'azienda di autoveicoli della Repubblica Ceca.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Avia (meccanica).

Nel 1919 nasce la Avia come costruttore di velivoli sul sito di una ex fabbrica di zucchero a Praga-Vysočany. Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1946, inizia la produzione di autocarri e autobus. Nel 1967 su licenza Renault-Saviem vengono prodotti gli autocarri leggeri A15, A20 e A30. Nel 1983 viene sviluppata la serie A21/A31. Nel 1995 entra nella società la coreana Daewoo. Nel 1996 la società diventa Daewoo-Avia. L'anno successivo viene presentata la serie A60/A75/A80. Nel 2000 viene sviluppata la nuova serie D.

Una crisi finanziaria fa scindere la Daewoo-Avia, ricreando la Avia a.s.; nel 2006 la casa indiana Ashok Leyland entra in controllo della AVIA a.s. con produzione a Praga-Letnany. La denominazione diventa Avia Ashok Leyland Motors. Sul finire del 2012 vengono occupate 227 persone; la produzione finisce nel luglio 2013.

Prototipi di automobili[modifica | modifica wikitesto]

Avia Mk3 del 1956

Nel 1956 viene sviluppato il prototipo, per il Governo comunista ceco, dell'utilitaria Avia. Gli esemplari sono 12 (o 15). Il veicolo monta un motore due cilindri, a due tempi, della Jawa con cilindrata di 350 cm³ e potenza di 15 HP di derivazione motociclistica. Tre posti a sedere, di cui uno centrale di guida carrozzeria interamente in alluminio. Nel 1957 viene fermato il progetto.[1] Due esemplari sono ancora circolanti, uno dei quali monoposto.

Fuoristrada[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1993 su licenza della Auverland fabbricò un fuoristrada.[2] Non è noto quando la produzione finì. La Auverland fu chiusa nel 2009.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Prima generazione su licenza Saviem[modifica | modifica wikitesto]

Seconda generazione[modifica | modifica wikitesto]

Terza generazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Rees, Chris, Microcar Mania, Minster Lovell & New Yatt, Oxfordshire, UK, Bookmarque Publishing, 1995, p. 153, ISBN 1-870519-18-3.
  2. ^ (EN) The Prague Post vom 29. September 1993

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Harald Linz, Halwart Schrader: Die Internationale Automobil-Enzyklopädie. United Soft Media Verlag GmbH, München 2008, ISBN 978-3-8032-9876-8 (für den Pkw-Prototyp).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]