Asqar Mamın

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Asqar Uzaqbaıuly Mamın
Асқар Ұзақбайұлы Мамин
Mamin nel 2020

Primo ministro della Repubblica del Kazakistan
Durata mandato21 febbraio 2019[1] –
5 gennaio 2022
PresidenteNursultan Nazarbaev
Qasym-Jomart Toqaev
PredecessoreBaqytjan Saǵyntaev
SuccessoreÁlıhan Smaıylov

Vice-primo ministro del Kazakistan
Durata mandato9 settembre 2016 –
21 febbraio 2019
PresidenteNursultan Nazarbaev
Capo del governoBaqytjan Saǵyntaev
PredecessoreBaqytjan Saǵyntaev
SuccessoreÁlıchan Smaıloý

Durata mandato17 aprile 2008 –
9 settembre 2016
PresidenteNursultan Nazarbaev
Capo del governoKärim Mäsimov
Serik Akhmetov
Kärim Mäsimov
Baqytjan Saǵyntaev
PredecessoreJaqsybek Qulekeev
SuccessoreQanat Alpysbaev

Sindaco di Astana
Durata mandato21 settembre 2006 –
4 aprile 2008
PredecessoreÓmirzak Shókeev
SuccessoreImanǵalı Tasmaǵambetov

Ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni
Durata mandato25 agosto 2005 –
21 settembre 2006
PresidenteNursultan Nazarbaev
Capo del governoDanıal Ahmetov
PredecessoreQashymurat Naǵymanov
SuccessoreSerik Ahmetov

Dati generali
Partito politicoAmanat
Titolo di studioLaurea in economia
UniversitàUniversità russa di economia Plechanov
ProfessioneEconomista

Asqar Uzaqbaıuly Mamın (in kazako Асқар Ұзақбайұлы Мамин?; Tselinograd, 23 ottobre 1965) è un politico kazako, dal 21 febbraio 2019 al 5 gennaio 2022 Primo ministro della Repubblica del Kazakistan, dimettendosi a causa delle pressioni delle proteste kazake del 2022.[2][3][4].

È stato Primo Vice Primo Ministro dal settembre 2016 al febbraio 2019. In precedenza è stato presidente del Kazakistan Temir Zholy, la compagnia ferroviaria nazionale del Kazakistan.[5] È anche presidente della Kazakistan Ice Hockey Federation, un incarico assunto nel 2008.[6]

Membro del partito politico kazako Amanat, Mamın è stato in precedenza sindaco (äkim) di Astana dal 2006 al 2008 e ministro dei trasporti e delle comunicazioni nel governo di Daniyal Akhmetov dal 2005 al 2006.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mamın con il Presidente del Turkmenistan Gurbanguly Berdimuhamedow nel 2016

Mamın nacque a Tselinograd (ora Nur-Sultan). Si è laureato presso l'Istituto di Ingegneria Civile di Tselinograd e l'Università Russa di Economia Plekhanov con specialità di ingegneria civile ed economia.[7]

Vicedirettore generale dell'Unione delle imprese innovative del Kazakistan, dal 1996 al 2008 è stato il primo vice äkim di Astana, Vice Ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni della Repubblica del Kazakistan, Primo Vice Ministro dell'Industria e del Commercio della Repubblica del Kazakistan. Il 21 settembre 2006, Mamin è stato nominato äkim di Astana.[8] Ha ricoperto questo ruolo fino a quando non è diventato presidente del Kazakistan Temir Zholy il 17 aprile 2008.[9]

Il 9 settembre 2016 è stato nominato primo vice primo ministro nel governo di Sagintayev.[10] L'8 gennaio 2018, Mamin è entrato a far parte del consiglio di amministrazione della società nazionale Kazakh Tourism.[11]

Primo Ministro del Kazakistan (2019-2022)[modifica | modifica wikitesto]

Il 21 febbraio 2019, il primo ministro Bakhytzhan Sagintayev è stato destituito dal presidente Nursultan Nazarbaev. Di conseguenza, Mamın è diventato il Primo Ministro ad interim ed è stato confermato dal Parlamento all'unanimità come nuovo Primo Ministro il successivo 25 febbraio. Il giorno seguente, il 26 febbraio, Mamın ha dichiarato che il governo avrebbe dovuto mirare a "risultati concreti" per migliorare la qualità della vita della popolazione.

Il 10 gennaio 2021, il presidente Qasym-Jomart Toqaev ha chiesto le dimissioni del governo in conformità con la legislazione il giorno delle elezioni legislative del 2021. Nacquero speculazioni sul futuro di Mamın, anche se era previsto che sarebbe stato mantenuto nell'incarico. Nonostante emerse una lista di possibili candidati per sostituirlo dall'incarico[12], l'ex presidente e presidente del partito Amanat Nursultan Nazarbaev ha appoggiato la riconferma di Mamın. Il 15 gennaio, Tokaev ha rinominato de facto Mamın alla carica di Primo Ministro alla sessione di apertura del 7° Parlamento del Kazakistan con il sostegno di 78 su 99 deputati (gli altri astennero): per la prima volta dal 2007 il Primo Ministro non ebbe un sostegno unanime. Da quel momento, Mamın è stato fortemente criticato dall'opposizione parlamentare per la sua gestione della pandemia di COVID-19.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Asqar Mamın è sposato con Altynaı Mamına. La coppia ha un figlio e una figlia: Danııar (nato nel 1986) e Dınara (nata nel 1991).

