Albero del mondo mesoamericano
L'albero del mondo è un motivo prevalente nelle cosmologie mitiche e iconografiche delle civiltà precolombiane della Mesoamerica. Nel contesto mesoamericano, l'albero del mondo incarnava i quattro punti cardinali, che servono anche a rappresentare la quadruplice natura di un albero del mondo centrale, un simbolico axis Mundi che collega i piani del mondo sotterraneo e del cielo con quello del regno terrestre.[3]
Le rappresentazioni degli alberi del mondo, sia nei loro aspetti direzionali che centrali, si trovano nell'arte e nelle tradizioni mitologiche di culture come quelle dei Maya, Aztechi, Izapa, Mixtechi, Olmechi, ed altri, risalenti almeno ai periodi di formazione medio/tardiva della cronologia mesoamericana. Tra i Maya, l'albero del mondo centrale è stato concepito o rappresentato da un ceiba ed è conosciuto variamente come wacah chan o yax imix che, a seconda della lingua maya.[4]
Il tronco dell'albero potrebbe anche essere rappresentato da un caimano rampante, la cui pelle evoca il tronco spinoso dell'albero.[5]
Gli alberi del mondo direzionali sono anche associati ai quattro portatori d'anno dei calendari mesoamericani, ai colori direzionali e alle divinità. I codici mesoamericani che hanno questa associazione delineata comprendono quelli di Dresda, dei Borgia e di Fejérváry-Mayer.[5] Si suppone che i siti mesoamericani e i centri cerimoniali avessero spesso alberi reali piantati in ciascuna delle quattro direzioni cardinali, rappresentando il concetto quadripartito.
La Stele Izapa 5 è considerata una possibile rappresentazione dell'albero del mondo.
Gli alberi del mondo sono spesso raffigurati con uccelli sui rami, e le loro radici si estendono in terra o in acqua (a volte in cima a un "mostro d'acqua", simbolo del mondo sotterraneo).
L'albero del mondo centrale è stato interpretato anche come una rappresentazione della striscia della Via Lattea.[6]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ AMNH, Archived copy, su anthro.amnh.org. URL consultato il 23 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2008)., which further cites Butterwick, Kristi (2004) Heritage of Power: Ancient Sculpture from West Mexico, Metropolitan Museum of Art.
- ^ Kappelman
- ^ Miller and Taube (1993), p.186.
- ^ Finley (2003)
- ^ a b Miller and Taube, loc. cit.
- ^ Freidel, et al. (1993)
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Adkinson, Robert (Ed.), The Maya: Sacred Symbols (Sacred Symbols Series), London, Thames and Hudson, 1996, ISBN 0-500-06022-3.
- Finley, Michael, Raising the sky: The Maya creation myth and the Milky Way, in The Real Maya Prophecies: Astronomy in the Inscriptions and Codices, Maya Astronomy, 2003. URL consultato il 4 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2006).
- Freidel, David A., Linda Schele e Joy Parker, Maya Cosmos: Three Thousand Years on the Shaman's Path, New York, William Morrow & Co, 1993, ISBN 0-688-10081-3.
- Kappelman, Julia "Art 347L Mesoamerican Art Syllabus: West Mexico", accesso aprile 2008.
- Miller, Mary e Karl Taube, The Gods and Symbols of Ancient Mexico and the Maya, London, Thames and Hudson, 1993, ISBN 0-500-05068-6.