Alfredo Signori

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Alfredo Signori (Cremona, 7 dicembre 1913Cremona, 3 febbraio 2009) è stato un pittore italiano.

Biografia e stile artistico[modifica | modifica wikitesto]

Compì i propri studi presso il Liceo artistico di Brera. In seguito si iscrisse all'Accademia, ma frequentò solo per un anno, conseguendo però un diploma valido per l'insegnamento dell'educazione artistica nelle scuole medie, attività che svolgerà fino al 1968.

Il suo interesse era originariamente legato alle figure e al ritratto, con uno stile pittorico che si avvicinava all'espressionismo tedesco e mitteleuropeo, noto in Italia soprattutto grazie alle Biennali veneziane.

Nel dopoguerra uno schiarimento della tavolozza e una maggiore attenzione al paesaggio lo collocarono con più sicurezza nel solco della tradizione pittorica lombarda, ancora memore dell'esperienza chiarista[1].

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

L'evento di maggior importanza a cui Signori partecipò fu la seconda edizione (1940) del Premio Bergamo di Giuseppe Bottai, con l'opera Uomini in treno, dai toni espressionisti e quasi caricaturali. Nel 1993 venne inaugurata nel capoluogo orobico la mostra Gli anni del Premio Bergamo, una retrospettiva in cui fu esposta una selezione di opere tra quelle che parteciparono a quella storica manifestazione, fra cui Uomini in treno di Signori, e di alcuni dipinti partecipanti al "contrapposto" Premio Cremona di Farinacci[2].

Altre partecipazioni furono quelle del Premio nazionale Cremona (da non confondere con il Premio Cremona di Farinacci) del 1949, del Premio città di Clusone del 1957 e del Premio nazionale Casalmaggiore del 1957, dove gli venne conferito il diploma d'onore e il premio acquisto dell'opera esposta[3].

Mostre personali postume di rilievo furono quelle tenute a Cremona (dicembre 2011-gennaio 2012)[4] e a Mantova (autunno 2013), nella quale furono esposti numerosi ritratti di familiari e di numerosi personaggi della cultura internazionale eseguiti tra gli anni Settanta e Ottanta[5].

Opere in collezioni pubbliche[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo civico Ala Ponzone di Cremona possiede due dipinti di Signori, Autunno (1949) e Inverno (1950), ispirati dalla tematica delle stagioni e dai toni più chiari e pacati, sulla scorta dell'evoluzione stilistica degli anni del dopoguerra, di cui sopra[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le informazioni biografiche sono tratte da AA. VV., Il Premio Bergamo 1939-1942. Documenti, lettere, biografie, Electa, 1993 (pagina 336).
  2. ^ AA. VV., Gli anni del premio Bergamo. Arte in Italia intorno agli anni Trenta, Electa, 1993 (scheda del dipinto a pagina 229 e riproduzione a pagina 177)
  3. ^ AA. VV., Il Premio Bergamo 1939-1942. Documenti, lettere, biografie, Electa, 1993 (pagina 336).
  4. ^ Alfredo Signori, un artista metropolitano - Mostra alla Fondazione Città di Cremona, su cremonaoggi.it, 7 dicembre 2011.
  5. ^ Alla galleria Einaudi i "Volti" di Alfredo Signori, su gazzettadimantova.gelocal.it, Gazzetta di Mantova. URL consultato il 13 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2014).
  6. ^ AA. VV., il Premio Bergamo 1939-1942. Documenti, lettere, biografie, Electa, 1993 (pagina 336)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, IV ed., Vol. V, Patuzzi, 1974.
  • AA. VV., Il Premio Bergamo 1939-1942. Documenti, lettere biografie, Electa, 1993.
  • AA. VV., Gli anni del Premio Bergamo. Arte in Italia intorno agli anni Trenta, Electa, 1993.
  • E. R. Papa, Bottai e l'arte: un fascismo diverso?, Electa, 1994.