Il 30 ottobre 2020, Internet Elite ha pubblicato un'analisi finanziaria sul fratello di Mamın, Marat, da cui emerge come possieda proprietà del valore di milioni di dollari in Florida mentre suo nipote, Ernar, gestisca attività all'estero nell'Europa occidentale e centrale e affitti appartamenti a Londra.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze kazake[modifica | modifica wikitesto]

Ordine d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
— 2006
Ordine del Gattopardo di II Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Nazarbaev - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per i dieci anni della Costituzione della Repubblica del Kazakistan - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il decimo anniversario di Astana capitale - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il ventesimo anniversario di Astana capitale - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Riconoscimento di II Classe (Lettonia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine dell'Amicizia (Russia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce dell'Ordine al Merito Civile (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente
Ordine dell'Amicizia (Uzbekistan) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ad interim fino al 25 febbraio 2019
  2. ^ (EN) Kazakh Government Resigns After Nazarbaev Says They Must Go, in Radio Free Europe/Radio Liberty, 21 febbraio 2019. URL consultato il 21 febbraio 2019.
  3. ^ (EN) Kazakhstan govt resigns amid mass protests over gas price hike, su Kazakhstan govt. URL consultato il 5 gennaio 2022.
  4. ^ (EN) Lexi Lonas, Kazakhstan government resigns as demonstrators set fire to capital, su The Hill, 5 gennaio 2022. URL consultato il 6 gennaio 2022.
  5. ^ (EN) Kazakhstan Temir Zholy Plans to Double Volume of Transit Traffic by All Transport Modes by 2020, su RZD-Partner.com, 30 aprile 2013. URL consultato il 15 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2014).
  6. ^ (EN) Martin Merk, Kapitan Kazakhstan, su IIHF.com, 4 settembre 2010. URL consultato il 15 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2014).
  7. ^ (EN) Askar Mamin - Biography, su CaspianForum.org. URL consultato il 15 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2013).
  8. ^ (RU) Указом Главы государства Мамин Аскар Узакпаевич назначен акимом города Астаны и освобожден от должности Министра транспорта и коммуникаций Республики Казахстан., su akorda.kz, 21 settembre 2006. URL consultato l'11 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2019).
  9. ^ (RU) Бауыржан ШАЯХМЕТ, К кадровым манипуляциям добавились молниеносные увольнения после громкого ареста, su Радио Азаттык, 8 aprile 2008. URL consultato l'11 settembre 20202020-09-11.
  10. ^ (RU) Указ "О назначении Мамина А.У. Первым заместителем Премьер-Министра Республики Казахстан" — Официальный сайт Президента Республики Казахстан, su Akorda.kz.
  11. ^ (RU) Мамин сменил Досаева в совете директоров Kazakh Tourism, su Главные новости Казахстана - Tengrinews.kz, 8 gennaio 2018.
  12. ^ Bauyrjan Baibek, Nurlan Nigmatulin, Aset Isekeşev, Qanat Bozumbaev, Erbolat Dosaev e Baqyt Sultanov.
  13. ^ (KK) Накануне Дня Независимости ряду казахстанцев присуждены государственные награды (JPG), su akorda.kz, 14 dicembre 2020. URL consultato il 20 gennaio 2022.
  14. ^ (KK) Президент РК вручил группе лиц юбилейные медали «10 лет Астане», su online.zakon.kz. URL consultato il 20 gennaio 2022.
  15. ^ (RU) Decreto del Presidente della Federazione Russa del 5 giugno 2021 n. 340 "Sull'assegnazione dei premi statali della Federazione Russa", su publication.pravo.gov.ru. URL consultato il 20 gennaio 2022.
  16. ^ (RU) Decisione del Consiglio economico eurasiatico supremo del 29 maggio 2019 n. 3 sull'assegnazione della medaglia "per il contributo allo sviluppo dell'Unione economica eurasiatica" (Nur-Sultan), su online.zakon.kz, 29 maggio 2019. URL consultato il 20 gennaio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Asqar Mamın, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • Asqar Mamın, su primeminister.kz. URL consultato l'8 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2019).
Predecessore Primo ministro della Repubblica del Kazakistan Successore
Bakhytzhan Sagintayev 21 febbraio 2019 - 5 gennaio 2022 Álıhan Smaıylov
Controllo di autoritàVIAF (EN306146997169818890041 · GND (DE1236481380