Alfredo Notte

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Alfredo Notte
NascitaMacchiagodena, 1918
MorteOstreni Vogel, 11 aprile 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaCavalleria
RepartoVI gruppo squadroni
Reggimento "Lancieri di Milano" (7º)
Anni di servizio1940 - 1941
GradoSoldato
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Grecia
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Alfredo Notte (Macchiagodena, 1918Ostreni Vogel, 11 aprile 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Macchiagodena nel 1918 all'interno di una famiglia di contadini.[2] Il 1º febbraio 1940, mentre lavorava come pastore e contadino, venne chiamato a svolgere servizio militare di leva nel Regio Esercito, assegnato all'arma di cavalleria.[3]

Dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno dello stesso anno, venne inquadrato nel Gruppo "Lancieri di Aosta" di stanza in Albania, e dopo la fine del periodo di addestramento si imbarcò per raggiungere la città di Durazzo.[2] Il 28 ottobre 1940 il governo italiano decise di attaccare la Grecia, e in vista dell'offensiva egli fu assegnato al 3º Squadrone del VI Gruppo del Reggimento "Lancieri di Milano" (7º). Si distinse subito nel corso delle operazioni belliche offrendosi spesso volontario per ricognizioni a cavallo e per pattugliamento a piedi.[3]

Il 6 aprile le forze tedesche attaccarono la Jugoslavia, per poi entrare in Grecia.[3] Il giorno 10 il comando italiano ordinò alle proprie truppe di passare all'offensiva generale contro l'esercito greco, attaccando in forze ove fosse possibile.[3] Al Reggimento "Lancieri di Milano" fu ordinato di muovere all'attacco in località Ostreni Vogel, nei pressi del torrente Drina con i combattimenti che imperversarono quasi due giorni, durante i quali caddero numerosi soldati di entrambe le parti.[3] Durante un furibondo combattimento a piedi egli venne raggiunto da una scarica di proiettili rimanendo ferito gravemente.[3] Con gli ultimi respiri incitò i suoi compagni a continuare l'attacco e a non curarsi di lui, e poco poco prima di spegnersi riuscì ad estrarre dalla tasca una cartolina scrivendovi sopra, con il sangue, il suo testamento spirituale: Caduto per la Patria.[3][2] Per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In due giornate di aspri combattimenti, primo tra i lancieri appiedati, si lanciava più volte all’assalto contro munite posizioni. Colpito a morte, continuava ad incitare i compagni a proseguire nella lotta ad oltranza. Prima di spirare, con uno sforzo sovrumano, riusciva a vergare il suo testamento spirituale, scrivendo col suo sangue su di una cartolina del reggimento: « Caduto per la Patria ». Riaffermava col suo gesto l’eroismo e la dedizione del soldato italiano alla Patria. Ostreni Vogel (Fronte greco), 10- 11 aprile 1941.[4]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 648.
  • Rodolfo Paletti, Dante Saccomandi e Dario Cerbo, I Lancieri di Aosta dal 1774 al 1970: cenni storici, Udine, Arti grafiche friulane, 1970.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]