Atassia spastica di Charlevoix-Saguenay

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Atassia spastica di Charlevoix-Saguenay
Specialitàneurologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CMxxx.yy
ICD-10G11.1
OMIM270550
MeSHC536787 e C536787

L'atassia spastica di Charlevoix-Saguenay, anche conosciuta come ARSACS o SACS, è una malattia rara causata da un'anomalia genetica del gene SACS che comporta nel tempo un danno progressivo del sistema nervoso.

Epidemiologia e storia[modifica | modifica wikitesto]

Deve il suo nome al luogo delle prime descrizioni negli anni 1970, la regione di Charlevoix-Saguenay-Lac-Saint-Jean nel Québec, in Canada: in questa regione è stimata una percentuale di portatori sani di 1/22, per via di un effetto del fondatore derivato da una migrazione avvenuta fra il XVII e il XVIII secolo.

Recenti studi hanno poi evidenziato come in realtà diverse mutazioni che causano la malattia siano diffuse in altre aree del mondo.

Eziopatogenesi[modifica | modifica wikitesto]

La malattia è causata da mutazioni sul cromosoma 13 in posizione q12.12. La patologia è causata dall'assenza della forma funzionale della sacsina, proteina citosolica la cui funzione a oggi non è del tutto compresa, ma si pensa possa svolgere la funzione di chaperon e che possa avere interazioni con i mitocondri.

Fra il gruppo di pazienti canadesi sono state identificate due mutazioni appartenenti a due aplotipi principali, ed entrambe portano alla produzione di una proteina tronca da parte del gene SACS: una delezione 6594ΔT genera un frameshit con la creazione di un codone di stop precoce; una mutazione nonsenso 5254C→T sostituisce a un'arginina sempre un codone di stop.

Clinica[modifica | modifica wikitesto]

Segni e sintomi[modifica | modifica wikitesto]

Il quadro comprende principalmente atassia cerebellare, neuropatia periferica e manifestazioni a carico del sistema piramidale.

Le manifestazioni di ritardo mentale sono rare e sporadiche, per lo più non associate ai casi del Québec.

Un'ipermielinizzazione delle fibre nervose della retina è tipica della malattia ma non è necessaria alla diagnosi.

Esami di laboratorio e strumentali[modifica | modifica wikitesto]

Il test genetico è preferibile in quanto è quello più sicuro, ma anche lo studio dell'encefalo e del cervelletto con la risonanza magnetica possono evidenziare anomalie tipiche della malattia.

Analisi elettrofisiologiche rivelano un rallentamento nella conduzione dei motoneuroni.

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

A oggi non esiste una cura. La fisioterapia in particolare aiuta a rallentare il progredire della malattia.

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