Antonio Brea

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Antonio Brea (Nizza, ... – 1527) è stato un pittore italiano rinascimentale, fratello del più famoso Ludovico e del meno noto Pietro[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Operò nel nizzardo e in Liguria occidentale. Sue opere sono custodite a Nizza, Genova, Riva Ligure e Diano Borello.[2] Di lui si conosce ben poco; ai suoi esordi eseguì, assieme al congiunto veneziano Antonio Ronzen, il Sant'Antonio del polittico del 1504, in mostra a Genova nel Palazzo Bianco.

Nel 1516 realizzò il polittico di San Michele Arcangelo a Diano Borello e due anni dopo, nel 1518, realizzò il polittico della Madonna della consolazione e della Madonna col Bambino a Diano Borganzo. Sempre assieme al Ronzen firmò nel 1522 un San Giuseppe e santi per la chiesa di San Luigi a Marsiglia.[1]

Le figure all'interno di questi due polittici risultano esili e slanciate, manierate con la grazia degli atteggiamenti e delle espressioni. Le opere di Antonio Brea si caratterizzarono anche per l'influenza di Ludovico Brea e di quella quattrocentesca delle scuole pittoriche dell'Italia settentrionale, per le rifiniture minuziose e per un calcolato gusto.[1]

In Ligura svolsero la loro attività come pittori Ludovico ed il suo imitatore Antonio Brea, oltre che del figlio di quest'ultimo, Francesco Brea.[3]

Le opere[modifica | modifica wikitesto]

Del Brea sono conosciute diverse opere, alcune delle quali andate perdute.

  • 1504 - Sant'Antonio, per la chiesa di Costarainera
  • 1516 - Polittico di San Michele Arcangelo
  • 1517 - S. Giovanni Battista per l'omonima chiesa di Bonson
  • 1517 - S. Mauro (disperso) per la chiesa di Villefranche
  • 1518 - Polittico della Madonna della consolazione
  • 1522 - S. Giuseppe e santi, per. la chiesa di S. Luigi a Marsiglia

Il polittico di San Michele Arcangelo[modifica | modifica wikitesto]

Il polittico di San Michele Arcangelo di Diano Borello è datato 1516. Per i 500 anni dell'opera è stato deciso di restaurare l'opera. Nel 2014 è iniziato il restauro che è durato solo un anno; una volta terminato l'intervento, è stato esposto nell'Oratorio di Santa Maria Maddalena di Laigueglia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 410.
  2. ^ Brea, su treccani.it. URL consultato l'11 novembre 2016.
  3. ^ Antonio e Pietro Brea di Nizza, su costarmedana.altervista.org. URL consultato l'11 novembre 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. N. Calvi, Annales conventus tabiensis, Genova, 1623.
  • F. Alizeri, Notizie dei professori del disegno in Liguria..., Genova, 1874.
  • E. Cais de Pierlas, La genealogia dei Brea, in Il pensiero di Nizza, giugno 1890, pp. 8-11.
  • (FR) F. Brun, Jean Miraiheti et les trois Brea, in Annales de la Soc. des lettres,sciences et arts des Alpes Maritimes, 1890, pp. 77-110.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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